Lo spettacolare Old War Office (The Owo), edificio edoardiano nel cuore di Londra, è oggi un luogo di alta ospitalità che si estende su ben 76mila metri quadrati, tra residenze di lusso e un hotel di charme gestito da Raffles. Dimora di leader militari del calibro di Winston Churchill, la sua storia ultracentenaria si intreccia con quella delle spie britanniche e si dice abbia ispirato la nascita del personaggio di James Bond.
Old War Office, l’ex base delle spie britanniche
Ma andiamo per ordine. Costruito tra il 1901 e il 1906 da William Young, fino al 1964 fu il centro amministrativo dell’esercito inglese, ospitando segretari di stato come Lord Haldane, Lord Kitchener, David Lloyd-George e John Profumo. La paura di una possibile invasione tedesca vide il Secret Service Bureau unirsi al War Office già nel 1909, dando il via alle attività degli agenti segreti. Da quel momento personaggi come Mansfield Cumming, primo direttore del Secret Intelligence Service inglese, ebbero accesso all’edificio attraverso l’ingresso di Whitehall Court ancora oggi conosciuto con il nome di Spies’ Entrance.
The Spy Bar, lo speakeasy del The Owo
All’interno del The Owo sono stati fondati l’MI5 e l’MI6, mentre Ian Fleming vi dette vita alle avventure di James Bond ispirandosi al capo delle spie di Churchill, la guardia giurata Menzies “M”, e alla Royal Horse Guard “Smiley”. Nel seminterrato, dove una volta venivano intervistati i candidati per lo Special Operations Executive (Soe), oggi si trova lo speakeasy The Spy Bar del Raffles London at The Owo. Vi si accede attraverso un ascensore segreto e, varcata la soglia, si rimane colpiti dall’Aston Martin dell’agente 007 che troneggia sopra la bottigliera. Pareti in mattoni bordeaux avvolgono le due sale, con poltroncine in tessuto chiaro che contrastano con la palette scura.
La drink list del The Spy Bar
Qui il bar manager Sotirios Konomi accoglie gli ospiti con una drink list che omaggia il cocktail Martini e i suoi twist, oltre a citare personaggi che sono passati da The Owo. Il Signature Vesper Martini è il cocktail da ordinare, realizzato con tre parti di gin, una di vodka e mezza di vermouth, mentre i più raffinati possono chiederlo in versione Vintage con spirits degli anni ’60.
Il Whisky Mouthwash è dedicato a Churchill, celebre connoisseur del distillato di cereali, che dopo la colazione, era solito ordinare uno sciacqua budella con whisky e soda. A questi due ingredienti si aggiungono un vermouth dai sentori umami, alga dulse rossa e una ciliegina a
decorare. Infine, chi vuole tentare la fortuna, potrà scegliere il proprio cocktail con la “Martini roulette” e sperare che, su quel prezioso cartoncino, appaia la dicitura Vintage Vesper Martini.
Articolo tratto dal magazine di Coqtail – for fine drinkers. Ordinalo qui
Immagini courtesy The Spy Bar