Firmato da Patricia Urquiola, il nuovo progetto del Four Seasons Hotel Milano svela un’area cocktail completamente rinnovata nella forma, nei materiali e nella drink list. Ecco che cosa aspettarsi dal Bar Stilla.
Il nuovo volto del Four Seasons Hotel Milano
Un giardino incantato nel cuore del quadrilatero della moda, all’interno di un ex convento del XV secolo, è il luogo che da quasi 30 anni ospita il Four Seasons Hotel Milano.
Meta preferita dai globetrotter internazionali e da chi è in cerca di uno spazio raffinato dove godersi un drink, l’hotel ha riaperto le porte a luglio 2021, rinnovato nelle aree comuni.
Un intervento di restyling che porta la firma di Patricia Urquiola, capace di mantenere intatto il fascino senza tempo di una tra le più suggestive location dell’ospitalità meneghine.
Il tocco di Patricia Urquiola
L’architetto di origine spagnola e milanese d’adozione, allieva del maestro del design Achille Castiglioni, ha dato una nuova veste al Four Seasons Hotel Milano.
Un segno elegante e iconico, caratterizzato da colori neutri e chiari, capace di armonizzarsi con gli affreschi originali della struttura storica che, nella lobby, sono riflessi tra gli specchi e gli inserti in bronzo che rivestono le pareti.
Qui i lampadari e l’illuminazione di Cassina e Flos, i tessuti e i paraventi, fanno da cornice agli arredi più iconici di Poliform, Moroso e Poltrona Frau, valorizzando il savoir faire e l’artigianalità di questi grandi marchi italiani del design.
Proseguendo verso il Ristorante Zelo, guidato dall’Executive Chef Fabrizio Borraccino, si può godere dell’inedita formula bistrot che offre agli ospiti la possibilità di sedersi nell’ampia sala, oppure all’esterno con vista sul giardino.
Il nuovo Bar Stilla del Four Seasons Hotel Milano
Tra gli elementi più affascinanti del restyling del Four Seasons Hotel Milano, spicca il nuovo Bar Stilla, diventato un punto centrale tra gli spazi comuni, visibile a tutti gli ospiti non appena varcato l’ingresso della lobby.
Qui troneggia un elegante bancone semicircolare a cui accomodarsi e osservare il team di bartender al lavoro, guidato dal Bar Manager Luca Angeli. A contorno, le poltrone di pelle color cognac, i rivestimenti in velluto e i divani rossi e verdi scuri, completano il mood raffinato dell’area dedicata ai drink lover.
La drink listi del Bar Stilla
Nel progettare la nuova cocktail list, Angeli ha deciso di dedicare particolare attenzione al blend tra diversi distillati. Propone così sperimentazioni alcoliche che stuzzicano il palato degli esperti di mixology, tanto quanto degli avventori ai loro primi sorsi.
Un esempio? Il Mistery Margarita, un twist sull’Espresso Martini a base Mezcal, tagliato con gin valdostano e completato dal liquore al caffè, servito all’interno di uno scrigno.
I Signature e i Social Cocktail del Bar Stilla
Ad aprire la cocktail list ci sono i signature cocktail come The Millennial a base rum, cordiale all’ananas e mango, frutto della passione e angostura. Il Tropical Negroni, al gin sostituisce il tequila e lo miscela con bitter infuso con olio di cocco, vermouth aromatizzato all’ananas e un’affumicatura “tropicale”.
Accompagnano i cocktail alcolici anche due mocktail: Jungle Fizz, con un distillato analcolico dagli aromi di ginepro, zenzero e rooibos, cordiale al mango, aloe vera e soda e Virgin Highball dai piacevoli sentori di zenzero, pomodori e fragole.
Per chi ama condividere il suo drink, ci sono i social cocktail, che arrivano al tavolo con due porzioni già imbottigliate. Il Milano Moonlight preparato con rum all’ananas, vermouth, maraschino e Angostura oppure il Bergamot Gimlet, di cui Angeli ci ha svelato la ricetta in questo video.
Per concludere, il Jumbo Shake ha tre porzioni di ricette a scelta tra l’Espresso Martini, il Popstar Martini a base tequila e il French Martini con gin rosa.
Le Ritual Experience e i Luxury Cocktail
Al Bar Stilla, la qualità e la cura del servizio hanno un ruolo centrale. A confermarlo sono le ricette della sezione Ritual, tra cui spicca lo Smokey Manhattan a base Rye Whiskey e Cognac, con note di vermouth ambrato e bitter, servito all’interno di una scenografica cupola e avvolto dal fumo.
I Luxury Cocktail sono invece dei classici della mixology proposti con distillati di pregio, ideali per chi vuole concedersi una bevuta preziosa ed esclusiva. La scelta è tra un Royal Boulevardier con vermouth invecchiato e bitter affinato in botti di bourbon, l’Improved Champagne Cocktail con la nota sparkling di Bollinger e il Tommy’s 42 a base di tequila añejo.
Qualunque sia il drink scelto dalla carta, lo si potrà degustare anche nel chiostro esterno realizzato dal paesaggista e agronomo Flavio Pollano. Rigorosamente in abbinamento alle specialità del nuovo Crudo Bar.
Immagini Courtesy Four Seasons Hotel Milano