Decora le pareti dei locali, è presente all’ingresso di hotel, ristoranti e ville d’epoca. Perché l’ananas è il simbolo dell’accoglienza
L’ospitalità ha un suo simbolo: è l’ananas
Quel bartender non ci ha messo molto a preparare il Pina Colada che è un po’ un must quando comincia la bella stagione. Eccolo che arriva, tenue nei colori ma non nel gusto, con quella super fetta di ananas che – e metteteci pure la mano sul fuoco! – dà il benvenuto a quel primo sorso che sarà lunghissimo.
E’ gialla, dolce, estiva, fresca. Ma non è una mera questione di sapore. L’ananas ha in sé un significato che vogliamo cacciare fuori come il ciuffo verde che le spunta da su in cima.
Smettiamo dunque di pensarla soltanto come garnish per uno di quei Medium drink dell’estate: questo frutto esotico la sa lunga. Proprio come la sua storia.
L’ananas: diamo il benvenuto al suo significato
Nell’hotel in cui state alloggiando c’è il disegno di un ananas che decora la parete d’ingresso. Anche quella villa signorile ha la scultura del frutto proprio su una colonnina sopra il cancello d’entrata.
Se non ci avete fatto caso, provateci la prossima volta. L’ananas è –nel vero senso della parola- un frutto molto cordiale: esso simboleggia l’ospitalità e il benvenuto.
E’ a tutti gli effetti anche un elemento architettonico, oltre che ad essere presente nelle pubblicità di ristoranti e hotel. Ma capiamo da dove deriva questa sua caratteristica.
Una storia oltreoceano
Il fatto che l’ananas sia simbolo di ospitalità è da rintracciarsi in America, in particolare a Nord del continente, quando, i capitani che facevano ritorno a casa dopo lunghi periodi di viaggi e spedizioni in mare aperto, piazzavano ben in vista all’ingresso della propria abitazione un ananas tutto intero: il frutto veniva infilzato all’inferriata di casa.
E’ così che i capitani facevano capire ad amici e conoscenti di aver fatto ritorno. Successivamente, nelle colonie europee tale simbolo ha cominciato a imporsi diventando sempre più presente sul corrimano delle scale, sugli stipiti dei cancelli delle tenute, addirittura nelle colonne dei letti a baldacchino dell’epoca!
Anche in India, il frutto indica ancora oggi ospitalità: sarà infatti possibile trovare un ananas proprio davanti all’ingresso delle abitazioni. E’ un messaggio di gioia e di benvenuto ai nuovi arrivati.
Molto più di un frutto
Sarà un po’ il tiki style che da qualche anno si è imposto come tendenza nel nostro e in tanti altri Paesi –ma quel che è vero è che moltissimi locali hanno un design indiscutibilmente fruttato.
Gli elementi esotici nell’arredamento dei cocktail bar fanno venire voglia di entrare, ed è sul serio un invito sottinteso a farlo. Ananas all’ultimo grido, stilizzati o intarsiati nel legno, affiancano l’accesso ai locali o decorano le vetrine d’ingresso. Solitamente anche le pareti hanno la carta da parati dove piccoli disegni del frutto esotico si alternano a tonalità pastello o foglie di banano.
Come giudichiamo a primo impatto un locale simile? Bello e accogliente, senza ombra di dubbio. Nei fatti quindi, l’ananas continua ad essere simbolo di ospitalità e benvenuto anche nel settore della mixology che per giunta è internazionale.
Pina Colada: ricetta del drink a base di ananas
Dopo essere arrivati sul serio al succo di questo buonissimo frutto, svelandovi insolite curiosità sul suo significato, non possiamo certo non fornirvi qualche dritta a livello di drink: soprattutto perché potrebbe tornarvi utile.
Nei fatti, il primo drink che viene in mente pensando all’ananas è proprio il Pina Colada: il long, frozen drink di Porto Rico nato ufficialmente nel 1963. E’ un drink così celebre da essere finito addirittura sul giornale –precisamente sul New York Times nel 1950. Il suo tratto distintivo è il triangolo d’ananas da gustare prima, durante o alla fine del drink. Che si prepara così.
Ingredienti
- 60 ml rum bianco
- 90 ml di succo di ananas
- 30 ml di latte di cocco
- ghiaccio
Procedimento
E’ davvero molto semplice preparare il Pina Colada. Basterà versare tutti gli ingredienti in un mixer –cubetti di ghiaccio inclusi così da poterne ricavare la consistenza fresca e cremosa, un po’ simile a una granita (ma alcolica). Il drink va servito in un bicchiere old-fashioned o tumbler basso, senza filtrarlo.
Garnish
Aggiungete la fetta d’ananas come garnish e procuratevi una cannuccia: noi vi suggeriamo una di quelle alternative alla plastica di cui vi abbiamo parlato proprio qui.
Cheers!