Nato in un periodo storico in cui andavano fortissimo i cocktail colorati, l’Appletini (o Apple Martini) è sopravvissuto fino ai giorni nostri. Ma non è stato capace di ritrovare la fama di un tempo.
La storia dell’Appletini
L’anno è il 1996, il mese è luglio. Secondo alcune ricostruzioni il giorno è il 4, quando si celebra l’indipendenza americana. Siamo a Los Angeles presso il Lola’s, cioè il ristorante di Loren Dunsworth, detta appunto Lola.
Il locale è famoso per la vasta offerta di Martini cocktail e così il rappresentante di una marca di vodka va da Lola e la incoraggia a creare un signature drink che utilizzi il suo spirito. Lei dice ok e chiede al bartender Adam Karston di inventarsi qualcosa sui due piedi. Adam fa un tentativo e azzecca la formula giusta al primo colpo.
La nascita del drink
L’Appletini ha subito un enorme successo. Lola Dunsworth ricorda che il sapore nascondeva la carica alcolica e così «la gente ne faceva un uso esagerato. Ho pensato di toglierlo dal menù, ma questo ha prodotto un’autentica rivolta, fra i clienti. Così ho dovuto tornare sui miei passi». In men che non si dica la fama travalica i confini di Los Angeles per abbracciare tutti gli Stati Uniti.
L’avvento della cocktail renaissance cambia tutto. Uno degli effetti collaterali della rivoluzione è che i cocktail colorati iniziano a essere guardati con sospetto. Ciò fa sì che l’Appletini perda rilevanza, diventando un drink di nicchia. Non è però scomparso e oggi c’è chi ne propone ricette in linea con i dettami della renaissance, ma rispettose del colore verde e dell’ingrediente a base di mele.
La ricetta dell’Appletini cocktail
Quella che segue è la ricetta ufficializzata dall’IBA nel 2004. Aggiungiamo un particolare: la versione di Loren Dunsworth prevedeva come guarnizione fettine di Granny Smith, lasciate a mollo in acqua fredda e limone. Leggenda vuole che in questo modo il drink risulti eccezionale.
Ingredienti
- 40 ml vodka
- 15 ml liquore alla mela
- 15 ml liquore all’arancia
Preparazione
Prendere un mixing glass, aggiungere giacchio a cubetti e poi tutti gli ingredienti. Mescolare per bene e filtrare in una coppa precedentemente raffreddata.
Garnish
L’IBA raccomanda una fettina di mela fresca. Storicamente è stata utilizzata anche una ciliegina al maraschino, che dunque può rappresentare un omaggio al passato. In tempi recenti ha avuto successo il ricorso alla mela essiccata.