Il nuovo locale di Trastevere è operativo sin dalle prime ore del mattino con gli Specialty Coffee. Tarda mattinata alcolica, aperitivo a base whisky e birre che non avete mai visto
Diciamola all’inglese, perché a partire dagli inizi di ottobre, la nostra bella Roma un po’ british lo diventerà di certo. Ci sono quattro italiani: Simone Casadio, Claudio Moreschini, Andrea e Alessandro Buresti.
In comune hanno un guizzo internazionale che li ha portati ad aprire, in zona Trastevere, il Treefolk’s Public House.
Di cosa si tratta?
Di una dimensione anni ’20 divisa subito in tre sale per un totale di 88 coperti seguendo e rispettando le normative anti Covid-19.
Ci sono pelle e cuoio, tappeti persiani, ottoni e un’atmosfera nel complesso vintage a metterci a nostro agio in questa location d’eccezione in cui c’è la Sala Camino per le cene gourmet, il Cask Bar con dodici tipologie di pompe che spillano birre pazzesche e, l’area che più ci interessa, la Scotch Room con un’imponente bottigliera in legno che non osa nasconderci neanche una sola etichetta di whisky –ma i più pregiati!
Infatti, la particolarità del Treefolk’s Public House sta nel fatto che il nuovo concept mezzo british e mezzo romano sia il custode di 60 etichette di whisky fuori produzione e 500 altrettante etichette in mescita. La sfida che vi lanciamo è chiaramente quella di assaggiarle tutte. Oltre certo a una selezione accuratissima di birre in pieno british style -12 pompe e 8 proposte alla spina.
Treefolk’s Public House non dorme mai
Comunque, il pregio del Treefolk’s Public House è dato dal fatto che il locale sia un insonne: davvero, non dorme mai.
Al mattino è infatti già pronto a servirvi la colazione, che spazia dai maritozzi dolci e salati alla proposta salata inglese con toast e spremuta. Ma, in particolare, gli Specialty Coffee, miscele sensazionali dall’Etiopia, Arabia, Nuova Zelanda, ecc. attraverso le quali lo specialista Massimo Carpineti ci renderà consapevoli del meglio e dell’importanza della caffetteria.
Radicata nel Treefolk’s Public House è la voglia di introdurre il consumo degli alcolici già a partire dalle 11:00 del mattino, proprio come si fa in Inghilterra.
La proposta drink di Treefolk’s Public House
E allora al via a una proposta mattiniera e mattutina che comprende 6 Bloody Mary e altre proposte low alcol, per iniziare ad abituare il palato. Il Food & Beverage Manager Michele Ferruccio è un sognatore, ma, a giudicare dalla sua notevole esperienza nei migliori locali della Capitale, quando passa ai fatti, realizza cose così belle e concrete che per davvero ci sembrano un sogno.
L’idea del Treefolk’s Public House è dunque quella di offrire una proposta incessante che evolve proprio come evolve la giornata spezzettandosi in vari momenti. Mattina, pomeriggio e sera diventano Speciality Coffeee e low alcol drink, aperitivo con benvenuto dello chef e torte salate, un assaggio di birra acida e un cocktail assolutamente speciale, e cena gourmet con proposte che sanno di sostenibilità e di prodotti locali.
La carta dei drink è, in un certo senso, geografica perché ogni miscela corrisponderà a un Paese che, se il cocktail ci piace, scopriremo in un sorso solo.
Whisky e drink “da asporto”
Accanto ai classici IBA e alle proposte più note a livello internazionale, il Treefolk’s Public House introdurrà cocktail realizzati chiaramente con base whisky, versando in ogni bicchiere un po’ della sua anima.
E comunque giuriamo, giuriamo che i drink del nuovo locale british-romano saranno sempre con voi, proprio come un amico fidato. Il Treefolk’s Public House propone miscele d’asporto ordinabili direttamente dal proprio sito, contenute in packaging davvero esilaranti, con grafiche da collezione. Un esempio di drink che potrete bere tranquillamente ovunque sarà il classico Spritz con bitter home made.
Ve lo abbiamo detto che il Treefolk’s Public House è un locale che non vuole andare a dormire. Dunque, se anche voi non ne avete intenzione, sappiate che fino alle 2 del mattino c’è chi sarà in grado di farvi compagnia.
Credits Immagini Alberto Blasetti