Il rum è un po’ come un viaggiatore instancabile. Nasce sotto il sole di un Paese, di solito i Caraibi, ma non è detto, e attraversa l’oceano. Nel caso di Planteray Black Cask 2024, il distillato limited edition, il rum si ferma in Francia per una lunga sosta rigenerante per poi approdare nei bicchieri dei più appassionati con storie sempre nuove da raccontare. E il motivo è semplice: celebrare dieci anni di sperimentazioni e blend audaci.
Planteray Black Cask 2024, un matrimonio inedito di terroir
Quest’anno Planteray sceglie un’unione inaspettata: Barbados incontra il Paraguay. Il risultato è un rum che sfida le convenzioni attraverso un doppio processo di invecchiamento: prima in botti di rovere bianco nei rispettivi paesi d’origine, poi nelle speciali botti tostate Ferrand, nel cuore della Francia sud-occidentale.
Al naso, Planteray Black Cask 2024 è un’esplosione di frutti tropicali che danzano con spezie e caramello, mentre note di cocco, vaniglia e nocciola completano l’esperienza. Al palato, la melassa dolce e il lampone candito guidano una sinfonia di sapori che si conclude in un finale persistente dove caffè, ancora spezie e frutta secca creano un accordo memorabile.
L’arte del blend
La serie Black Cask si è costruita una reputazione unica nel mondo dei distillati grazie alla sua formula: ogni anno, un rum delle Barbados incontra un distillato di diversa provenienza. Dopo il Venezuela del 2023, il Paraguay porta in questa edizione 2024 un carattere distintivo che rende ogni bottiglia un pezzo da collezione. Che lo si preferisca liscio oppure on the rocks, Planteray Black Cask 2024 è più di un semplice anniversario: è la dimostrazione di come il rum possa ancora sorprendere, dopo dieci anni di eccellenza.
Articolo realizzato in collaborazione con Compagnia dei Caraibi