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Uno dei drink di The Fountains of Rome

The Fountains of Rome, la nuova drink list del The Court omaggia le fontane della capitale

The Court, dall’ultimo piano di Palazzo Manfredi, domina Roma con una vista sul Colosseo così ravvicinata da sembrarne quasi parte integrante. In questo luogo, il bar director Matteo Zed presenta The Fountains of Rome. La drink list (o meglio una vera guida) ha il pregio di trasformare in arte liquida il patrimonio delle fontane romane. Come? Attraverso un percorso che si snoda dalla monumentale Fontana di Trevi – quella de La Dolce Vita felliniana – fino alla Fontana della Terrina – che in occasione di alcune feste, dalle sue bocchette, sprizzava vino bianco o rosso dei Castelli. Il tutto attraverso una collezione di cocktail che raccontano storie millenarie.

The Fountains of Rome, il viaggio nel tempo di Matteo Zed

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The Fountains of Rome trasforma la fontane romane in cocktail

Quando P.B. Shelley scrisse che «le fontane sono sufficienti a giustificare un viaggio a Roma», non poteva immaginare che le sue parole avrebbero ispirato, secoli dopo, una drink list. Dalla terrazza di The Court, dove il Colosseo si staglia come una quinta teatrale naturale, Matteo Zed ha dato vita a The Fountains of Rome, trasformando in cocktail l’eredità delle oltre duemila fontane romane.

«Roma è stupenda e le sue fontane sono davvero l’emblema della città. negli ultimi anni mi sono dedicato a diventare il portavoce delle sue meraviglie. Avendo ospiti per lo più stranieri ho voluto regalare a ognuno un’interpretazione inedita di Roma condividendo dettagli e curiosità che probabilmente ignoravano», spiega il bar director. Il menu è corposo e si articola attraverso percorsi tematici evocativi: dal Bitter is Better al Food Heritage, culminando nella sezione Pleasure with Lightness dedicata ai cocktail no alcol.

Leggende liquide di Roma

Entriamo nel vivo della carta. Ogni capitolo del menu si apre su una storia diversa, specchio delle fontane che lo hanno ispirato. Il viaggio inizia dalla Fontana della Botte di Trastevere, testimone dei tempi in cui il vino si misurava in sospiri (un decimo di litro) e fojette (mezzo litro). Qui brilla Cappuccino Negroni, che dialoga con la quotidianità romana attraverso un’alchimia di gin, bitter e vermouth, coronata da una schiuma di cappuccino.

La narrazione prosegue con la storica Fontana di Trevi che, commissionata dal papa nel 1640, divenne celebre, più di 300 anni dopo, grazie a Federico Fellini. Nel 1960, Anita Ekberg infatti sfidava le gelide acque di marzo per la scena più famosa del film La Dolce Vita, mentre Mastroianni resisteva al freddo grazie a una muta da sub nascosta sotto gli abiti e una bottiglia di vodka. Ecco, oggi questa fonte eterna ispira, tra gli altri, anche il drink di Zed Cacio e Pepe Vesper. Ovvero, un omaggio alla tradizione culinaria realizzato con gin e vodka, appunto, ridistillati al Pecorino Romano e impreziositi da gocce di vermouth.

The Fountains of Rome, storie di cannoni e regalità

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Cappuccino Negroni

Tra le celebri fonti di Roma c’è anche la Fontana della Palla di Cannone che porta con sé diversi racconti intriganti. Una delle leggende legate a questa fontana narra di un ordine impartito da Cristina di Svezia. Si dice che la regina dispose di far sparare colpi di cannone verso Villa Medici forse per coprire il suo ritardo a un appuntamento. Vero o no, oggi quella stessa palla corona ancora la fontana in un’audacia che rivive soprattutto nel Mango Italiano, il cocktail dove rum speziato, mango, cordiale al cardamomo e soda si fondono in un tributo liquido a questa storia romana.

Arte in un bicchiere

In Via Margutta, la Fontana degli Artisti celebra invece, tra cavalletti e maschere scolpite, il quartiere che ha dato casa a generazioni di creativi. Da questa fonte storica nasce anche il Ginger Goldrush del The Court. La composizione è fatta di whiskey, amaro, ginger, miele e angostura che catturano l’essenza bohémien del luogo. Proseguendo nella degustazione, il percorso continua attraverso i Nasoni – le fontanelle che dal 1874 dissetano instancabilmente i romani – in carta rappresentati da cocktail come Dirty Capperino, un’elegante miscela di gin, vermouth secco e nettare di capperi.

Ultima tra le sorgenti citate da Zed, la Fontana della Terrina. Quella che un tempo serviva da lavatoio per frutta e verdura in Campo de’ Fiori e che oggi ispira una trilogia di cocktail analcolici tutti da scoprire: Piña Colada Clarificada, Tommy’s El Delgado, Tropical Macha Mojito.

L’eternità in un sorso con The Fountains of Rome

E così, mentre il sole tinge di rosa il Colosseo e i bicchieri si colmano delle creazioni di Matteo Zed, The Fountains of Rome celebra Roma in forma liquida, dove ogni sorso racconta secoli di storia attraverso le sue fontane eterne.

Immagini credits Alberto Blasetti per Coqtail, riproduzione vietata