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Buck and Breck, il cocktail che nessuno conosce

Fra i cocktail che nessuno conosce il Buck and Breck occupa un posto di primo piano. Di fatto, sarebbe scomparso nel dimenticatoio se David Wondrich non l’avesse rintracciato esplorando i più nascosti meandri della storia. È grazie a lui se oggi possiamo chiederlo al nostro bar di fiducia. Con il rischio però di mandare in crisi il bartender, perché siamo di fronte a qualcosa di veramente poco noto.

La storia del Buck and Breck

Un primo indizio sul Buck and Breck risale alla seconda metà del XIX secolo: Jerry Thomas ne rivendica infatti la primogenitura. Ma, evidentemente, non lo considera degno di comparire nel suo How to Mix Drinks (1862): nessuna traccia nella prima edizione del celebre ricettario e nemmeno nelle successive. Un figlio negletto, insomma.

Nonostante questo, il drink compare di quando in quando sulle pagine dei giornali pubblicati nel corso degli anni ’60 e ‘Settanta ’70 dell’800. Ed è qui che viene scovato dal più importante storico della mixology: David Wondrich. O meglio, viene trovato nella versione oggi assunta come ufficiale.

Una diversa, senza bitter e assenzio, la troviamo nel libro American Bartender (1891) di William Boothby, detto Cocktail Boothby: miscelatore di drink, scrittore e membro dell’Assemblea di Stato della California dal 1895 al 1897, in quota al Partito Repubblicano.

Perché si chiama così

Resta da dire del nome. Buck and Breck si riferisce a James Buchanan e John C. Breckinridge, rispettivamente presidente e vice presidente degli Stati Uniti dal 1857 al 1861. Il nomignolo dato loro, appunto Buck and Breck, era molto popolare e probabilmente Jerry Thomas decise di omaggiare i due politici.

Sfortuna volle che la presidenza di Buchanan inanellasse un passo falso dietro l’altro, propiziando lo scoppio della guerra civile. Da qui, probabilmente, il motivo per il quale il cocktail compare anche con un nome differente, nella pubblicistica di fine XIX secolo: una frattura così grave, nella storia degli Stati Uniti, non è migliore biglietto da visita possibile.

Per esempio, il già citato Cocktail Boothby lo include nel suo American Bartender come Breck and Brace. Secondo Wondrich è lo stesso drink, nonostante gli ingredienti parzialmente diversi e il nome differente. Se lo dice lui possiamo crederci.

Buck and Breck ricetta

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Cognac

Le indicazioni riportate di seguito prescrivono l’utilizzo di cognac. Si segnala che va per la maggiore la tipologia VSOP, quella cioè con almeno quattro anni di affinamento in botte.

Ingredienti

  • 45 ml cognac
  • 2 dash di angostura
  • 1 dash di assenzio
  • champagne
  • acqua e zucchero

Procedimento

Prendere un bicchiere (oggi molti optano per un flûte), riempirlo d’acqua e poi svuotarlo. Subito dopo riempirlo di zucchero e svuotarlo nuovamente, in modo che rimanga solo uno strato sui bordi interni. A questo punto versare cognac, angostura e assenzio, e colmare con champagne. Volendo, ma non è obbligatorio, ci sta una delicata mescolata.

Garnish

Parola d’ordine semplicità. Dunque, nessuna.