La miscela di origini caraibiche si celebra in tutto il mondo e noi ve ne raccontiamo gli ingredienti e i segreti
Ci sono ricorrenze in cui è il festeggiato che ci fa un regalo: succede anche in caso di mixology.
Sul nostro calendario, è segnato che il 20 settembre c’è un evento speciale: è il Rum Punch Day e noi, chiaramente, ve lo dobbiamo far sapere.
La bevanda multi – ingrediente è celebrata a livello internazionale ed è prerogativa della scuola di miscelazione caraibica con influenze british.
Il punch: cos’è
Ma facciamo, per l’appunto, un po’ di scuola: la parola “punch” sta ad indicare il numero di ingredienti e parti che concorrono alla sua realizzazione.
State certi che troverete sempre (o preparerete, chissà) una parte sweet –solitamente sciroppo di zucchero-, una parte sour –quasi sempre rappresentata dal limone o dal succo di lime-, un’altra strong –chiaramente, il distillato-, quella weak –la parte più leggera, come succhi di frutta o altre bevande rigorosamente alcol free.
Da non tralasciare l’ultima, che consiste nell’uso delle spezie che sono fondamentali per conferire al drink la giusta personalità aromatica. Chiodi di garofano, zenzero e cannella sono in assoluto i più gettonati e apprezzati.
Insomma li abbiamo visti soprattutto alle feste quei grandi ciotoloni ricolmi di una miscela apparentemente e innocentemente analcolica, con quel mestolo che vi galleggia e che alletta la sete. La cosa bella è che il punch ve lo potete servire da soli e, in questo modo, potete servirvene quanto ve ne pare. Soprattutto perché solitamente è usato come digestivo, perciò è sempre meglio abbondare.
Il Rum Punch
Il Rum Punch è una miscela di origine caraibica, appartenente alla zona delle Indie Occidentali britanniche.
Generalmente preparata con rum scuro, unita ad acqua che prima è necessario far bollire, succo di limone, bitter e zucchero. L’aroma per eccellenza è dato dalla noce moscata, tuttavia non sempre presente nella sua preparazione. Ma, se mai berrete un Barbados Rum Punch, state certi che la incontrerete.
Essendo un drink piuttosto datato, il Rum Punch si è da subito reso disponibile al cambiamento pur di incontrare il favore dei palati più moderni. La sua apertura a tipologie differenti di rum ha sortito buoni riscontri perché incontra e asseconda le esigenze di tutti noi che abbiamo, giustamente, gusti diversi. Il mondo è bello perché è vario: a quanto pare, lo ha imparato anche il Rum Punch.
Quando bere un rum punch
Il drink è perfetto da servire all’ora dell’aperitivo: si rivelerà un inizio decisamente fresco. Per via delle sue note agrumate, è perfetto anche dopo cena, per “sgrassare” i residui di piatti magari corposi.
Il Rum Punch si serve freddo all’interno di una bowl piuttosto capiente ricca di fette di lime. Se invece vogliamo considerare il drink “in solitaria”, sappiate che va servito rigorosamente in un Collins glass –a fare da garnish, senza ombra di dubbio, una fettina di lime. Oppure di arancia.
Il 20 settembre non prendete altri impegni. Siete già impegnati con la ricetta del Rum Punch, per festeggiare come si deve (o come si beve) il Rum Punch Day!
Ingredienti
45 ml rum bianco
15 ml succo fresco di lime
300 g zucchero di canna
2 gocce angostura
60 ml acqua
Procedimento
Portate a bollore l’acqua e successivamente riponetela in una bowl, unendovi e sciogliendovi subito lo zucchero. A questo punto, versate tutti gli ingredienti e mescolate. Una volta che la miscela sarà fredda, potrete servirla e festeggiare.
P.S. Vi sveliamo una piccola curiosità: l’antenato del nostro festeggiato, il Rum Punch, risale al 1576, solo che al posto del rum veniva utilizzato il vino.