A Parigi c’è un cocktail bar che ricorda una farmacia e ha le vibrazioni di un bistrot di alto livello: si chiama Classique ed è la meta giusta per chi vuole sperimentare l’uso del vino naturale come ingrediente di un drink.
Classique, il cocktail bar
Tutto comincia grazie a Hugo Combe e Benjamin Le Seigneur, che nel 2021 decidono di trasformare una vecchia farmacia in un bar. L’idea è di non tradire l’originaria destinazione dei locali, per esempio conservando l’antica insegna e adottando scelte di design in linea con gli arredi di un tempo. Senza però dimenticare la nuova natura del posto e dunque predisponendo gli spazi per accogliere una clientela non più di passaggio, ma intenzionata a trattenersi per almeno un’oretta.
Con le parole di Hugo Combe: «Classique non è solo un luogo dove degustare un drink, ma vuole essere un luogo di comfort, comunità e connessione». E un cocktail bar dove avvicinarsi al mondo dei vini naturali in modo piuttosto originale.
Vini naturali e cocktail
Classique apre al mattino, offrendo tè, torte fatte in casa e caffè tostati artigianalmente. Ma è la sera che svela la sua anima più autentica. Nel menu c’è una selezione di champagne e non potrebbe essere diversamente: siamo pur sempre a Parigi. E ogni bevuta può essere accompagnata da piatti e stuzzichini preparati con attenzione.
L’aspetto più interessante è però rappresentato dai vini naturali, soprattutto quando vengono impiegati come ingredienti di un drink. Le parole che Hugo Combe e Benjamin Le Seigneur hanno consegnato alla stampa non potrebbero essere più esplicite: «Ogni cocktail sulla lista è progettato per mostrare un diverso vitigno e una tecnica classica, come la chiarificazione, la distillazione o la fermentazione».
I cocktail di Classique tra vini e distillati
Aggiunge Le Seigneur: «Credo che il vino sia un fantastico nuovo elemento per i cocktail, una risorsa che finora non è stata pienamente sfruttata e sviluppata». Ha ragione: nella storia della mixology compaiono ricette a base di vino, una su tutte quella del Bellini, o anche quella dello Spritz. E il Futurismo fece ampio ricorso al vino per le sue Polibibite (nome utilizzato al posto di cocktail).
Ma liquori e distillati hanno sempre fatto la parte del leone ed è raro che qualcuno si rivolga a un bartender per chiedere ingredienti diversi. Insomma, il panorama del vino naturale nei drink è tutto da esplorare: Classique intende essere un apripista.
Chiosa Hugo Combe: «Il concetto di cocktail list nasce dal desiderio di aggiungere un tocco più sensuale all’ambiente del bistrot classico e tradizionale, per rendere i cocktail più desiderabili e sexy. I nostri clienti sono sorpresi di vedere come il vino interagisce con i cocktail, e noi siamo qui per questo!».
Immagini courtesy Classique