between-the-sheets-cocktail-ricetta-storia-coqtail-milano-

Between the Sheets, la ricetta del cocktail Iba

Between the Sheets è un cocktail IBA assolutamente conteso tra i suoi tanti e possibili inventori. Quel che c’è di certo è che la ricetta di questo drink piacevolmente agrumato include quattro ingredienti che vanno tutti shakerati. Ciò rende il cocktail replicabile anche a casa. Non ci sono scuse. Non ci sono storie. Anzi, un po’ di storia c’è, eccome. E inizia negli anni del Proibizionismo. Curiosi?

Metti una sera di fine estate

Scivolare morbido e lieve tra delle lenzuola di seta, come un liquido avvolgente passa sinuoso dalle labbra al palato. Del resto, assaporare un drink è un atto confortevole di cui gode ogni devoto al buon bere. Magari ritrovandosi a proprio agio accoccolato su un letto comodo, durante una sera di fine estate mentre, in buona compagnia, sorseggia il drink in una coppetta che filtra il racconto di una vacanza appena conclusa. E il cocktail da inserire in una scenografia del genere è, senza dubbio, il Between the Sheets: tra le lenzuola, appunto.

Between the Sheets e la garanzia IBA

L’International Bartenders Association ha riaccolto il drink nel 2011, collocandolo nella sezione degli Unforgettables. In realtà, il cocktail aveva fatto la sua prima comparsa tra le miscele IBA dal 1961 fino al 1985. Ciò che si legge sul sito ufficiale è chiaro, ponderato, ben proporzionato: quattro ingredienti alcolici e uno no. Tutti che si esprimono all’interno della coppetta in cui la miscela è servita senza garnish.

Between the Sheets, con o senza garnish?

Ma c’è chi la pensa diversamente, soprattutto sulla decorazione. Esiste infatti la scuola di pensiero secondo cui il drink si debba servire nella maniera più essenziale, ma con un tocco finale. Uno zest di limone. Mentre la versione IBA del cocktail Between the Sheets non la prevede affatto.

Between the Sheets, la storia

Prima però, come ogni cocktail di cui vale la pena parlare, è importante fare un accenno alla sua storia. Soprattutto quando si ha la fortuna di avere delle informazioni. Ancora oggi, infatti, in un epoca in cui tutti sanno tutto di tutti, le origini dei drink non sono mai state tutte rintracciate. Quella del cocktail è molto discussa.

Si pensa che il cocktail sia nato negli anni del Proibizionismo – c’è chi sostiene che, a inventare e diffondere la miscela, sia stato Harry MacElhone negli anni ‘20. Proprio il bartender del noto locale parigino Harry’s New York Bar. Nonostante l’autenticità e l’importanza storica di questo cocktail bar di Parigi e del suo proprietario per la mixology internazionale, però non è detto che sia vero.

Chi dice America chi dice Europa

Negli stessi anni, si dice, che sia stata Londra a vedere le origini del cocktail Between the Sheets presso il Berkeley Hotel. Ma se lo sguardo vira Oltreoceano, si racconta che già in America lo si preparasse con gin. Un distillato rimpiazzato con il brandy, con la sua diffusione in Europa, che voleva il drink molto simile al Sidecar. Persino il bartender americano Johnny Brooks, che lavorava in uno speakeasy a New Rochelle (NY), sosteneva nel suo libro di aver inventato per primo il cocktail. Ma allora, la verità dove sta?

Il Between the Sheets e le sue pubblicazioni

Un contributo importante è dato sicuramente non dal racconto di un bartender, ma da quello di un noto scrittore del tempo, Charles Baker. Nel suo libro dedicato ai bar, Baker parla di un pomeriggio a Gerusalemme dove, presso il King David Hotel, gli fu prima servito prima un Hot Toddy e poi un Between the Sheets. Baker parla di un drink a base di triple sec, brandy, gin e succo di limone, shakerato e con gli ingredienti porzionati in parti uguali. E almeno fino al 1939, la ricetta in circolo del drink resta quella.

Come lo voleva Harry Craddock

Comunque, il cocktail è stato ovviamente citato nel Savoy Cocktail Book di Harry Craddock, che pare aver influenzato la ricetta della sua preparazione, in parti uguali, fatta di brandy, succo di limone, triple sec e rum.

Altre testimonianze sul Between the Sheets

A citare il drink nella versione con gin e non brandy, anche il libro di Frank Shay Drawn From The Wood del 1929, così come fece O.O. M’Intyre all’interno del quotidiano americano The Akron Beacon Journal, decantando uno speakeasy noto per preparare a dovere il Between the Sheets. Peccato che in questo caso non vi sia mai stato citato il nome del locale e neanche gli ingredienti usati per realizzare il cocktail.

Between the Sheets: la ricetta IBA

between-the-sheets-ricetta-drink-storia-coqtail-milano-

E per quella serata di fine estate tra le lenzuola? Ecco la ricetta IBA del cocktail Between the Sheets.

Ingredienti

  • 30 ml rum bianco
  • 30 ml brandy
  • 30 ml triple sec
  • 20 ml succo fresco di limone

Preparazione

Versare tutti gli ingredienti in uno shaker già colmo di ghiaccio e agitare con vigore. Filtrare la miscela in una coppetta ben fredda.

Garnish

Servire il Between the Sheets senza decorazione.