Eccellenza, creatività e passione. Sono gli elementi imprescindibili che hanno connotato la Campari Bartender Competition 2023, un contest ricco di sorprese ed emozioni che ha visto tanti professionisti di livello mettersi in gioco e dare il massimo in ogni istante della gara. Il 9 maggio, nella sede storica di Campari Group a Sesto San Giovanni, si è svolta l’emozionante finale vinta da Dario Tortorella. Una serata che resterà nella storia delle competition di successo firmate da Campari Academy, quale straordinario spettacolo internazionale.
Una finale entusiasmante
La Campari Bartender Competition è più di una significativa occasione di crescita personale e professionale. È un vero e proprio vivaio di giovani promesse che ha come obiettivo scoprire e coltivare i talenti del futuro. Un’opportunità unica per entrare a far parte di un network di altissimo livello, attraverso il quale Campari Academy contribuisce all’evoluzione della comunità dei bartender con un impatto anche sull’hospitality. E la serata della premiazione non poteva essere da meno.
Con l’Headquarter di Campari Group illuminato di rosso, la finale del 9 maggio ha preso il via sotto la conduzione del co-fondatore del Jerry Thomas Project di Roma Alessandro Procoli e della giovane attrice Ludovica Frasca. A salutare il pubblico e incoraggiare l’ingresso dei tre finalisti, il Managing Director Campari Italia Matthijs Kramer che ha sottolineato il grande legame di Campari nei confronti dei bartender a partire dal suo fondatore Gaspare Campari con la creazione, nel centro di Milano, del notissimo Camparino in Galleria.
Sul palco anche i tutor
La Campari Bartender Competition è un grande trampolino. Chi gareggia lo percepisce a ogni mossa e decisione prese: dalla scelta dell’ingrediente per il cocktail alle parole dello speech. Per questo, quando si sono accesi i riflettori sul bancone collocato al centro del palco, è stato subito chiaro a tutti i presenti che niente poteva essere lasciato al caso. Ciascuno dei finalisti, infatti, per poter dare il meglio di sé è stato affiancato da un tutor, un professionista punto di riferimento della miscelazione italiana.
I finalisti e i loro cocktail
Simone Broglia, con vicino il collega e mentore Claudio Perinelli del Soda Jerk Verona, è stato il primo a esibirsi con un drink ispirato allo storico cinema Orchidea che, grazie a Campari, dopo oltre 60 anni di attività e la chiusura definitiva nel 2009, potrà tornare a essere un importante polo culturale per Milano. Visivamente d’impatto, il cocktail Orchidea di Broglia ha contato su una garnish appariscente con tanto di fiore, pellicola gel e pop-corn.
Secondo nell’esibizione, Alberto Di Maria del Retrobottega del Cocktail di Caltanisetta che, insieme al tutor Luca Marcellin del Drinc. e Drinc. Different Milano, ha trovato l’illuminazione per il suo cocktail dal nome Lo Sbaglio Corretto, in uno dei locali che hanno segnato un traguardo nella miscelazione moderna, il Bar Basso, da cui è nato il celebre Negroni Sbagliato. Quell’errore nella scelta di una bottiglia che si è trasformato in un successo planetario.
Ultimo in ordine, ma primo per la giuria, è stato Dario Tortorella de L’Antiquario di Napoli, che dialogando con i presenti in sala, mentre preparava il suo cocktail Cija, ha conquistato tutti. “Cija è l’unione di due grandi classici, un vermouth cocktail e un Campari cocktail che hanno raccontato la storia di Campari attraverso la lettura della nuova bottiglia presentata di recente. Un omaggio a Milano, al rito della città dell’aperitivo tradotto sul vetro in 16 linee verticali più una. Ecco, per ogni linea ho pensato a un ingrediente del mio cocktail fino all’ultima, la diciassettesima che indica il punto più alto a cui ognuno di noi deve aspirare”, ha detto Dario Tortorella.
Una giuria d’eccezione
Livello altissimo, nessuna sbavatura. Questo ha convinto la giuria formata da quattro mixologist di fama internazionale. Giacomo Giannotti, proprietario del Paradiso di Barcellona, primo tra i World’s 50 Best Bars. Monica Berg, Direttrice Creativa di Campari Academy e co-proprietaria del Tayēr+Elementary di Londra, il bar arrivato al secondo posto della classifica mondiale. Leonardo Leuci, co-fondatore dello speakeasy Jerry Thomas Project di Roma e Salvatore Calabrese, leggenda tra le leggende della mixology, oggi a capo del Velvet at Corinthia di Londra. Mentre a seguire le mosse dei finalisti dietro al bancone, il responsabile della giuria tecnica Samuele Ambrosi, titolare del Cloakroom Cocktail Lab e Boss Hogg di Treviso e del laboratorio Cloak Studios.
Anche i semifinalisti sul palco
La Campari Bartender Competition non lascia indietro nessuno e ricorda tutti i partecipanti. Per questo i semifinalisti hanno potuto raggiungere i colleghi sul palco per assistere, prima della proclamazione del Bartender of the Year, alla consegna di due premi speciali. Consegnati da Dom Carella, owner di Carico, quello come miglior speech, è andato a Brian Agramint, barteder di House of Ronin Milano, e quello per la parte tecnica è stato assegnato a Cosimo De Rosa del Capri Roof Top sotto uno scroscio di applausi anche da parte del resto dei partecipanti. Luca Versace (Eppolino Milano), Andrea Pace (Drink Kong Roma), Marco Masiero (Radisson Collection Hotel Santa Sofia Milano). Lorenzo Laratro (Gucci Giardino Firenze), Giorgia Panebianco (Circus Cocktail Bar Catania) che, anche se sono arrivati solo alla semifinale, hanno comunque meritato una menzione per l’impegno.
La passione per il bar
La Campari Bartender Competition non è stata solo una sfida, ma il punto di partenza per tanti giovani che vogliono crescere nel mondo del bartending. “È un viaggio all’interno dell’hospitalty alla ricerca dell’eccellenza che testimonia i valori portati avanti da Campari Academy. Tutti i partecipanti della Competition hanno dimostrato non solo un’alta professionalità, ma un’immensa dedizione per il mondo del bar”, ha dichiarato Arturo Carile, Campari Academy Manager, salito sul palco per dichiarare vincitore Dario Tortorella.
“La Campari Bartender Competition porta con sé un messaggio, quello di un brand che unisce tutta l’Italia, dando voce a chiunque abbia talento e volontà”, ha rivelato Tortorella prima brindare alla vittoria. La serata, infatti, non poteva terminare che con una grande festa. A sorpresa, dopo le premiazioni, Giacomo Giannotti e il suo team del Paradiso Barcellona hanno preso le redini del bancone in sala miscelando i loro migliori cocktail per tutti i presenti e infuocando la serata sulle note del dj set.
Immagini courtesy Campari Academy
Articolo realizzato in collaborazione con Campari Group