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Il Tom Collins, la ricetta del drink dall’inventore ignoto

Gli ingredienti li conosciamo tutti. Chi lo ha inventato non lo sa nessuno. Ed è proprio per questo che il Tom Collins si chiama così

Esiste davvero? Sì, esiste. Nel mondo della mixology non ci sono fantasmi.

Purtroppo non esiste tra i cocktail IBA, ma sono anni che il Tom Collins garantisce che per noi ci sarà sempre. Quella del drink è una storia che merita di essere raccontata. E che paradossalmente l’inizio non c’entra affatto con lo sviluppo della trama –quella per cui se unisci il gin, la soda, il limone e lo zucchero, vien fuori una trama pazzesca, di quelle che bevi in un sorso solo.

Chi era Tom Collins?

Il Tom Collins prende il nome di un giornalista che non si è mai visto, proprio perché anche dell’inventore del drink, non si sa niente: il cocktail venne citato per la prima volta da Jerry Thomas nel suo libro del 1876.

Un paio d’anni prima, il New York Herald aveva spiattellato in prima pagina un gran bello scherzo a sei colonne: un lungo, lunghissimo articolo nel quale si allarmavano gli americani perché gli animali dello zoo di Central Park erano riusciti tutti quanti a liberarsi, seminando il panico nella città. Chiaramente, il fatto che si trattasse di uno scherzo fu reso noto, ma soltanto alla fine dell’articolo.

Per tutelare l’autore di quel pezzo, iniziò a girare voce che quell’articolo lo avesse scritto tale Tom Collins: peccato che la redazione del New York Herald non comprendesse alcun giornalista che si chiamasse così.

Dalle pagine del giornale al bancone

Ecco quindi spiegato il nome del drink, del cui inventore non si ebbe mai notizia. Proprio come l’ideatore dello scherzo sulla prima pagina del giornale che probabilmente fece andare un cocktail di traverso a molti.

C’è però un per di più: manco a farlo apposta, il Tom Collins si prepara con solo Old Tom gin, una sorta di genever inglese o una sorta di gin olandese, più dolce, insostituibile.

Anche se –a dirla tutta- del Tom Collins esistono svariati twist, un vero balletto di distillati: c’è il John Collins che appartiene alla categoria dei cocktail IBA, e infinite versioni con brandy, rum, tequila e vodka.

La ricetta del Tom Collins

Ma restiamo concentrati sul nostro obiettivo. E cioè quello di fornirvi la ricetta dell’autentico, scherzosissimo Tom Collins. Che, per nostra fortuna, esiste davvero.

Ingredienti

45 ml Old Tom gin

30 ml succo fresco di limone

15 ml sciroppo di zucchero

60 ml soda

1 fettina di limone

Preparazione

Il Tom Collins non prevede shaker o mixing glass. È una miscela assolutamente risoluta, che si prepara direttamente nel bicchiere all’interno del quale, con ordine, bisognerà versare prima il succo di limone, poi il gin e poi lo sciroppo di zucchero. Colmare con abbondante ghiaccio e, infine, versare la soda. Di sicuro tra un cubetto di ghiaccio e l’altro ci sarà posto per il bar spoon: mescolare qualche secondo e a questo punto il cocktail è pronto.

Garnish

Guarnire il drink con una fettina di limone e, come plus, una ciliegina al maraschino.