Tra i tanti drink realizzati nel mondo c’è l’antico Bijou cocktail. Costituito da “preziosi” ingredienti, viene descritto per la prima volta nel libro del 1895 di CF Lawlor “The Mixologist” e poi nel 1900 dal padre del bartending statunitense, Harry Johnson, nella ristampa del suo “New and Improved Bartenders Manual”. Qui, il Bijou cocktail, la storia e le ricette.
Un cocktail che è un Bijou
Lavorare dietro al bancone del bar non richiede soltanto destrezza, ma grande conoscenza e rispetto degli ingredienti. Come un gioielliere intento a osservare e poi intagliare una pietra preziosa, il bartender per i suoi cocktail si ritrova a scegliere spesso tra distillati e materie prime pregiate che sono la base della sua opera liquida. Dunque, non può sbagliare le dosi e il bilanciamento, non può sprecarne una sola goccia.
Il Bijou di sapori di Harry Johnson
Se si potesse interpretare il pensiero riposto da Harry Johnson nella ristampa del 1900 del suo “New and Improved Bartenders Manual”, si potrebbe dire che tra i diversi cocktail il Bijou rappresenta un manufatto formato da tre gemme. Gin, vermouth dolce e liquore francese verde uniti in parti uguali, a cui aggiungere una goccia di bitter all’arancia.
In verità il Bijou cocktail di Harry Johnson è il riadattamento (migliorato) del drink apparso per la prima volta nel 1895 nel libro di CF Lawlor “The Mixologist” che, in fatto di gusto, si rivelava una sorta di “mistura” tra il liquore al mandarino, il vermouth e il gin.
Il Bijou cocktail di Johnson è una sinfonia agrodolce ricca di sapori che dà, come risultato, un delicato equilibrio. Le note morbide del vermouth si fondono ai toni amari dell’arancia, la parte erbacea delle botaniche del gin si sposa con il gusto forte e speziato del liquore francese che persiste sul finale.
Le ricette del Bijou cocktail
Per quanto appaia semplice, pochi ingredienti in dosi uguali, il Bijou cocktail non è un drink di facile interpretazione. Anzi, il suo gusto è molto complesso e sfaccettato. Va provato più volte per poterlo apprezzare.
In più la gradazione alcolica importante lo trasforma in un cocktail per palati e stomaci allenati. Chi però volesse provare a realizzarlo, qui trova le ricette di Johnson e di Lawlor. A voi la scelta.
Bijou di Harry Johnson
Ingredienti
- 30 ml liquore francese verde
- 30 ml vermouth
- 30 ml gin
- 1 goccia di Angostura all’arancia
Preparazione
Mescolare con un bar spoon e filtrare in un bicchiere ghiacciato.
Garnish
Aggiungere una ciliegia o un’oliva, più uno zest di limone.
Bijou di CF Lawlor
Ingredienti
- 30 ml di liquore francese
- 30 ml vermouth
- 30 ml gin
Preparazione
Mescolare tutti gli ingredienti in un mixing glass e poi filtrali in un calice.
Garnish
Non è prevista la decorazione.