Barcellona, la capitale del turismo che combatte da tempo contro la massa di visitatori, vince almeno la sua battaglia conquistando i palati dei viaggiatori che la frequentano con i suoi cocktail. In diversi locali uno dei drink più amati “dagli stranieri” (ma non solo) è il Bloody Mary: il classico e le sue varianti più ardite. Vediamo quali.
Bloody Mary a Barcellona, Dr. Stravinsky e i sapori del Mediterraneo
Nel barrio del Born si trova Dr. Stravinsky, locale incastonato all’interno di un edificio del 19° secolo, Qui, ogni ospite rivive visivamente il passato dei preparati di una vecchia farmacia miscelati in concreto a sapori sempre nuovi realizzati con le tecniche più moderne. Aperto dal Grup Confiteria, Dr. Stravinsky è diretto dal bar manager César Montilla, impegnato a offrire un’esperienza senza paragoni. La produzione degli ingredienti avviene internamente nel laboratorio dove tra fermentazione, macerazione, fat washing e chiarificazione ogni cocktail è trasformato in un’opera d’arte pronta all’assaggio.
Ovviamente, la nuova carta non manca di proporre una reinterpretazione mediterranea del Bloody Mary che si chiama Gregal. La ricetta unisce il gin al pomodoro secco (quest’ultimo poi idratato con l’acqua, servirà a sua volta a realizzare la soda di pomodoro alle erbe). Chiude il drink il cordiale fatto con spinaci, rucola, olio d’oliva, aceto e sale che dona al palato uno spiccato gusto erbaceo. Il tocco finale? La garnish, che composta da pomodorini ciliegini e cubetti di feta, sottolinea l’approccio artigianale del locale e quel viaggio nel gusto che tutti desiderano fare.
Farola e la nuova visione del Bloody Mary
Farola cattura l’anima di Barcellona in un bicchiere. Come un’oasi del Born, questo locale si tiene lontano dal caos turistico e incuriosisce gli appassionati del bere bene. La sua terrazza su Rec Street è un palcoscenico perfetto per osservare la vita di quartiere, mentre il chiacchiericcio della piazza vicina accarezza l’aria senza disturbare.
Al timone c’è Marco Tagliabue, volto noto della mixology locale, mentre alla guida del bancone si trova il bar manager Gianluca Lo Basso, che dopo Paradiso, ora regala al quartiere un’esperienza più distesa e avvolgente. Uno dei cocktail best seller di Farola è Femme Fatale, una rivisitazione audace del Bloody Mary. La ricetta combina di gin al pomodoro pera D’Abruzzo, salsa sweet chili e succo di limone. La decorazione è fatta di sale e una spezia di origine araba, lo zumaque. Shakerato e filtrato, questo cocktail si dimostra essere in perfetta sintonia con l’atmosfera vivace del locale.
Bloody Mary a Barcellona, la specialità della casa
Il quartiere Gràcia ospita il locale di Alessandro Pasquinucci dedicato interamente al Bloody Mary. Qui, il cocktail classico – vodka, succo di pomodoro, limone, Worcestershire, tabasco, sale e pepe – è solo l’inizio. Il menu presenta almeno sette varianti, ognuna con il proprio carattere distintivo, aggiornata in base alla stagione in corso. Ogni ingrediente del Bloody Mary di Pasquinucci proviene da un terreno, all’interno un parco agricolo a soli 20 minuti da Barcellona, dove sono coltivati pomodori, ortaggi e frutta che fanno parte del menu del cocktail di Carrer de Blanes.
L’amore per la natura è un’eredità di famiglia: Beppe, il padre di Alessandro, ha insegnato al mixologist ad “ascoltare” le piante e a godere della loro energia. Da qui la passione per un classico grande dal gusto vegetale. Tra i cocktail da provare, dunque, El Ahumadito fatto con mezcal, tabasco habanero orange, pomodori San Marzano, salsa Worcestershire e una miscela di spezie Tajin; Caprese Mary con gin, tabasco Cayena, pomodori San Marzano, salsa Worcestershire e spuma di burrata a completare il drink. Il terzo cocktail è Bloody Sherry è realizzato con un’infusione di sherry, peperone verde e cetriolo, tabasco di pimiento, pomodori San Marzano, salsa Worcestershire, pane tostato e olio. L’atmosfera informale e gli stuzzichini dal gusto italiano completano l’offerta, rendendo il cocktail bar un punto di riferimento per gli appassionati.
Foco, visione contemporanea alcol free
Foco, ultimo arrivato sulla scena catalana, è quel luogo dove il mondo elettrizzante dei Foreign Correspondents’ Clubs si fonde con la bravura dei bartender che si alternano al bancone. Nel cuore di Gràcia, Foco supera i confini tra passato e presente dissolvendo pensieri e chiacchiere dietro a ogni sorso prodotto. Theo Quinn e Tom Godfrey, due nomi che hanno portato a Barcellona un concetto rivoluzionario di mixology, propongono un’audace fusione di classicità e novità che piace tanto ai veterani dei cocktail quanto ai neofiti del settore.
Il loro Bloody Mary è propone una versione moderna del grande classico creato con una gradazione alcolica inesistente. Gli ingredienti – distillato di diverse botaniche alcol free, yuzu e wasabi, pomodoro e acqua di cocco – offrono un kick suggestivo a questa interpretazione sofisticata creata per chi desidera un cocktail no alcol.
14 De La Rosa e l’essenza del classico
Nascosto tra le strade residenziali di Gràcia, il 14 De La Rosa è un gioiellino di caffetteria e cocktail bar che prende il nome dalla via in cui si trova. Il proprietario, Dean Shury, e il suo braccio destro Terry Terrazas hanno creato un ambiente intimo e accogliente, dove l’eleganza si fonde con il comfort. Il locale colpisce per la sua raffinatezza senza pretese, offrendo un’atmosfera genuina che bilancia perfettamente il gusto classico a quello informale e familiare. Come il loro Bloody Mary low alcol preparato con cura meticolosa . Gli ingredienti – sherry fino, liquore messicano al peperoncino, salsa di pomodoro con miso e un centrifugato di peperone rosso, succo di limone, una miscelanea di spezie e un dash di pepe nero – sono tutti bilanciati alla perfezione e lasciano il gusto di ordinare un altro Bloody Mary made in 14 de La Rosa.
Galileo e il suo Bloody Mary affumicato
Nel quartiere elegante dell’Eixample si trova Galileo, fusione armoniosa tra l’arte della mixology e la scienza della gastronomia. Qui, lo Smoky Mary di Andrea Civettini è la giusta reinterpretazione del classico Bloody Mary che si distingue per il suo gusto affumicato e far parlare del locale anche fuori dal barrio d’origine.
All’assaggio, fuoco, sale e torba saltano dalle papille al palato e raggiungono la gola grazie alla potenza di un whisky scozzese noto per il suo carattere fumoso che fornisce quella base robusta che dà consistenza al cocktail. Lo sherry cream aggiunge una nota dolce e vellutata, bilanciando perfettamente l’intensità del whisky. Il succo di pomodoro, ingrediente cardine di ogni Bloody Mary, viene arricchito da un tocco di aceto balsamico, che apporta profondità e complessità al sapore. Il tutto unito alla freschezza garantita dal succo di limone e dalla piccantezza di salsa e condimento messicano, più e del tabasco in due varianti: verde e rosso.
Insomma, il succo di tutto in fondo è questo: a Barcellona, ogni locale aggiunge al Bloody Mary il proprio tocco distintivo, creando una varietà di sapori che riflette la vivacità della città e una nuova prospettiva su questo cocktail evergreen tanto amato dagli stranieri.