Il Choum è un distillato prodotto interamente dal riso e consumato liscio nei due Paesi orientali. Ecco cosa c’è da sapere
In Italia, il riso è più facile rintracciarlo nei piatti –specialmente quelli iconici e regionali come un buon risotto allo zafferano.
Il riso alcolico lasciamolo a chi è del mestiere: sarà che ne ha piena padronanza, ma il mondo orientale è in grado di trasformare il riso in un liquido affascinante e intenso, proprio perché impregnato della storia e della cultura di una realtà completamente distante dalla nostra.
Ma che non per questo non possa rivelarsi la miscela adatta a colmare i nostri bicchieri.
Distillati e fermentati asiatici, quali sono i più conosciuti?
Il Paese del Sol Levante, la Cina, il Vietnam, la Thailandia: sono solo alcuni dei Paesi che in comune hanno il fatto di ritrovarsi dalla parte opposta rispetto a noi che siamo terra di grappe, di gin e di amari.
Eppure, nonostante tra di loro condividano quel bellissimo pezzetto di globo orientale, a livello beverage le differenze ci sono. E sono notevoli.
Per esempio, vi abbiamo raccontato più volte che il Giappone è produttore indiscusso di sakè e di un prodotto distillato ancora più antico, l’awamori. Ma c’è pure il shochu, che si ricava da patate dolci, orzo o riso. Se volete approfondire gli argomenti -perché in fondo in fondo il gin tonic vi ha un po’ stancato- date una lettura agli altri articoli del magazine.
A catturare il nostro interesse è oggi un distillato in particolare, prodotto e consumato in Cina così come in Vietnam. Si chiama Choum (che è per la verità anche il nome di una città mauritana) ed è di una bellezza alcolica sul serio pura perché si tratta di un distillato completamente trasparente.
Che cos’è il Choum?
Il distillato cinese e vietnamita che si chiama Choum, si ricava dal riso. È certamente un dettaglio che accomuna, come abbiamo già accennato, più o meno tutti i prodotti distillati o fermentati dei Paesi orientali.
Il Choum si ricava esclusivamente dal riso, sfruttandone tutto il potenziale e facendo leva in particolare sugli zuccheri dell’alimento dai piccoli chicchi bianchi.
Il processo di preparazione del distillato si spezzetta in varie fasi, prima fra tutte la bollitura del riso, necessaria per ricavare gli zuccheri dagli amidi. La fase centrale, la fermentazione, è piuttosto duratura, ci vogliono diverse settimane perché il prodotto fermenti.
In questa fase è essenziale l’aggiunta di altro zucchero. Dopo la fermentazione scatta in automatico il processo di distillazione che si svolge all’interno di alambicchi continui. Prima dell’ultima fase, quella dell’imbottigliamento (solitamente in belle bottiglie di vetro verde), il Choum è fatto riposare dentro vasche d’acciaio.
Si tratta di un prodotto distillato di buona gradazione alcolica –pari al 40%. Ma quando è il momento perfetto per gustare il Choum? Solitamente a fine pasto: ha infatti un certo talento nell’agevolare il nostro processo digestivo.
Come si beve il Choum?
Nella maniera più semplice possibile: liscio, versato in un classico bicchiere a tulipano.
In un sorso solo? Ci potete provare.