Sette è il numero che ispira nuovamente The Court e gli porta fortuna da tempo. 21 drink, divisi in tre capitoli, formano la cocktail list dell’estate del locale sito a Palazzo Manfredi a Roma. Sotto l’intuito e il talento creativo di Matteo Zed, al bancone si preparano pillole, anzi, gocce alcoliche di leggende e di storia. E tanto altro.
Sette, il nuovo capitolo della drink list del The Court
Vacanze romane? Il cocktail bar The Court del Luxury Boutique Hotel di Palazzo Manfredi a Roma si è chiaramente attrezzato con l’intenzione di incontrare i gusti della sua clientela, si tratti pure di sette palati tutti diversi. È infatti sette il numero chiave della nuova cocktail list lanciata da Matteo Zed, che non ne fa solo una questione alcolica.
The Court sceglie di ripartire da sette, da ogni punto di vista. Infatti, la nuova cocktail list del cocktail bar romano si lascia liberamente interpretare contribuendo a stimolare un dialogo tra drink lover e gli stessi drink. Perché non bisogna scordarsi che, sebbene i cocktail non parlino, rappresentano forse la più profonda forma di dialogo interiore.
A ogni forma d’arte ha il suo cocktail per The Court
Se ci pensate, da Hemingway a Bukowski, una buona miscela ha sempre affiancato gli scrittori contribuendo a stimolarne il processo creativo. Se volete anche voi risvegliare i vostra fantasia, la nuova cocktail list del The Court viene in vostro soccorso. Pensata per l’estate italiana di questo 2023, la carta ideata da Zed si può dire che rappresenti una sorta di contributo storico e letterario, perché impregnata di arte e di storia. Ogni cocktail è un’informazione, un indizio, un ricordo, un nome. Un rimando e allo stesso tempo un pezzetto di quel numero sette.
La storia si fa in Sette
Il numero sette è infatti centrale per la storia di Roma, come per lo stesso cocktail bar capitolino. Sette sono i colli romani e sette furono i re che governarono la Città eterna. Sette furono le cariche pubbliche dell’antica storia romana, dai settenviri, i sette epulones e le sette corti dei vigiles.
Sette inoltre è quel numero che “invade” i luoghi d’arte e di culto: basti pensare alle sette sale di Traiano, come anche alla tradizione pagana e cristiana in cui questo numero è centrale per Roma, quale culla di entrambe. E poi ci sono le sette Chiese e i sette Colossi. Insomma, il The Court, ha avuto parecchio materiale da cui trarre ispirazione per la sua nuova drink list.
Tre capitoli per 21 cocktail
Verrebbe proprio da considerare il nuovo menu del The Court una vera e propria pubblicazione, una sorta di libro dei drink divisi in tre capitoli. Ogni capitolo comprende sette miscele, per un totale di 21 nuovi cocktail tutti affiancati dalle proposte gastronomiche realizzate dallo chef stellato Fabio Sangiovanni, del ristorante Aroma.
La nuova drink list: Inizio
Voglia di provarli? Intanto iniziate a leggerli. La prima sezione di drink è dedicata alle miscele alcol free, in perfetto accordo con uno dei trend della mixology dell’ultimo periodo. I cocktail no alcol sono stati studiati e preparati con la stessa attenzione e la stessa meticolosità di una qualsiasi altra miscela alcolica. Da citare il Davvero Sbagliato, realizzato grazie a un mix tra bitter e sweet vermouth analcolici e concluso con un top di prosecco, ovviamente zero alcol. Oppure il Tropical Matcha Mojito, davvero ricercato, composto da tepache di ananas, menta e banana, estratto di mela verde e tè matcha.
La nuova cocktail list Sette: Svolgimento
La sezione centrale del menu è dedicata a sette miscele alcoliche e adatte all’estate per gusto e freschezza. Un esempio è il cocktail Mexican Colada Clarificada che richiama un must have estivo ed è a base di tequila, cordiale all’ananas, acidi, chili, una soda all’ananas e acqua di cocco bio. Il drink Iceberg è invece realizzato con gin giapponese, estratto di insalata iceberg, rosolio di bergamotto, miele al basilico e succo di limone. Interessante il Chocolate bananaroni con gin al cacao amaro, bitter e vermouth alla banana.
La nuova drink list: Fine
L’ultima sezione della drink list comprende sette Martini drink, e sono a tutti gli effetti dei signature drink del The Court. C’è per esempio il Roman Martini con gin distillato con erbe romane tra cui alloro, assenzio romano, camomilla e bitter alla puntarella. Il garnish è il frutto del cappero che rimpiazza l’oliva a ricordo delle piante che nascono spontanee tra le mura del Colosseo e del Ludus Magnus.
Ma c’è anche un Negroni che diventa un Martini: il drink in questione è il Metamorphosy Negroncini, dove il liquore al carciofo è ridistillato e unito a liquore alla nocciola e bitter. La vera intuizione è quella di trasformare in un cubo di ghiaccio la parte scartata del processo, in modo che, sciogliendosi nel drink, ne modifichi via via il sapore offrendo sempre nuove sfumature.
Creatività in 3D
La particolarità di tutte le miscele della nuova drink list del The Court è tuttavia una, ma buona. Si tratta della loro presentazione scenica, che vede l’impiego di tecnologie 3D per il drink Vesper Cacio e pepe, in cui la miscela è servita nella riproduzione di un piatto della tipica ricetta romana. O last but not least, la riproduzione della tipica fontanella romana detta Nasone in cui è servito il drink Roman Martini. Il tocco artistico è dato dalla partnership con l’artista pop futurista Folzer. Un drink da ammirare quanto da assaporare.
Dunque, se siete curiosi non vi resta che provarli tutti. Con calma, senza fretta assaporandone ogni dettaglio. Un po’ come si fa con un’opera d’arte iscritta tra le sette meraviglie del mondo.
Immagini courtesy The Court, credits Gino D’Amico e Alessia Capuccini