Intervista a Kristine Bocchino e Kaitlin Wilkes creatrici di The Ada Coleman Project, un hub virtuale dedicato alle donne del settore dell’ospitalità, trampolino di lancio con cui le professioniste possono mettere a frutto il proprio talento.
Ada Coleman Project, incubatore di talenti al femminile
«Lavorare in un hotel, in un bar o ristorante significa avere a cuore il benessere dell’ospite cosi come di noi professionisti». È questa l’anima di The Ada Coleman Project, un hub virtuale – lanciato lo scorso 30 aprile – voluto da Kristine Bocchino e Kaitlin Wilkes, che mira ad ampliare la consapevolezza su quanto possano dare le donne al settore dell’ospitalità.
Intitolato ad Ada Coleman, barman e responsabile del Savoy Hotel di Londra agli inizi del Novecento, la sua figura incarna l’obiettivo della piattaforma, ovvero creare l’occasione che ti cambia la vita e ti immette nei canali professionali corretti grazie alle potenzialità del web e alle relazioni professionali intessute dalle due fondatrici.
Molto più di un semplice database
Sia Kristine sia Kaitlin, infatti, hanno una brillante carriera alle spalle: la prima come beverage director per la catena Four Seasons negli Stati Uniti e ora imprenditrice; la seconda con una propria attività di consulenza e un trascorso da bartender.
Consapevoli dell’importanza di operare in un ambiente in costante evoluzione e spesso povero di figure femminili ai vertici della piramide, le due socie hanno voluto «realizzare un luogo virtuale in cui evidenziare la professionalità delle donne. La loro assenza in ruoli strategici aziendali e istituzionali, in masterclass o quali giurate in competition internazionali è oggettiva, ma dare una risposta a questa mancanza non è scontata. Potevamo creare un semplice database e caricarlo on line», precisa Kristine.
«Per noi era irrinunciabile un altro aspetto. Ciascuna professionista doveva e deve essere valorizzata per i suoi talenti e le sue peculiarità. Per farlo dovevamo cercare la ragione per cui tutto ciò stava accadendo. Abbiamo parlato con organizzatori di bar show, proprietari di bar e grandi aziende del settore beverage per comprendere che la risposta che volevamo dare all’industry è: ‘la troviamo noi la professionista che ti occorre’».
Le stelle nascenti di Ada Coleman Project
Il passo successivo è stato la creazione di uno spazio virtuale che raccogliesse un numero selezionato di professioniste, ma anche news, interviste e dibattiti. Per Kaitlin sono aspetti basilari, perché: «vogliamo essere di aiuto a tutte le colleghe, facendole sentire a loro agio nel raggiungere ruoli importanti. E questo genere di fiducia può arrivare solo attraverso la conoscenza. A tutte queste donne vorremmo comunicare che non possiamo dire loro come si devono sentire, però Ada Coleman Project può fornire il trampolino di lancio con cui mettere a frutto il proprio talento».
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Immagini courtesy Ada Coleman Project