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Carajillo, il cocktail che dà la carica

Il Carajillo è un cocktail dall’origine fumosa e che ha trovato la propria patria d’elezione in Messico. In tempi recenti è infatti diventato popolarissimo fra i giovani del Paese.

L’oscura storia del Carajillo

Difficile dire com’è nato, quando e per mano di chi. In giro si trovano tre ipotesi diverse: tutte valide, nessuna abbastanza documentata da scalzare le altre. Una prima congettura punta i riflettori sulla Spagna e sostiene che il Carajillo ha avuto origine dalla versione locale del nostro caffè corretto. Bevuto al mattino dalle classi lavoratrici, con un pizzico di aguardiente per farsi coraggio di fronte agli impegni della giornata.

La seconda ipotesi ci porta dall’altra parte dell’oceano, sull’isola di Cuba. Siamo ancora al mattino e tornano i lavoratori, questa volta quelli delle piantagioni. Per dare loro coraje, cioè il coraggio di affrontare la fatica, veniva servito caffè spruzzato di rum: una piccola dose di coraggio, da cui Carajillo.

La terza e ultima origin story è ambientata in Messico, tra le comunità di immigrati spagnoli che si ritrovavano per pranzare insieme. A chiusura della mangiata era tradizione godersi un caffè alcolico, per agevolare le chiacchiere e le confidenze.

L’ingrediente essenziale

A prescindere dal luogo di nascita, la presenza del noto liquore di Cartagena (in Spagna, non in Colombia) è essenziale per poter parlare di un Carajillo così come lo intendiamo in queste righe. Si tratta di un liquore spagnolo, appunto, inventato nel 1946 e realizzato con 43 ingredienti diversi.

Senza di questo siamo di fronte a un termine ombrello, perché in Colombia e Venezuela c’è un Carajillo fatto con il brandy, in Messico con il mezcal, a Cuba con il rum. Per certi versi come il caffè corretto italiano, che prevede aggiunte molto diverse: grappa, sambuca, anice, eccetera.

L’esplosione messicana

Per una serie di ragioni misteriose, il Carajillo con il liquore spagnolo è esploso in Messico, in particolare nella capitale. Durante gli anni ’10 del XXI secolo i giovani benestanti l’hanno adottato come alternativa alla vodka più un energy drink. Dunque, ne hanno fatto il drink da bere per darsi energia in vista di una serata di bagordi. Curioso epilogo, considerate le probabili origini proletarie e mattiniere. Ma un esito che ha fatto la fortuna di questo cocktail, ormai onnipresente nei bar di Città del Messico.

La ricetta del Carajillo

Nel caso del Carajillo la qualità del caffè espresso fa la differenza tra un drink piacevole e uno no. Bisogna infatti che bilanci adeguatamente le note del liquore spagnolo: dolci, vanigliate, con accenni di cioccolata e agrume.

Ingredienti

  • 45 ml caffè espresso
  • 45 ml liquore spagnolo di Cartagena

Preparazione

A Città del Messico si può ordinare un Carajillo in due modi diversi. Il denominatore comune è che il bicchiere di servizio è un lowball con alcuni cubetti di ghiaccio. Chiedendo un Carajillo puesto i due ingredienti saranno versati separatamente, in modo che la diversa densità li tenga separati. Se invece si opta per un Carajillo shakerado il bartender inserirà caffè e liquore in uno shaker, agiterà per bene e poi filtrerà la miscela nel bicchiere.

Garnish

Nessuna.