Il 25 settembre del 1964 nasceva lo scrittore spagnolo Carlos Ruiz Zafón. E se oggi in tutto il mondo i suoi più appassionati lettori celebrano il ricordo e l’eredità letteraria di questo maestro delle parole, a Barcellona, nel vivace barrio di El Born, c’è un luogo unico che rende omaggio all’universo creativo di Zafón, tutti i giorni. È il Mariposa Negra, il cocktail bar creato dal mixologist Luca Corradini premiato per il suo spirito innovativo.
L’eredità letteraria di Carlos Ruiz Zafón
Nonostante siano stati scritti fiumi di parole sui romanzi di Zafón, pochi autori riescono a raccontare l’universo narrativo in cui si muovono i loro personaggi e i loro lettori. Zafón è stato invece uno di questi rari talenti. E per questo è ancora tanto amato. Lo scrittore spagnolo, considerato il più letto al mondo dopo Cervantes, ha il merito di aver liberato i libri dal mondo elitario e polveroso in cui erano confinati, rendendoli protagonisti di affascinanti storie popolari. Il segreto del suo successo non risiede nelle parole, ma in una sorta di magia interiore che traspare dalle sue opere. Nei suoi romanzi, ambientati sempre nella misteriosa Barcellona, Zafón evoca emozioni con un pizzico inquietudine e un forte desiderio di lasciarsi ancora incantare.
L’alchimia di Mariposa Negra
A questo deve aver pensato anche Luca Corradini quando, con la sua lunga esperienza come mixologist (prima all’American Bar del Savoy e poi all’Oriole Bar di Londra), ha deciso di mettere radici a Barcellona e dedicare uno spazio a uno dei racconti dello scrittore catalano.
Qui, tra le mura del suo Mariposa Negra, Corradini riesce a far immergere i propri clienti nelle atmosfere enigmatiche dei romanzi di Zafón, sorseggiando cocktail che ne riflettono perfettamente lo spirito. La chiave di questo connubio tra letteratura e mixology risiede nell’approccio innovativo di Corradini che, grazie all’impiego di tecnologie come stampanti 3D e laser, trasforma il Mariposa in un vero e proprio laboratorio sperimentale. Qui, ogni dettaglio – dai bicchieri alle decorazioni – è utile per offrire ai clienti un’esperienza multisensoriale unica.
Ma il legame tra Corradini e lo scrittore va ben oltre l’estetica del locale. Il nome stesso, Mariposa Negra, trae ispirazione da uno dei lavori più affascinanti di Zafón, Marina, in cui il protagonista Michail Kolvenik riesce a estrarre dalle farfalle nere un siero in grado di ridare la vita, seppur a costo di creare mostruosi esseri ibridi.
Un’alchimia che si ritrova dietro al bancone del Mariposa, attraverso un inno al grande scrittore catalano, qui ricordato non soltanto il 25 settembre, ma tutti i giorni. Un drink come un libro alla volta.
Immagini courtesy Mariposa Negra