L’amicizia produce molte cose buone e in questo caso ha prodotto un cocktail. Si chiama Jasmine ed è stato creato da Paul Harrington su richiesta di un amico.
La storia del Jasmine cocktail
Siamo a metà degli anni ’90 a Emeryville, in California. Di lì a poco tempo il mondo del cinema avrebbe collegato questa cittadina allo studio di produzione Pixar (il primo Toy Story esce nel 1995). A meno di venti minuti a piedi dalla sede di Pixar c’è un locale, il Townhouse Barr & Grill. Qui, Paul Harrington lavora dietro il bancone.
Una sera va a trovarlo Matt Jasmin, vecchio compagno di college e amico. I due chiacchierano, degustano, ricordano i bei tempi andati e a un certo punto Matt guarda Paul con aria di sfida e gli dice: “Preparami qualcosa che non hai mai fatto prima”.
Harrington ci pensa su per un momento e decide di puntare su un twist del Pegu Club, cocktail che ama e che propone spesso ai clienti. Utilizza succo di limone al posto del succo di lime, sostituisce l’angostura con il bitter e ottiene un drink “di un bellissimo colore rosa” (parole dello stesso Harrington).
L’amico Matt guarda il bicchiere con sorpresa e scherza: “Caspita, hai appena inventato il succo di pompelmo”. Poi beve e capisce di essere di fronte a qualcosa di valido. Paul Harrington è d’accordo e decide di inserirne la ricetta nel libro Cocktail: The Drinks Bible for the 21st Century, firmato insieme a Laura Moorhead e pubblicato nel 1998.
Il cocktail che doveva chiamarsi Jasmin senza “e”
L’uscita del ricettario alimenta la fama del Jasmine, che trova sempre più spazio nei menu di molti locali (anche se non diventerà mai davvero celebre). I riflettori puntati sulla creazione di Harrington portano il bartender a realizzare di aver fatto un errore: sbagliando lo spelling del cognome di Matt, aveva aggiunto una E che in realtà non avrebbe dovuto esserci. Insomma, avremmo dovuto avere uno Jasmin e invece ci siamo ritrovati con uno Jasmine. Poco male.
La ricetta del Jasmine cocktail
In anni recenti la ricetta è stata reinterpretata molte volte, soprattutto cambiando il rapporto fra gli ingredienti. Modifiche effettuate in larga parte per enfatizzare le note dolci piuttosto che quelle secche, o quelle citriche. Qui di seguito riportiamo le proporzioni originali, così come le ha volute Paul Harrington.
Ingredienti
- 45 ml gin
- 20 ml succo di limone fresco
- 7 ml liquore all’arancia
- 7 ml bitter
Procedimento
Inserire tutti gli ingredienti in uno shaker, aggiungere ghiaccio a cubetti e agitare fino a quando la miscela si raffredda. Filtrare in un bicchiere da cocktail.
Garnish
Harrington prescrive una scorza di limone. Va bene anche una d’arancia.