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Picador, un probabile antenato del Margarita

Il Picador non è esattamente un cocktail famoso, anzi. In giro se ne parla come di un possibile antenato del più celebre Margarita, ma questo è l’unico elemento che ne tiene a galla la memoria. Eppure, siamo sostanzialmente di fronte al medesimo drink. A testimonianza delle dinamiche talvolta misteriose che decretano la fama oppure l’oblio.

Picador, la storia del cocktail

La scarsa notorietà del Picador si accompagna ad altrettanto striminziti dettagli sulla sua nascita. Di sicuro siamo negli anni che precedono il 1937, quando la ricetta compare per la prima volta nero su bianco grazie a William J. Tarling e al suo The Café Royal Cocktail Book.

Tarling non si dilunga in informazioni: elenca ingredienti e proporzioni, indica la tecnica di preparazione e poi basta. Nessuna dritta su chi ha inventato il Picador, né dove e quando l’ha fatto. E nemmeno sul motivo del nome, che rimanda alle tauromachie come altri cocktail a base di tequila contenuti nel libro. Il Matador, per esempio, o anche il Toreador e il Bullfighter.

Fra parentesi: in una corrida, il picador è il cavaliere che prepara il toro in vista dello scontro con il matador. Preparazione che prevede di ferirlo con una picca ai muscoli del collo. In questo modo il toro caricherà senza sollevare la testa, dando al matador la possibilità di ucciderlo con la spada.

L’antenato del Margarita

L’aspetto curioso, quello che regala un briciolo di notorietà al Picador, è che tutto rimanda al Margarita, anni prima che la ricetta di quest’ultimo compaia su carta stampata. Entrambi i drink si preparano con tequila, triple sec e succo di lime, entrambi prescrivono il medesimo rapporto 2-1-1. (Vale la pena sottolineare che parliamo dell’originale Margarita, leggermente diverso dalla versione certificata IBA, che riduce un po’ il succo di lime.)

Queste somiglianze hanno nutrito l’ipotesi che il Picador sia una sorta di prova generale del Margarita. La cui invenzione, dunque, non sarebbe avvenuta mescolando per la prima volta determinati ingredienti quanto piuttosto regalando una nuova storia e un nuovo nome a un qualcosa di preesistente. Ma siamo nel mondo delle supposizioni, perché la nascita del Margarita non è affatto priva di zone oscure.

Picador cocktail, la ricetta

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I pochi bar che hanno in menù il Picador tendono ad adottare proporzioni leggermente diverse rispetto a quelle indicate da William J. Tarling in The Café Royal Cocktail Book. Di seguito ci sono le originali.

Ingredienti

  • 50 ml tequila
  • 25 ml succo di limone o di lime
  • 25 ml triple sec

Procedimento

La tecnica suggerita da William J. Tarling prevede l’uso dello shaker. Bisogna dunque inserire tutti gli ingredienti, agitare per bene e poi filtrare in un bicchiere. Riguardo a quest’ultimo non sono fornite indicazioni: largo dunque alla fantasia, purché sia freddo di frigo. Segnaliamo però che la coppa potrebbe rappresentare un omaggio al Margarita e quindi una valida scelta.

Garnish

Nessuna.

Immagini credits Julie Couder e Coqtail, location Nik’s & Co, riproduzione vietata