La mixology ha l’aroma del caffè: ecco quattro chicche di caffeina d’autore

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Nuovi metodi di estrazione, nuove miscele e aromi che stravolgono totalmente i drink e nascono interessanti cocktail al caffè come questi di Mattia Pastori.

Mixology e Caffé, 4 cocktail d’autore

Noi che siamo italiani riponiamo nel caffè più fiducia che zucchero. E nei fatti non avevamo dubbi che presto avrebbe conquistato anche il settore della mixology.

Partiamo dall’inizio: i liquori al caffè prima esistevano, certo. Pensiamo a quello indispensabile per la buona riuscita di un White Russian. Eppure, restavano quasi sempre confinati in un angolo della bottigliera –simili a quel “si, ma…” del beverage.

Pensiamo anche a un cocktail buono e internazionale come l’Espresso Martini, dove il caffè fa bis: sia come liquore sia come caffè espresso. Sapevate che è al settimo posto tra i cocktail più bevuti al mondo secondo Drinks International? E non può essere merito soltanto della vodka.

Comunque sta di fatto che noi saremo sempre dalla parte del caffè, l’insostituibile miscela scura ed energica che regna sovrana a colazione, metà mattinata, dopo pranzo, pomeriggio, dopo cena. E siamo contenti di sapere quanto, la bevanda che ci contraddistingue e che ci inorgoglisce, stia avanzando nel settore della mixology quasi alla velocità della luce: ciò è in parte grazie all’introduzione del Cold Brew –ossia il caffè derivante dal metodo di estrazione a freddo- che ha suscitato l’interesse di molti, soprattutto oltreconfine (negli States).

Il cold brew nella mixology – cocktail al caffè

Il Cold Brew sta rappresentando una vera rivoluzione all’interno di un segmento di mercato, come quello dei liquori al caffè, nel quale la parola “innovazione” è mancata per molto tempo.

I caffè single origin, i caffè sperimentali come il “caffè alla spina” o nitro coffee, consumato specialmente in America, stanno confermando una trend in crescita, al centro del quale c’è proprio la nostra bevanda del cuore. Alla gente il caffè interessa, affascina, incuriosisce: c’è una forte attenzione circa la sua storia e la sua evoluzione culturale.

I consumatori sono innanzitutto aggiornati su quello che bevono: una ricerca americana del 2019 condotta dalla National Coffee Association confermava che ben l’80% delle persone sapeva perfettamente cosa fosse il Cold Brew.

I nuovi liquori e cocktail al caffè

La maggior parte dei nuovi liquori al caffè che stanno avanzando nel settore della mixology presentano proprio tale dicitura sulla loro etichetta.

Ricordiamoci che il caffè non è affatto un ingrediente semplice da utilizzare e dosare: con il suo sapore persistente, è in grado di modificare quasi totalmente la struttura e la texture gustativa di un drink: sarà sicuramente importante per i nostri amici bartender avere piena padronanza e conoscenza del liquore al caffè che useranno nei loro cocktail.

Per adesso, noi ve ne proponiamo quattro –perfettamente riusciti (e collaudati) da Mattia Pastori che ha utilizzato miscele 100% Made in Italy.

Ecco quattro ricette di cocktail al caffè realizzate dal bartender Mattia Pastori!

Americano a Milano: il caffè dell’aperitivo

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Courtesy Mattia Pastori

Con questo drink, il caffè è perfetto anche all’ora dell’aperitivo. Oppure possiamo dire che l’Americano potrebbe essere perfetto anche a colazione. Poco alcolico e dal gusto molto intenso, il drink è fortemente aromatico data la scelta di un caffè tostato. Ps. C’è anche un buon sentore di caramello.

Ingredienti:

  • 30ml di bitter
  • 30ml di vermouth rosso
  • 20ml di rosolio al bergamotto
  • Schiuma gassata al caffè e sciroppo al toffee

Preparazione

L’Americano a Milano di Mattia Pastori si prepara direttamente nel bicchiere all’interno del quale il cocktail sarà gustato. Bisognerà che prestiate attenzione alla schiuma gassata: dosatela per bene. Garnish: less is more –basta una scorza d’arancia!

Pink Russian

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Courtesy Mattia Pastori

Fate bene a collegarlo al White Russian: il drink di Mattia Pastori si ispira proprio a quest’ultimo, con la differenza che il drink è analcolico. Così potrete esagerare e bere tutti i bicchieri che volete. E’ stato scelto un caffè molto aromatico e poco acido perché ben si abbina ai drink dalla texture cremosa. 

Ingredienti

  • 30ml gin analcolico
  • 60ml di caffè
  • 20ml di sciroppo di amaretto
  • 40ml di panna aromatizzata con sciroppo al lampone

Preparazione

Pochissimi step –due, per essere precisi- per la preparazione del Pink Russian. All’interno di un mixing glass dovrete versare il gin analcolico, il caffè e lo sciroppo e miscelare.

Successivamente versare in un bicchiere e aggiungere a poco a poco la panna che avrete già preparato in precedenza.

MI-TO Colada

L’obiettivo di questo drink è quello di rendere possibile l’incontro tra un flavor più Tiki della mixology e quello più amarognolo tipico del nostro aperitivo milanese. La MI-TO Colada è un drink frozen, adatto ai pomeriggi più caldi. Ha un gusto amaro spezzato dal dolce: quello del cocco. Altrimenti, che Colada sarebbe?

Ingredienti

  • 1 litro di bitter
  • 1l di vermouth
  • 1 litro di caffè
  • 400ml di sciroppo di cocco

Preparazione

Con le dosi che vi abbiamo suggerito, otterrete abbastanza MI-TO Colada per chi è con voi. Per la preparazione, munitevi di granitore per gelato: versate all’interno tutti gli ingredienti ed è fatta!

Bicerin 2.0

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Courtesy Mattia Pastori

Il Bicerin è la storica bevanda torinese preso in prestito con tutto rispetto, per realizzare un cocktail al caffè golosissimo ed elaborato, dove il caffè stavolta si combina perfettamente con i sentori di nocciola. La miscela è molto equilibrata tra aroma, acidità e struttura.

Ingredienti

  • 80ml di cioccolata
  • 40ml di meringa al caffè e cannella
  • 30ml di sciroppo al tamarindo

Preparazione

Il drink si prepara direttamente all’interno del bicchiere, stratificando tutti gli ingredienti. Il risultato sarà caldo, cremoso e dolce: consigliamo di tenere a mente la ricetta per le giornate più fredde!