Nuove miscele omaggiano i classici al W Lounge, il cocktail bar dell’hotel di lusso W Rome, aperto dal gruppo W Hotels Worldwide, parte di Marriott International. La drink list, ideata dal nuovo bar manager Mattia Capezzuoli, intercetta i gusti di tanti proponendo, secondo tendenza, i cocktail che hanno fatto la storia della mixology. A Roma, tappa numero uno dunque è il W Lounge.
La drink list del W Lounge
Un classico è ciò non ha mai finito di dire quel che ha da dire. E questo è vero anche in mixology dove ogni cocktail, che ha fatto la storia, continua ad affascinare nasi e palati con un racconto liquido che si impone come indimenticabile. Così a Roma, ad aggiungersi ai rinomati locali cittadini oggi c’è anche il W Lounge del W Rome, indirizzo del gruppo Marriott International già conosciuto per la sua impeccabile customer experience. Alla guida del bar, Mattia Capezzuoli, giovane talento dalle spiccate skills che presenta la sua nuova drink list: un omaggio i grandi classici.
Solo chi conosce i classici e il loro passato può scomporli e rileggerli seguendo la propria interpretazione contemporanea. Questa la mission di Mattia Capezzuoli che, quale nuovo bar manager, ha proposto come primo cocktail book del W Lounge una lista che offre ai suoi ospiti i pilastri della mixology, più alcune rivisitazioni.
Da Roma a Milano e ritorno, Mattia Capezzuoli
Mattia Capezzuoli, trentenne romano dallo standing ineccepibile che era già rientrato da pochi mesi a Roma per gestire Nite Kong, locale costola del Drink Kong, aggiunge l’esperienza del W a un curriculum di tutto rispetto. Dopo essere stato cinque anni al Baylon Cafè di Trastevere si trasferisce a Milano lavorando prima al 1930, poi al The Botanical Club fino all’arrivo al Camparino in Galleria. Recente il suo rientro a Roma quale bar manager del W Lounge ne consolida la carriera.
“Grazie alle tappe importanti del mio percorso professionale, il mio modo di vedere la mixology è cresciuto. Nei miei cocktail c’è conoscenza dell’arte del bere miscelato, ma c’è anche tanta Milano e Roma”, continua il bar manager.
Quindici cocktail della drink list del Lounge W
All’interno del W Rome, inaugurato nel 2022 in zona Barberini, tra Piazza di Spagna e Villa Borghese, Capezzuoli propone ai suoi ospiti una carta che profuma di classici.
“La lista si suddivide in tre sezioni. Parte con cinque super classici come Negroni, Daiquiri, Paloma, Old Fashioned e Constantine, rivisitazione del piacevole Martinez con note di anice e assenzio”, racconta il bar manager da dietro il bancone.
Una mini list di cocktail Martini
Poi ci sono cinque cocktail Martini diversi, quelli più apprezzati e richiesti tutti i giorni. “Perché il Martini è un trend che non tramonta”, sostiene Capezzuoli che propone una sorta di mini list, presente nel menu, dedicata agli appassionati che vogliono degustare per esempio un Martini Cocktail a base gin o vodka, più dry vermouth, come vuole la ricetta. Oppure è possibile sorseggiare un Espresso Martini fatto con gin o vodka, caffè, liquore al caffè e sciroppo.
“Per chi ricerca spiccate note aromatiche realizzo anche il Tuxedo con gin o vodka, maraschino, orange bitter e gocce di assenzio. Oppure propongo il Dirty Martini con gin o vodka, olive in salamoia e dry vermouth. Invece per coloro che amano i gusti più delicati ho pensato a un cremoso e fruttato Lychee-s Martini creato con gin o vodka, liquore al lychee, sciroppo di vaniglia fatto home made e succo di lime”, prosegue il bar manager romano.
I signature della drink list del W Lounge
Come tutte le carte che si rispettino in quella del W Lounge non potevano mancare i signature. “Ho voluto giocare con l’iniziale dell’hotel costruendoci intorno piccoli twist sui cocktail classici. Così il twist sul Negroni è diventato Working Hard con base mezcal affumicato, la rivisitazione dell’Old Fashioned è Waste Of Time, servito in coppa con rye whiskey e un single malt, più piccola parte di porto e un particolarissimo sciroppo di sale. Il twist sull’Espresso Martini l’ho chiamato Wake Up Call e ho mixato caffè e vodka con del gelato alla vaniglia creando una cremosità che lo rende una sorta di cocktail-dessert”, continua Capezzuoli.
Rivisitazioni di Alexander e Margarita sono i cocktail Waffle Cake con rum, sciroppo piccante, crema di cacao, bitter al cioccolato, succo di limone e latte oppure Wage Deduction fatto miscelando tequila reposado, succo di lime, liquore chileno molto erbaceo e con sentori di peperoni verdi, che viene ammorbidito dall’aggiunta di agave.
Accoglienza impeccabile e informale del W hotel di Roma
Il menu di Capezzuoli include anche due cocktail alcol free rispecchiando, nella scelta degli ingredienti come nel servizio, lo stile lussuoso quanto disinvolto del W Rome, luogo capace di intercettare tutti i gusti, compresi quelli degli ospiti internazionali che in quest’hotel si sentono a casa. Un’attenzione puntuale riservata anche alla clientela nazionale, che soggiorni nella struttura o che sia di passaggio per un drink al volo.
Dunque, per chi è a Roma, ci sono tre cose da fare. Numero uno, da oggi fare tappa il W Lounge, due chiedere di Mattia Capezzuoli, tre assaggiare uno dei suoi cocktail.
Immagini courtesy W Roma