Dal Drink Kong al Nite Kong il passo è breve, anzi è solo una questione di ore. Nel cuore di Roma, il nuovo locale si presenta a tutti i drink lover come un night club dove godersi lo spettacolo, un cocktail o un calice di champagne: l’importante è non dormire. Dedicato agli amanti della notte, ecco cosa vuol dire fare mixology a Roma.
Roma caput mixology
Capitale di tutto, anche della notte. Grazie alla mixology, Roma diventa una città in cui vale la pena star svegli, non andare a dormire, resistere almeno fino alle 02:00. Quest’ora è la mezzanotte di una favola che ormai tutti conosciamo, ma al posto della scarpetta di cristallo questa volta magari c’è un bicchiere. Di sicuro, però, c’è un nuovo nome. Il Nite Kong.
Nite Kong: da dove viene
Dal 25 maggio scorso, è come se a Roma si fosse verificata la prima eclissi della mixology. Un’eclissi permanente, che ha regalato alla città e agli amanti della notte un nuovo indirizzo dall’aspetto più buio, dove buio sta per affascinante, esclusivo, sensuale. Il Nite Kong è un progetto che svela l’altra faccia del Drink Kong, tra i 50 cocktail bar migliori al mondo. Nella classifica del 2022 di The World’s 50 Best Bars, il locale di Patrick Pistolesi è al posto numero sedici.
E c’è senz’altro lui tra i cinque fondatori del night club del celebre locale della mixology italiana che continua a fluire circumnavigando il globo. Con Pistolesi anche Ilaria Valeri, Massimo Palmieri, Richard Ercolani e Claudia Gianvenuti: cinque imprenditori già con una solidissima esperienza, un format beverage di successo che adesso diventa persino più profondo, nel cuore di Trastevere, in Via Giovanni Lanza al civico 111.
Cosa si chiede al bancone
Tutti i giorni, dalle 21:00 fino alle 02:00, il Nite Kong apre le porte solo a trenta ospiti accuratamente selezionati, mixology lover o chissà, magari appassionati di miscelazione che hanno la fortuna di soffrire d’insonnia. La drink list del locale attende gli amanti della notte con signature drink ben giocati in casa e grandi classici internazionali, una sorta di luce nel buio, per non perdersi. Proprio come già accade al Drink Kong, i cocktail del Nite Kong potranno essere affiancati ai piatti preparati dallo chef Francesco Coltella.
Mattia Capezzuoli, una grande promessa
Al bancone di questa nuova avventura notturna, Mattia Capezzuoli come Head Bartender. Un nome già entrato da tempo nel firmamento della mixology dello Stivale: nel 2020 è bartender under 30 dell’anno, quello dopo è bartender dell’anno, senza girarci intorno. Come spesso accade, le grandi passioni si scoprono per caso: durante i suoi studi di economia, Mattia Capezzuoli inizia a lavorare come barback a Trastevere. Nel giro di poco tempo il suo cv si arricchisce di esperienze importanti, tra cui lo speakeasy 1930 a Milano, The Botanical Club, il Camparino in Galleria.
Il bancone dei desideri
Mattia torna a Roma, la sua passione non lo fa dormire: ha le carte in regola per diventare Head Bartender presso il Nite Kong, a suo agio tra drink, etichette di champagne, di spirits esclusivi da miscelare a occhi chiusi, ma non troppo. La bottigliera a vista rende protagonista ciascuna bottiglia, con un gioco di luci che ne esalta le forme, i diversi colori.
Nite Kong: l’atmosfera
La bottigliera è senz’altro il cuore pulsante del nuovo locale. Un ambiente che gioca tra il vedo e non vedo, il nero predominante, i mapping alle pareti, le linee curve e morbide dei posti a sedere, il minimalismo ordinato delle disposizioni e poi lui, lo spazio per gli ospiti internazionali. Ogni giorno, o meglio, ogni notte, il Nite Kong offrirà ai trenta fortunati un’esibizione che potrà intrattenerli mentre si gusteranno il proprio drink.
Insomma, altro che tisana della buonanotte.
Immagini courtesy Nite Kong