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House of Cocktails, la nuova e divertente drink list del Bob Milano

Da Bob Milano arriva un nuovo menu ludico “House of Cocktails”. Ispirato al famoso gioco degli anni ’50, lega ogni drink a suggestioni e fantasie che riportano all’infanzia grazie ai sapori sapientemente miscelati dal bar manager Cesar Araujo e dal suo team.

La nuova “House of Cocktails” di Bob Milano

La creatività è il segno distintivo di Bob Milano, il locale nel cuore di Isola District diventato in questi anni l’appuntamento fisso per chi vuole bere molto bene e accompagnare i cocktail a piatti di qualità.

A dirigere il bancone il bar manager Cesar Araujo che, con la sua crew, propone una miscelazione sofisticata nel gusto ma comprensibile a tutti i palati. L’empatia con l’ospite, il sorriso aperto e sincero, la gestualità sicura accompagnata da un’elevata conoscenza degli ingredienti compongono il resto dell’esperienza.

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Cesar Araujo, foto courtesy Bob Milano

Con un tocco da maestro Araujo ha rinnovato la drink list rendendola divertente e giocosa. Non solo nel gusto ma anche per gli occhi. L’ha chiamata “House of Cocktails”, ispirandosi al celebre gioco da tavolo degli anni 50’ dei designer Charles e Ray Eames, “House of Cards”.

Come da bambino

Ogni pagina del menu di Araujo rappresenta graficamente il mood che ha ispirato ognuna delle 12 ricette. “L’idea mi è venuta guardando mia figlia immersa nel gioco. Così ho voluto riportare nei nuovi sapori, che compongono i 12 signature, le stesse bellissime sensazioni e suggestioni che ricordano l’infanzia. Il tutto trasportato nelle pagine del mio menu-gioco. Perfino i sottobicchieri, creati dalla graphic artist Cecilia Conti, diventano un vero e proprio giocattolo di carte che si incastrano tra loro formando piccoli oggetti di fantasia.  E che il cliente può portare a casa”, racconta il bar manager del Bob.

La regola è una sola. Gioca! “Questa drink list è nata per accompagnare i nostri ospiti all’interno di un’atmosfera giocosa e creativa. Quando serviamo un cocktail, infatti, invitiamo a lasciare libero l’istinto di immaginare una personale realtà estetica fatta di speciali sapori dati dai cocktail e dalle forme, dal materiale e dai colori del progetto grafico ideato e curato dallo Studio Maigiu”, prosegue Araujo.

House of cocktails: Giocare non vuol dire improvvisare

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Courtesy Bob Milano

I drink della nuova carta sono però frutto di una ricerca fatta di grande attenzione per la tecnica e l’innovazione da parte di Araujo, Erica Vigevani e tutto lo staff. Perché il contenuto di ogni drink non è lasciato al caso.

Molti degli ingredienti presenti nei 12 nuovi cocktail sono composti da shrub e cordiali, bevande fermentate homemade, prebatch realizzati con macchinari d’avanguardia e studiati con precisione millimetrica dai bartender del Bob. Curiosi? Qui ve ne forniamo un assaggio.

I cocktail provati per voi

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Credits Coqtail Milano

Nel drink Mamma mia c’è il gin, Italian cordial, acqua tonica e pane Carasau, il ricordo del pane è quasi primordiale. Nel Yinger Yu il whisky è stato lavorato del riso tostato che viene unito all’acido citrico, allo zucchero e al bianco d’uovo. Se non è un bel gioco di sapori questo.

Volete divertirvi con la fantasia? Scegliete Plic Plac fatto con il pisco, il tequila, la chicha morada, acido citrico uniti al gusto inconfondibile dei bubble. Per tornare bambini in un attimo.

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Lullaby cocktail, foto courtesy Bob Milano

Un consiglio spassionato? Ordinate Lullaby e provate a indovinare dove la creatività vi vuole condurre. Altrimenti fatevi raccontare a quale gioco di sapore conducono il Rye Whiskey miscelato con del vermouth rosso al pane tostato. Dritti in paradiso.

Ve lo assicuriamo noi che l’abbiamo provato. Ve lo garantiscono dal Bob.

Immagini di copertina credits Coqtail Milano