I musical e i teatri di Broadway sono stati fonte di ispirazione per numerosi cocktail, nei tempi andati come oggi. Esiste anche un libro di ricette espressamente dedicato a questo argomento: l’ha scritto Laurence Maslon e si intitola I’ll Drink to That! (sottotitolo: Broadway Legendary Stars, Classic Shows, and the Cocktails They Inspired). Qui di seguito una panoramica a volo d’angelo sui cocktail ispirati a Broadway, senza pretese di completezza.
I cocktail ispirati a Broadway e ai suoi musical contemporanei
Iniziamo con il Founder’s Fizz, cioè il fizz dedicato ai padri fondatori del musical Hamilton: si fa con gin, succo di lime, zucchero e soda. Chi ama il colore verde punti sull’Ozmopolitan, ispirato a Wicked e preparato con vodka alla mela, liquore al melone, succo di lime e succo di limone.
La veloce panoramica prosegue con il Cell Block Mango, creato per omaggiare Chicago e realizzato con mango, rum, sciroppo di zucchero, club soda e una fettina di jalapeño. E poi il The Bloody Sweeney, dal musical Sweeney Todd: succo di pomodoro, gin, salsa Worcestershire e succo di lime.
I drink ispirati ai musical classici
Vale la pena di soffermarci brevemente sull’Affinity, che secondo alcune fonti (ma certezze non ve ne sono) è nato in riferimento a un brano di The Soul Kiss, musical in due atti andato in scena nei primi anni del XX secolo. La ricetta prevede di mescolare 35 ml di scotch whisky, 15 ml di vermouth dry, 15 ml di vermouth rosso e 2 dash di Angostura. Versare in una coppa, con eventuale scorza di limone a mo’ di guarnizione, e il gioco è fatto.
Menzione d’onore anche per il Floradora. La fonte è la commedia musicale Florodora (nome leggermente diverso), che debuttò nel londinese West End durante il 1899 e l’anno successivo sbarcò a Broadway. Fu un trionfo: 552 repliche, fama duratura e, appunto, un cocktail nato per celebrare lo show. Si prepara con 45 ml di gin, 15 ml di crème de framboise, 15 ml di succo di lime appena spremuto e 120 ml di ginger ale: mescolare i primi tre ingredienti in un bicchiere highball contenente cubetti di ghiaccio e poi completare con la ginger ale. Garnish: una scorza di lime.
Ultimo, non certo per merito, l’Adonis. Un cocktail a base di sherry e vermouth nato sulla scorta del successo dell’omonimo musical (500 repliche a Broadway, a partire dall’anno 1884). La storia è una rivisitazione parodistica del mito di Pigmalione. Racconta della statua di Adone che prende vita, scopre che i modi umani sono sgradevolissimi e decide quindi di trasformarsi di nuovo in pietra. Il drink che ne celebra la parabola è a basso contenuto alcolico: bisogna prendere un mixing glass, mescolare 45 ml di sherry dry, altrettanti di vermouth dolce e 2 dash di orange bitter. Filtrare in una coppa e guarnire con una scorza d’arancia.
Cocktail ispirati a Broadway, altre ispirazioni sparse
Capita poi che un cocktail sia dedicato a una star del teatro musicale. Un esempio è il Mamie Taylor, leggera variazione del nome Mayme Taylor: giovane attrice che a fine XIX secolo diventa parecchio nota proprio grazie ai musical di Broadway.
Leggenda vuole che il drink sia nato grazie al dialogo fra Taylor e il bartender Bill Sterritt: lui impegnato a soddisfare le richieste della celebre cliente, lei tentata da alcune modifiche alla ricetta del cocktail che le era stato servito. Il risultato viene certificato dal The Old Waldorf-Astoria Bar Book: prendere un bicchiere collins, aggiungere ghiaccio a cubetti, poi il succo spremuto di mezzo lime, un jigger di scotch whisky e una bottiglietta di ginger ale. Mescolare e servire.