Il mese di gennaio non vi lascia con la sete, grazie a drink appaganti a base di Bibite Sanpellegrino. Parola di Mattia Pastori, bartender pluripremiato e riferimento della mixology in Italia che vi racconta come miscelare al meglio cocktail zero alcol. Per un gennaio analcolico ma pieno di gusto.
Il Dry January arriva anche in Italia con Bibite Sanpellegrino
Finite le feste iniziano i buoni propositi per l’anno nuovo. Uno di questi è legato al Dry January che si traduce, per chi aderisce all’iniziativa lanciata da Alcohol Change UK, in 31 giorni senza toccare un goccio d’alcol, per riprendersi dalle bevute natalizie e iniziare l’anno all’insegna del benessere.
Ma chi dice che gennaio debba necessariamente essere un mese di totali rinunce? Esistono cocktail analcolici che non sono solo semplici imitazioni dei classici drink, ma vere e proprie esperienze rinfrescanti e sorprendenti. Appaganti per i bartender che si cimentano nella preparazione, sono allettanti nel gusto per coloro che non vogliono rinunciare al piacere dell’aperitivo o desiderano semplicemente placare la propria sete di cocktail.
Gennaio analcolico, ma pieno di gusto
Diffondere la cultura del “bere bene”, anche in versione analcolica, è uno dei principali obiettivi delle Bibite Sanpellegrino, azienda che dal 1899 a oggi è diventata simbolo di gusto, autenticità e qualità.
Le Bibite Sanpellegrino si presentano con un’offerta di drink analcolici che costituiscono una valida alternativa all’alcol ed entrano di diritto nell’asse ereditario della miscelazione.
“Sostituire la parte alcolica dei drink più classici, ma anche di quelli più contemporanei con Aranciata, Chinò, Limonata, Cedrata, Ginger beer o Tonica Rovere Sanpellegrino, significa non limitarsi al solito drink da preparare e assaporare, ma scoprire nuove esperienze e tendenze di gusto” spiega Mattia Pastori, consulente beverage e founder della scuola Nonsolococktails. “I cocktail analcolici preparati a casa sono facili e riducono al minimo la marginalità dell’errore dovuta, per inesperienza, a un dosaggio sbagliato di alcol nei drink tradizionali”.
“Realizzare e servire un analcolico apre un mondo di nuove modalità di consumo a tutte quelle persone che non bevono alcolici (per scelta o per necessità) e a coloro che desiderano sorseggiare un drink anche in orari in cui gli alcolici sono qualcosa di superfluo”, continua il bartender.
I consigli dell’esperto per affrontare le 4 settimane del gennaio analcolico
Lo zero alcol si traduce in una bevuta estremamente interessante e tutta da scoprire. Per cominciare il nuovo 2022 con gusto insieme alle Bibite Sanpellegrino, trasformando un “sobrio” Dry January in un gennaio tutto da bere (analcolico), basta seguire i consigli settimanali di miscelazione di Mattia Pastori.
Combina i sapori agrumati e miscela nuove sfumature di gusto
In un drink dai sapori complessi, i toni agrumati dati dall’arancia, dal limone o dal pompelmo sono sempre presenti. Per questo in un cocktail analcolico le note degli agrumi non possono mancare. Gli elementi di acidità e la naturale dolcezza dei frutti sono ben equilibrati e rendono intrigante la bevuta compensando la mancanza di alcol.
Combinare in un drink i sapori agrumati, inoltre, regala nuove sfumature di gusto, soddisfa il palato di chi l’assaggia e conquista anche i clienti più diffidenti. “Questo avviene con Aranciata, Aranciata Amara e Limonata Naturali delle Bibite Sanpellegrino, che a ogni sorso raccontano la storia della Sicilia. Il sole e il clima del Sud Italia si traducono in una dolcezza naturale contenuta nei frutti ed espressa nella selezione dei succhi, degli oli essenziali e degli estratti migliori. In un cocktail agrumato anche i garnish hanno la loro importanza e devono seguire il gusto del drink. Per esempio, se vogliamo intensificare il sapore di un miscelato all’arancia, la decorazione dovrà essere dello stesso frutto, andando per similitudine e non per contrasto. Stessa cosa se è protagonista il limone, il cedro o il chinotto”, continua Pastori.
Per iniziare bene la prima settimana di gennaio, un drink fresco e agrumato dal bassissimo contenuto di zuccheri e dal gusto finale morbido è ciò che serve per togliere la sete (anche di alcol), in qualsiasi momento della giornata. “Nel mio cocktail Siciliano ho miscelato Aranciata Amara Sanpellegrino, fresca, persistente e correttamente bilanciata, con del latte di mandorla. Gli aromi di arancia candita e arancia essiccata, che si ritrovano all’interno della bibita, si sposano con il gusto cremoso della mandorla apportando un equilibrio perfetto tra zuccheri, acidità e una leggera bollicina. A chiudere il cerchio dell’esperienza gustativa, una polvere di caffè che richiama tutto il Sud e i suoi piaceri gastronomici”, afferma il bartender.
Bollicine a go go, ma occhio alla gestione della temperatura
Mossi, freschi, beverini e profumati. I cocktail analcolici con le bollicine sopperiscono, grazie alla loro gradevole frizzantezza, alla mancanza di alcol. “Arricchire la texture del drink analcolico con le bollicine va bene, ma attenzione alla temperatura. Il freddo fa sì che l’anidride carbonica rimanga più attaccata alle molecole dell’acqua e ai sali minerali contenuti all’interno delle bibite. Fateci caso. Aprendo una bibita calda questa tende a evaporare subito, a uscire dalla bottiglietta e quindi a sgasarsi. Questo significa che la temperatura influisce sul perlage e sulla percezione della bolla al palato”, continua Pastori.
Sarà più fine in una bibita fredda, più grossolana in una appena fresca o conservata a temperatura ambiente. “Se il drink è caldo, al palato si traduce in una sorta di schiuma fastidiosa e imbevibile. Se servito a temperatura bassa (almeno 6°), la bolla è fine e riempie la bocca come quella di un gradevole Champagne”.
Per una cocktail experience intrigante, oltre che dalla bollicina persistente, Pastori ha pensato a una sorta di Smash drink. “Si chiama Silver Dry e miscela le note legnose abbinate ai sentori di limone e le spezie della ricetta segreta di Silver Cocktail Sanpellegrino insieme a una foglia di salvia, allo zucchero di canna integrale e al succo di limone fresco. Questo drink, dal profumo speziato e al contempo floreale, ha un gusto leggermente amaricante che richiama quello tipico dell’aperitivo italiano”, prosegue il bartender.
Gennaio analcolico, bere senza limiti di orario e di abbinamento
I drink alcol free hanno un importante vantaggio: possono essere ordinati in qualsiasi momento della giornata. Miscelati con i giusti ingredienti possiedono grandi potenzialità nel pairing e possono essere abbinati a diversi pasti. Per “sgrassare” il palato dopo un brunch oppure, all’ora dell’aperitivo, possono trasformarsi in qualcosa di fresco e frizzante per stimolare l’appetito. A cena invece riescono a esaltare le portate principali con spiccate note agrumate o amaricanti. Mentre nel post dinner possono aiutare la digestione con il gusto erbaceo presente in alcuni cocktail analcolici può ricordare l’effetto digestivo di alcuni drink classici.
Se c’è un piacere a cui gli italiani non rinunciano è proprio l’aperitivo, considerato come uno strumento per risollevare l’umore e dedicarsi una piccola coccola. Chi, nonostante il Dry January, vuole continuare ad assaporare il gusto di grandi classici italiani può sorseggiare un drink rigorosamente alcol free ma con le stesse note amaricanti tipiche del Negroni o dell’Americano. “Il merito va a Chinò Sanpellegrino. Nato nel 1958, è oggi un vero e proprio cult, riconoscibile per l’inconfondibile retrogusto amaricante, che lo rende un ingrediente ideale anche nella miscelazione”. Le caratteristiche? Una bollicina fine e persistente, un profumo di agrumi e spezie legnose, come la cannella, un gusto che richiama gli agrumi caramellati.
“Grazie a Chinò Sanpellegrino la componente alcolica viene supplita dalla parte amarognola propria del chinotto. La sua ricetta è segreta ma, con l’aggiunta di un Aperitivo Americano Analcolico, qualche cubetto di ghiaccio e una scorza di limone, la bevuta del cocktail Americano dell’Etna si trasforma in un’esperienza analcolica di gusto che non ha pari. L’abbinamento? Suggerisco di servirlo con una tartare o una battuta di manzo, con un biscotto al Parmigiano, o semplicemente con delle olive accompagnate dalle classiche patatine”, continua Mattia Pastori.
A ogni drink classico il suo twist analcolico
Amanti dei Mule, degli Smash o della categoria degli Highball, i cocktail realizzati con Bibite Sanpellegrino vi vengono in soccorso e vi convertono alla bevuta zero alcol. “Che siano preparati a casa, oppure al bancone del bar da una mano esperta, il trucco sta nel trovare la giusta alternativa analcolica che traduca i sapori più amati dei grandi classici nella stessa sensazione di una bevuta in versione alcolica”, suggerisce Mattia Pastori.
Per questo tra le tante bevande speziate e agrumate, le Bibite Sanpellegrino propongono la Tonica con estratto di Rovere, che si distingue per il profumo intenso di legno secco. Lo stesso che caratterizza i distillati in botte, e svela un sapore morbido che lascia in bocca un finale leggermente acido. La bollicina, piena e ben presente, vede la Tonica Rovere Sanpellegrino perfetta per un gin tonic analcolico. “Come il Wood & Tonic la cui ricetta prevede un distillato zero alcol simile al gin, ghiaccio aromatizzato e Tonica Rovere Sanpellegrino accompagnati da bacche di ginepro e scorza di limone”, continua Pastori.
Dal Moscow Mule al Mediterraneo Sour
Se avete a disposizione della vodka no alcol, con Tonica Rovere e Tonica Agrumi Sanpellegrino potete servire dei Vodka Tonic a prova di esperti. Voglia di Moscow Mule? “Ginger Beer Sanpellegrino possiede tutti i profumi di miele e zenzero adatti per realizzare un Mule analcolico perfetto. Ben bilanciato, non troppo prepotente, dà al drink quella sensazione di rotondità che in bocca viene apprezzata e non reclama la mancanza di alcool”, prosegue Pastori.
Chi adora i Paloma può seguire la ricetta del Mediterraneo Sour di Bibite Sanpellegrino che prevede Limonata Naturali Sanpellegrino, Memento Blue al sapore di mare e una crusta di rosmarino e sale. Più facile a farsi che a raccontarlo.
Bando dunque alle rinunce del Dry January: la cultura del bere è cambiata. I buoni propositi del 2022 virano verso cocktail appaganti a base di ingredienti zero alcol, per un gennaio analcolico ma con gusto. E per chi non segue oggi queste buone intenzioni, c’è sempre febbraio.
Immagini realizzate da Coqtail Milano, credits Alberto Blasetti
Location The Spirit Milano – Bar Manager Ivan Francesco Filippelli