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L’Alter Ego dell’Artesian

Accade più o meno lentamente, ma le abitudini alimentari mutano in continuazione e c’è chi si diverte ad accelerare i tempi. Per esempio l’head bartender Giulia Cuccurullo e la bar manager Lorenza Pezzetta. Insieme rappresentano il centro gravitazionale di uno dei cocktail bar più celebrati al mondo, l’Artesian di Londra. Insieme ad Angelo Sato, chef di Humble Chicken a Soho, propongono food pairing fusion.

La nuova drink list dell’Artesian: Alter Ego

Sono stati Cuccurullo e il suo team a orchestrare l’ultima drink list dell’Artesian. Si chiama Alter Ego ed è in continuità con quella precedente (Ingredients of the Future), che aveva messo al centro della scena cibi periferici rispetto al gusto dominante europeo, gettando un ponte verso “un pianeta più sano e un domani migliore” – frase che campeggiava in apertura del menu.

Nel 2023 tutto ruotava attorno ad amaranto e nopal, pandano e moringa, insetti e spirulina, terra, kombu, noci tigre e via di questo passo. Nel 2024, dice Giulia Cuccurullo, assistiamo a una «continuazione dello storytelling iniziato con il primo volume».

Gli ingredienti del futuro in sapori familiari

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Cocktail Coffee dalla drink list Alter Ego

Questa volta si tratta di esplorare gli ingredienti del futuro cercando di capire come modificarli per riprodurre sapori familiari. Il punto di partenza sono dunque cicoria, zucca, funghi, daikon, pomodoro, porro, fagiolo mungo, kaffir, eccetera. Il punto d’arrivo è capace di sorprendere. Ecco per esempio il cocktail Coffee, oppure il Grapefruit, che «all’interno non contengono nessuna traccia di caffè, né di pompelmo».

Nel primo caso parliamo di una variazione del classico Espresso Martini: senza caffeina e con la cicoria lavorata in modo tale da evocare le note organolettiche del caffè. In quanto al Grapefruit, è un twist del Paloma preparato «con un cordiale di fagioli che ci consente di ottenere il gusto del pompelmo».

Poi abbiamo il drink Pizza, una miscela analcolica a base di infusi di erbe; o anche il Melone, ovviamente senza melone. Insomma, i quindici nuovi drink di Alter Ego confermano la volontà di Cuccurullo e compagnia di puntare sulla sperimentazione e la creatività, prendendo molto seriamente l’evoluzione dell’alimentazione che ci attende.

Del resto, la comunità scientifica concorda nel dire che il modo in cui ci nutriamo (anche per diletto, come all’Artesian) conoscerà grandi modifiche nel corso di poco tempo: a causa della crisi climatica, dell’incremento della popolazione mondiale e della riduzione della biodiversità che sostiene il nostro sistema alimentare.

All’Artesian un pairing di gusto

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Nuovo menu food dell’Artesian firmato da Angelo Sato

E a proposito di cibo, la drink list Alter Ego è affiancata a un menù appositamente studiato da chef Angelo Sato: giapponese di nascita, londinese d’adozione, anima del ristorante Humble Chicken di Soho (una stella Michelin) e ancora una volta collaboratore dell’Artesian. I suoi piatti hanno uno spirito orientaleggiante e lasciano spazio alla sperimentazione dei clienti.

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Immagini courtesy Artesian