La remota penisola delle Highlands occidentali raccontata da ogni goccia di whisky Ardnamurchan proveniente dall’omonima distilleria, una delle più recenti e green della Scozia. Qui, la produzione del whisky è considerata una fede: si crede nei giovani distillati, nel rispetto dell’economia circolare e nella più precisa tracciabilità di ogni bottiglia. A delineare la storia di Ardnamurchan, Daniele Cancellara, riconosciuto esperto di whisky e bar manager dello speakeasy fiorentino Rasputin.
Ardnamurchan, lo spirito della regione delle Highlands
C’è solo un modo per degustare il whisky, ascoltarlo. A partire dal nome che lo contraddistingue per poi seguire, non solo con lo sguardo, ogni goccia che viene versata. Una, due e più sono un inno al piacere. Da lasciare scivolare in silenzio, in ascolto dell’armonia che si compie dentro il bicchiere e che poi dalle narici risuona sulle labbra.
Degustare il whisky, è sì questione di gusto e di olfatto, ma non solo. Tutti e cinque i sensi vengono richiamati per apprezzare davvero ciò che il distillato si porta dentro: la sua storia, lunga o breve che sia. Perché il whisky, quello buono, quello di valore, non ha tempo.
Le Highlands nel cuore
In Scozia, per disciplinare e motivi geografici, il distillato prende l’appellativo di scotch e riflette il territorio di una delle cinque regioni di provenienza. In quella più vasta delle Highlands, dove il paesaggio è selvaggio e mutevole, ha trovato la sua casa dal 2013 la giovane distilleria dall’approccio green Ardnamurchan, parte del gruppo Adelphi, già noto marchio di selezionatori indipendenti di whisky scozzese.
Ardnamurchan, nel nome del whisky
“Ardnamurchan, che significa Promontorio dei grandi mari, è una parola gaelica che racchiude tutti i colori, i suoni, i profumi e i sapori del luogo a cui si lega. Qui, siamo sulla terraferma nel punto più occidentale della Scozia, tra le isole di Mull e Skye, immersi tra una delle più antiche foreste pluviali d’Europa e l’oceano turchese”, spiega Cancellara.
Il whisky, quindi, cattura tutto quello che può dai profumi del mare e dal verde delle colline che circondano alla distilleria. “Come dire, la natura detta le regole della ricetta di ogni gallone prodotto ad Ardnamurchan. Grazie alla combinazione del malto utilizzato, metà torbato e metà senza torba, maturato per il 65% in botti ex bourbon e per il restante 35% in ex sherry, al naso e al palato si colloca con una piacevole affumicatura valorizzata dalla giovane età dello spirito”, continua il bar manager.
La garanzia di un whisky giovane
Ardnamurchan inizia a distillare nel 2014 e oggi, dopo i trionfi iniziali, è ancora l’esempio concreto che i suoi giovani whisky posso competere in qualità e gusto con le etichette di aziende più note e datate. Il primo distillato messo in commercio, Ardnamurchan Spirit 2016/AD, era talmente giovane da non poter essere chiamato whisky, ma non per questo suscitò tra gli appassionati minore interesse. In un solo giorno furono vendute tutte le 2500 bottiglie prodotte.
Da allora la distilleria non si è più fermata portando a casa, anno dopo anno, un successo dopo l’altro sul mercato mondiale. Compreso il primo Whisky Single Malt della distilleria, l’Ardnamurchan AD/09.20:01, filtrato a freddo e imbottigliato alla gradazione di 46,8% vol. che, grazie a Pellegrini Spa, è stato introdotto sul mercato italiano nel 2020 lasciando presagire l’interessante struttura a venire dei whisky firmati Ardnamurchan.
Ardnamurchan AD/10.22:04
“Il Whisky è quintessenza della Scozia”, scriveva il Barone Charles Maclean, storico e appassionato di scotch. “Ardnamurchan AD/10.22:04 ne è l’esempio lampante. Vivace, di grande fascino fa uscire con vigore la sua parte maltata a ogni sorso. Al gusto ricorda nitidamente i popcorn, i cereali cotti, il caramello e i marshmallow. Essendo uno small batch è sicuramente più curato rispetto ai whisky che possiamo trovare nelle grandi produzioni. Questa attenzione gli conferisce un kick in più nel gusto”, dice Daniele Cancellara.
Inoltre, essendo la distilleria così a occidente e vicino alle isole ricche di correnti marine, i sentori iodati del whisky arrivano chiaramente al naso con un aroma fresco. “Le note dolci e fruttate delle botti ex bourbon si intrecciano armoniosamente con le sfumature ricche e complesse dell’ex sherry, giocando tra netti sapori di ciliegia, vaniglia e caramella mou. Se si parla di tendenze, in Italia questo è un whisky che può incontrare i gusti di tanti. Appassionati e curiosi”, sostiene l’esperto di whisky.
Scotch da meditazione e miscelazione
Per chi pensa che lo scotch sia solo un distillato da meditazione Cancellara suggerisce il contrario. “Quando si abbinano le parole miscelazione e single malt si pensa a una sorta di eresia, ma per me non è così. Se da liscio viene considerato troppo buono, all’interno di un cocktail Ardnamurchan non può che essere eccezionale. Consiglio di provarlo in un Old Fashioned o in un Rob Roy, due classici che ne possono valorizzare ogni sfaccettatura e rendono la bevuta assai piacevole”. Miscelare per credere.
Ardnamurchan, green come la natura che circonda la distilleria
Un’altra peculiarità di Ardnamurchan è data dalla sua anima green. Immersa nella natura, la distilleria vanta una posizione geografica invidiabile che le consente di godere e ottenere il massimo rendimento dall’economia circolare locale. Il calore e l’energia sono forniti da fonti rinnovabili che si trovano lontano non più di due miglia dal luogo di produzione. A partire dall’acqua del fiume Shiel che serve per il raffreddamento dei serbatoi e per alimentare l’energia idroelettrica che trasforma il movimento dell’acqua in elettricità. Inoltre, il truciolo di legno, che viene fornito da una vicina fattoria, alimenta la caldaia a biomassa.
La tracciabilità su ogni bottiglia
Ma non è tutto. Ardnamurchan è la prima distilleria scozzese ad aver adottato l’uso della tecnologia blockchain, una sorta di grande registro elettronico su cui viene inserito e certificato lo storico di ogni whisky.
“Questo è un particolare che contraddistingue le nuove aziende che non guardano solo al futuro ma che, come Ardnamurchan, ne fanno già parte” prosegue il bar manager del Rasputin. Per fornire la tracciabilità completa della catena produttiva, dalla fornitura alla produzione, su ogni bottiglia è presente un QR code che scansionato ricostruisce l’intera filiera produttiva, dalla fornitura alla produzione. “Un dettaglio in più per un giovane whisky senza rivali”, come Daniele Cancellara docet.
Immagini courtesy Pellegrini