La mixology brinda alla stagione fredda con tre cocktail invernali che si collocano tra quelli più amati dai drink lover. Campari Negroni, Whiskey Sour e Bulldog Tonic conquistano il podio e i palati degli appassionati di gin, bitter e bourbon dalla personalità spiccata e dal gusto originale. Qui, trovate il meglio che caratterizza le bevute di questi mesi.
I migliori tre cocktail invernali di sempre
Che sapore ha l’inverno? Sa di viaggi alla ricerca di botaniche esotiche, come il papavero, il dragon eye e le foglie di Loto. Sa di dolci spezie come la vaniglia e i chiodi di garofano ma, soprattutto, è capace di avvolgere come il caldo caramello e pungere come solo il tabacco o le scorze di arancia sanno fare. Se si potesse trasformare l’inverno in gocce, ecco che il freddo si potrebbe tradurre in gin, bitter e bourbon trasmettendo immediatamente calore a ogni sorsata. Come quelle date ai tre cocktail invernali Campari Negroni, Whiskey Sour e Bulldog Tonic.
Campari Negroni
Re dell’aperitivo, fiorentino d’origine e cocktail più amato al mondo secondo Drinks International, il Negroni sta in cima alla piramide del gradimento con una ricetta conosciutissima a tutti e che fa parte della grande storia della mixology. Nato oltre un secolo fa si veste di rosso tutti i giorni, non solo per le feste, grazie a uno dei suoi tre ingredienti che ne sottolinea il gusto, il bitter Campari.
Amaricante e dolce al tempo stesso è simbolo della cultura italiana dell’aperitivo e, dal 1860, è pura passione tramandata di generazione in generazione. Così, miscelato ai migliori gin e vermouth, il bitter Campari coinvolge i sensi con stile e fascino dando vita a una ricetta che dal 1987 è iscritta nella lista dell’International Bartenders Association.
Rinfrescatevi la memoria e lasciate che le papille gustative si riscaldino grazie alla miscela fatta di 30 ml di Bulldog London Dry Gin, 30 ml di Vermouth di Torino I.G. Rosso Del Professore e 30 ml di Bitter Campari che, una volta ottenuta la giusta diluzione mescolando, potrà essere versata in tumbler basso pieno di ghiaccio su cui adagiare una fetta di arancia.
Cocktail invernali, il Whiskey Sour
Il Whiskey Sour non tradisce le aspettative dei drink lover appassionati del bere bene e, sempre nella top ten dei più richiesti al mondo, vince la settima posizione della classifica di Drinks International. Lo stile inconfondibile del bourbon che lo compone parla di eleganza e raffinatezza. Rimasto fedele a sé stesso e alla sua ricetta invariata nel tempo, Wild Turkey Bourbon, prodotto in botti nuove di rovere americano con un livello 4 di bruciatura, è la rappresentazione dei 150 anni di cultura e storia statunitense.
Come il Whiskey Sour che potete preparare versando in uno shaker 60 ml di Wild Turkey Bourbon, 30 ml di succo di limone fresco, 20 ml di sciroppo di zucchero e 10/15 ml di albume. Per ottenere il miglior cocktail invernale vi basterà poi agitare gli ingredienti prima in un Boston riempito di 2/3 di ghiaccio e, infine, procedere con una seconda agitata a secco. Cosa resta? Filtrare, versare e assaporare brindando alla stagione fredda.
Bulldog Tonic
Il Gin Tonic è un altro di quei drink che ogni angolo della terra conosce e ama. Anche in inverno. Merito del distillato di ginepro, sempre sulla cresta dell’onda grazie alla sua trasversalità in miscelazione e all’interesse mai tramontato dei cocktail lover. Chi ha assaggiato Bulldog Gin sa che questo London Dry nato nel 2007 valorizza il Gin Tonic con le sue 12 botaniche raccolte tra l’Oriente e il Mediterraneo.
Dragon eye, foglie di loto e lavanda gli donano gentilezza. Due tipologie papavero e la mandorla bianca, la liquirizia cinese e l’iris italiano gli regalano la freschezza. Mentre il ginepro, la cassia, l’angelica e il limone ne completano il bouquet aromatico con note che vanno dall’amaricante all’agrumato. Per ottenere un perfetto Bulldog Tonic vi basterà aggiungere ai 50 ml di Bulldog Gin e 150 ml di tonica ghiacciata. Decorate con una fettina di pompelmo e assaporate a lunghi sorsi appoggiando le labbra sulla famosa Black Copa firmata Bulldog.
Immagini courtesy Campari Group
Articolo realizzato in collaborazione con Campari Group