Dal gusto morbido e dolce lo Zombie cocktail nasconde un’anima forte dall’elevato contenuto alcolico
Se la vostra scorta casalinga di rum lo consente, per viaggiare virtualmente con il pensiero e il gusto, preparatevi uno Zombie e in pochi sorsi vi ritroverete catapultati in una delle Isole del Pacifico, occhiali da sole e piedi nella sabbia.
Che cos’è lo Zombie
Si dice “zombie” e l’immaginazione comune va ai morti viventi della tradizione haitiana oppure ai famelici mostri affamati di carne umana. Ovviamente, non vi parleremo del folcloristico passato caraibico né degli horror fine anni ’70, ma di un piacevolissimo e potente cocktail da febbraio 2020 entrato a far parte delle liste IBA (International Bartenders Association).
Come nasce lo Zombie e perché
Il nome di questo Tiki drink resta impresso al primo sorso così come la sua storia. Dalla gradazione alcolica pensata non certo per astemi, lo Zombie nasce subito dopo il Proibizionismo quando il rum era considerato l’unico distillato che poteva essere trovato facilmente, oltre che in maggiori quantità, rispetto al whisky.
Donn Beach e la sua creazione
Ideatore dello Zombie fu Ernest Beaumont, detto più comunemente Donn Beach, ossia colui che lo creò per primo nel 1934. La storia vuole che Beach abbia dato vita a questa dolce bomba alcolica per un suo cliente che di lì a poco avrebbe dovuto affrontare un lungo viaggio in aereo.
L’uomo, si racconta, terrorizzato dal volo e bisognoso di una spintarella inebriante (come dargli torto, avrebbe preso un bimotore a tre posti più equipaggio!) bevve più di un drink per poi allontanarsi dal locale di Los Angeles in pace con se stesso e con l’avventura che lo stava attendendo tra le nuvole.
“Bevi responsabile. Mai più di due”
Leggende a parte, si sa che Donn Beach, titolare del suo primo Don the Beachcomber di Hollywood e degli altri suoi tiki bar, nel rispetto delle regole del bere responsabile avesse stabilito che nei suoi locali non si dovevano servire più di due Zombie cocktail allo stesso cliente.
Direttive che sono state rispettate fino alla chiusura definitiva di tutti i suoi bar.
Detto ciò, se state andando alla ricerca dello Zombie originale, dovrete armarvi dei migliori ingredienti e rifarvi alla ricetta originale che prevede ben 11 prodotti, tra cui lo sciroppo della “Sonoma syrup company”, il Falernum e qualche goccia di Pernod.
La ricetta originale dello Zombie
Questo vuole la ricetta ritrovata nel libro di appunti Don’s Mix del 1937 scritto da un certo Dick Santiago, cameriere in un dei locali di Beaumont, in cui il rum esplicitamente citato è il Lemon Hart 151 che, con i suoi 75 gradi, dona un corroborante potere alcolico al drink.
Ma poiché le versioni, le scuole di pensiero e le rivisitazioni negli anni hanno fatto storia, qui proponiamo la ricetta riconosciuta nel febbraio 2020 dall’IBA inserita tra i Contemporary Classic Cocktail.
Ricetta dello Zombie cocktail
Ingredienti:
45 ml rum scuro giamaicano
30 ml rum overproof della Guyana Britannica
20 ml succo di lime fresco
15 ml Falernum
15 ml Donn’s Mix syrup
1 cucchiaino di sciroppo di granatina
1 dash Angostura bitter
6 gocce Anice Pernod
170 gr ghiaccio tritato
Preparazione:
Mettere gli ingredienti in un frullatore per 5 secondi al massimo. Il ghiaccio andrà a parte.
Versare il tutto in un bicchiere alto.
Garnish:
Tocco finale, aggiungere un paio di foglioline di menta fresca per profumare il drink, sedersi comodamente sul divano, sorseggiare e attendere che il “viaggio” verso le spiagge caraibiche abbia inizio.