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Autumn Harvest, la nuova drink list del parigino Les Ambassadeurs

Affacciato su Place de la Concorde dall’ormai lontano 1909, l’Hôtel de Crillon è un simbolo del lusso parigino. Al suo interno il cocktail bar Les Ambassadeurs tiene alta l’asticella del bere di qualità e ha da poco inaugurato la nuova drink list. Si chiama Autumn Harvest ed è l’incarnazione più recente della serie A Sense of Taste.

Autumn Harvest debutta da Les Ambassadeurs

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Come suggerisce il nome, Autumn Harvest parte da ingredienti stagionali tipici dell’autunno di Parigi. Ci sono per esempio le mele Golden e le pere Williams, ma anche la zucca, il bergamotto, il rosmarino e via dicendo. Quindici cocktail in tutto, creati dal bar director Kevin Rigault e dalla sua squadra.

I nuovi cocktail de Les Ambassadeurs

Dopo il successo dello scorso menu, sfogliando la nuova lista del cocktail bar parigino, il primo drink che si incontra è il Pumpkin, un twist del Sidecar preparato con zucca, cognac, vino Moscato, orange curaçao, agrumi e soia. Segue il Quince: è una variazione sul New Fashioned a base di whisky, mela cotogna, pera, acquavite di mela cotogna e bitter.

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Ecco poi il Porcini Mushroom, presentato come un Negroni Sbagliato arricchito dai porcini: gli ingredienti sono bitter italiano, gin, vermouth e ovviamente funghi porcini. Il Corn è invece un milk punch a base di rye whiskey, sherry amontillado, noci pecan, agrumi, tè verde giapponese e latte di mais chiarificato.

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Il quinto cocktail della carta si chiama Gherkin ed è un twist del Pickleback ottenuto miscelando bourbon, cetriolo e semi di coriandolo. Poi ecco un’altra variazione, questa volta partendo dal French 75: è il Combava e si prepara con tequila reposado, salamoia di olive, agrumi, agave, champagne e naturalmente limetta kaffir (o combava).

Gli altri twist on classic di Autumn Harvest

Proseguiamo con quella che Kevin Rigault definisce un’interpretazione creativa del Ramos Gin Fizz: il Pistacchio è un blend di acquavite, pistacchio, mandorla, crema, latte, acqua di fiori d’arancio, agrumi e acqua gassata. A seguire un altro twist, questa volta del Moscow Mule: il Rosemary si prepara con vodka, rosmarino, vino rosso, peperoncino d’Espelette, agrumi e ginger beer.

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Bergamot è fatto con tequila silver, bergamotto, gelsomino, sherry fino e orange curaçao. Mentre Hazelnut si prepara con rum, nocciola, cacao, sherry amontillado, tè verde, spezie, agrumi e latte chiarificato.

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Come suggerisce il nome, Williams Pear è a base di pere Williams, cui si aggiungono cognac VSOP, cacao, latte alla vaniglia e agresto. Golden Apple si fa con whisky affinato in botti di sherry, mele Golden, agrumi, acquavite di mela e spezie.

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Siamo giunti agli ultimi tre cocktail della drink list. Dill miscela gin, agresto, assenzio, cetriolo e cumino. Gin e agresto compaiono anche nel Grape, che però li fa dialogare con acqua tonica, uva bianca e salvia. Infine, il Kaffir Leaves, preparato con mezcal, vino Sauternes, vermouth dry, foglie di limetta kaffir e tè alla verbena odorosa.

Immagini courtesy Les Ambassadeurs