Da Nico de Soto ad Alex Kratena, passando per Samuele Ambrosi, Luca Casale e Manuel Petretto. Alla Venice Cocktail Week Campari Academy continua il suo ricco programma di masterclass e guest shift internazionali, coinvolgendo i migliori professionisti del settore mixology.
Quando si parla di formazione e intrattenimento si pensa a Campari Academy. L’accademia d’eccellenza del bartending italiano continua il suo fitto programma multidisciplinare altamente qualificato legato a incontri, masterclass e night shift, con ospiti nazionali e internazionali. Come è stato in occasione della recente manifestazione dedicata all’alta mixology, la Venice Cocktail Week 2021.
Campari Academy tra Firenze, Milano e Venezia
Dopo gli eventi di settembre a Firenze e gli interessanti appuntamenti milanesi, Campari Academy non si è fermata. Nel capoluogo toscano, durante la Florence Cocktail Week 2021, ha coinvolto Monica Berg, una delle personalità più influenti del mondo del bar che ha raccontato la sua visione del “Business of Bar”.
A ottobre, invece, i riflettori si sono rivolti verso la location milanese del Camparino in Galleria, dove Agostino Perrone e Giorgio Bargiani del Connaught di Londra, arrivati per il secondo anno consecutivo al primo posto nella classifica dei 50 bar migliori al mondo, hanno parlato del rito dell’aperitivo e dell’eccellenza dell’ospitalità italiana.
Campari Academy alla Venice Cocktail Week
Sempre presente a tutte le manifestazioni più importanti che riguardano la mixology, a dicembre 2021 Campari Academy ha raggiunto anche Venezia e, all’interno della Venice Cocktail Week, ha organizzato tre interessanti masterclass.
La prima sulla “Modern Gin Experience” in cui Samuele Ambrosi, esperto di gin e co-autore del libro Anthologin, ha raccontato l’arte di realizzare drink a base del distillato di ginepro, rivelandone le nuove tendenze di consumo.
“Il gin sta vivendo una seconda giovinezza. In questi anni la sua produzione non si è mai arrestata, anzi. Dove possibile, Italia compresa, si è incrementata. Oggi, tra i tanti gin ce ne sono alcuni che fanno scintille, sia per la scelta delle materie prime sia per l’innovazione della distilleria che le lavora. L’evoluzione del gin porta a esplorare nuove frontiere, come quello ecologico prodotto dai piselli. Il progetto, in continua crescita, arriva da uno studio degli scienziati della Abertay University e del James Hutton Institute di Dundee in Scozia e ha portato allo sviluppo di un distillato dal bassissimo impatto ambientale la cui realizzazione riesce a rimuovere più anidride carbonica di quanto ne produca”, spiega Samuele Ambrosi.
Durante la lezione non sono mancati gli assaggi di alcuni cocktail: Campari Orange, Sweety Meemaw e i classici Ramos Fizz e Gin Basil Smash.
Il Menu Engineering
A Venezia, grande successo della masterclass sul Menu Engineering creata per chi ha già un bar o sta gestendo un’attività ristorativa. Filo conduttore dell’incontro, condotto da Luca Casale, Campari Academy Coordinator, l’aumentare le vendite e il massimizzare i profitti.
“Il menu è la Bibbia del locale. Il suo biglietto da visita. Scegliere il supporto giusto in linea con il proprio bar, la corretta grafica, oltre che la linea e la struttura dei cocktail proposti incide sul percepito dell’ospite e ne determina la buona riuscita della sua esperienza. Le mie lezioni puntano a far comprendere quale sia la proposta reale del locale. Anche attraverso, per esempio, quelli che sono gli algoritmi di lettura di un menu da parte del cliente che, secondo gli studi, impiega soltanto 109 secondi per scegliere un drink o un piatto dalla carta. Il tempo, dunque, diventa fondamentale per una scelta consapevole dell’ospite e per il business del gestore del locale”, rivela Luca Casale.
Wild Turkey e la storia del bourbon del Kentucky
Campari Academy a Venezia ha portato anche il bourbon premium del Kentucky, Wild Turkey. A raccontare il distillato e la sua storia, Manuel Petretto, bartender e owner del LoveCraft di Firenze.
“Wild Turkey è un bourbon autentico e fedele alla tradizione. Anche se non smette mai di guardare avanti. Per questo è così amato sia dai consumatori che da tantissimi bartender nazionali e internazionali”, afferma Manuel Petretto che, da esperto e grande estimatore di whiskey, è entrato a far parte della Wild Turkey Family.
Le serate Campari Academy con ospiti internazionali
La tecnica, la competenza e l’esperienza hanno raggiunto la Laguna, dove sono arrivate anche due figure di spicco nel mondo della miscelazione come Nico de Soto e Alex Kratena.
Il primo, bartender e imprenditore di successo tra Parigi, New York e Miami, ha portato dietro al bancone di Terrazza Aperol cocktail come Truffle Negroni, I’m a Barbie Girl, Pandan Glory Fizz e Milky Whey. Quest’ultimo, racchiuso in un tumbler basso, ha espresso tutta la sua passione per il milk punch. Un drink dall’esecuzione molto complessa fatta di un lungo processo di infusione e filtraggi. Risultato finale? Un cocktail unico dalla texture rivoluzionaria.
Dalla pedana del bancone de Il Mercante è andato in scena, invece, il mixologist Alex Kratena, co-owner del Tayēr+Elementary di Londra, locale dalla doppia anima secondo classificato ai 50 Best Bar 2021. Kratena, noto per il suo impegno sostenibile e la filosofia zero waste, ha proposto quattro cocktail dagli ingredienti originali come Neroli, Vetiver, Oak Moss e Tonka Bean, trasformando la piazza della mixology veneziana in un vero e proprio laboratorio creativo.
Immagini courtesy Campari Academy