Viaggio alla scoperta della storia, del gusto e dell’atmosfera di 6 drink facili da realizzare a casa
Facciamo un gioco. Scegliete la canzone o il ritmo che più vi piacciono e, mentre l’ascoltate, pensate a una destinazione. Una qualunque. Da un luogo mai visitato a quello che vi ricorda l’infanzia. Dove vorreste essere in questo momento?
Sdraiati sulla sabbia a contemplare il cielo, mollemente a bagno in piscina o seduti a un tavolino di un locale in città. Avete scelto il vostro luogo preferito? Ogni viaggio ha un gusto, più profumi e migliaia di colori. Iniziate ad assaporare, cominciate a sentirli, a vederli.
Ecco, adesso immaginatevi con il cocktail giusto tra le mani: il bicchiere ghiacciato che rinfresca le vostre dita quel tanto che basta, le labbra che si avvicinano al drink, lo sorseggiano e… Pronti? Il viaggio adesso ha davvero inizio.
1. Cocktail in viaggio: persi nell’Oceano Pacifico con il Blue Hawaii
Chi vorrebbe essere alle Hawaii alzi la mano! A circa sei ore di volo da Los Angeles, perdute in un angolo remoto dell’Oceano Pacifico, le isole Hawaii sono considerate una tra le destinazioni più sognate.
L’arcipelago venne scoperto da James Cook nel 1778 e comprende 8 isole principali, più svariati isolotti e atolli disabitati. A voi la scelta della spiaggia. Siamo buoni.
Noi però vi consigliamo di brindare al vostro approdo con un Blue Hawaii, quello fatto con 20 ml di rum, 90 ml di succo d’ananas succo di frutta, 15 ml di blue curacao e, talvolta, 20 ml di vodka, ma che non dovete confondere con il Blue Hawaiian con crema di cocco.
Il drink di cui vi parliamo infatti è stato inventato nel 1957 da Harry Yee, leggendario capo barman dell’Hilton Hawaiian Village (ex Kaiser Hawaiian Village) a Waikiki, a cui venne richiesto di creare una miscela alcolica a base frutta del colore del mare.
2. Cocktail in viaggio: all’Avana sorseggiando il Daiquiri
Che ne dite di andare alla scoperta di sapori creoli? In questo viaggio la parola d’ordine è una sola: Cuba.
Se siete stati all’Avana ripercorrete mentalmente la zona vecchia. Fate una sosta alla Bodeguita del Medio e poi un’altra al El Floridita e sedetevi dove Hemingway sorseggiava anche il suo Daiquiri che proprio lì è nato.
Cocktail fresco e particolarmente invitante il Daiquiri è anche facile da realizzare: consta di 40 ml di rum bianco, 20 ml di succo di lime, 10 ml di sciroppo di zucchero di canna. Vi abbiamo convinto?
3. Cocktail in viaggio: in Giamaica godendosi il Rum Punch
In tutte le isole dei Caraibi, troverete delle variazioni sul tema, ma di una cosa potete star sicuri, il Rum Punch è ciò che vi ci vuole per sentirvi davvero vicini a Bob Marley e al suo fantastico paradiso.
Così lo bevono a Montego Bay, ma se non volete aspettare la fine del lockdown preparatelo in casa dando così il benvenuto al vostro weekend lungo.
Ingredienti: 60 ml rum overproof o bianco a scelta, 30 ml Myers Rum, 90 ml di succo d’ananas, una spruzzata di succo di lime, 1 cucchiaino di granatina.
4. Cocktail in viaggio: sulle spiagge del Messico con il Margarita
Qual è il cocktail messicano per eccellenza? Fresco e dal retrogusto rotondo il Margarita è conosciuto come il drink servito con un leggero strato di sale sul bordo del bicchiere.
E dove vorreste gustarlo a grandi sorsi se non seduti sulla sabbia, baciati dal sole, accarezzati dalle onde del mare cristallino di Tulum, di Cabo San Lucas o di Quintana Roo?
Preparatevi un buon Margarita, dunque ricordando il primo realizzato in onore dell’attrice Marijoire King all’Hotel La Gloria Ranch di Tijuana, aggiungendo ai 30 ml di tequila, 20 ml triple sec o Cointreau, 1 lime.
5. Cocktail in viaggio: giro degli States con il Cosmopolitan
Quando si pensa alle grandi città americane la mente vaga anche un po’ per stereotipi. Facile quindi associare i party, i boulevard e i grattacieli al Cosmopolitan. A onor del vero alla fine degli anni ‘90 non c’era festa né locale in cui non si servisse, in una coppetta Martini, questo delizioso drink rosa.
Il Cosmo divenne in poco tempo un cocktail di tendenza inserito, poi, nel 2004 nella codifica IBA. La nascita del Cosmopolitan però è un po’ confusa. Si racconta che drink sia nato all’interno della comunità omosessuale di Province Town, nel Massachusset con il nome di Stealth Martini. Ma che solo più tardi gli venisse cambiato il nome in quello attuale.
Legato alla musica delle band come The Strokes, The Yeah Yeah Yeahs e The Hives o a pop star del calibro di Madonna, il Cosmo diventa il compagno inseparabile delle protagoniste della serie tv Sex and the City e uno dei simboli degli States. Il suo gusto? Fresco e delicato contiene 30 ml vodka, 20 ml Cointreau, 10 o 20 ml di succo di mirtillo, 10 ml limone.
6. Cocktail in viaggio: restando in zona con il White Russian
Dove conduce la vostra fantasia, lì troverete ad attendervi il vostro drink. Chi è rimasto in Europa ed è partito solo per Bruxelles, si ritroverà catapultato nella monumentale Gran Place da dove raggiungerà il mercato delle pulci cittadino nel Quartiere degli antiquari.
Quando ne avrà abbastanza di camminare (virtualmente) e la gola si farà secca (per davvero) cercherà il posto migliore dove ordinare un White Russian. Come dargli torto perché a dispetto di quanto possa suggerire il nome il White Russian è stato inventato proprio a Bruxelles.
Variante del celebre Black Russian, il White deve le sue origini a Gustave Tops, il barman belga che lo pensò dietro al bancone dell’Hotel Metropole in onore dell’ambasciatore americano Perle Mesta.
Cocktail dal gusto delicato e cremoso, questo drink oltre che per il suo sapore, viene ricordato perché protagonista alcolico nel film “Il Grande Lebowski”. Gli ingredienti? Soltanto tre: 200 ml di vodka, 80 ml di liquore al caffè, 80 gr di panna fresca.
Adesso tocca a voi!
Se avete una foto che rappresenta il vostro viaggio ideale inviatecela su @coqtailmilano e raccontateci il vostro drink.
