Cocktail sostenibili a zero sprechi

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Dalle foglie di ananas, alle bucce di limone fino all’acqua delle olive. Ecco come realizzare ottimi cocktail e trasformare in veri e propri ingredienti gli scarti che di solito finirebbero nell’immondizia

In tempi di Coronavirus e di crisi economica non si smette di lottare contro lo spreco alimentare. Anzi, dove possibile si incrementano le idee virtuose. Anche nella mixology.

Nati dall’esigenza di ricostruire un presente sempre più sostenibile, i drink a zero sprechi sono la frontiera dell’home bartending e faranno da apripista anche alla riapertura dei locali.

Potete contarci.

I cocktail sostenibili oltre la “tendenza”

Trovare soluzioni creative all’impiego degli scarti o applicare sempre più semplici metodi di conservazione naturali può allungare i tempi di vita di alcuni ingredienti del drink e, di conseguenza, portare al risparmio di prodotti oltre che di denaro.

Lo zero waste non è una novità tra gli chef, ma oggi più che mai è un’esigenza sentita sempre più anche dai bartender, come abbiamo riportato nel Trend Report Coqtail Milano 2020 presentato al Beer & Food Attraction di Rimini a febbraio.

Cocktail sostenibili: i pionieri

Ha fatto scuola in questi anni il “Trash Tiki”, un progetto pop-up dei duo di Londra Iain Griffiths e Kelsey Ramage, o i drink di Julian Bayuni, mixologist creativo del premiato Vesper di Amsterdam che ha insegnato a preparare ottimi cocktail con quegli ingredienti che i più solitamente destinano alla pattumiera.

Che siano foglie di ananas, bucce di limone o l’acqua delle olive, poco importa. Tutto questo materiale, e ben altro, può essere trasformato e riutilizzato dentro (e fuori) il bicchiere.

Dell’ananas, come delle fragole, non si butta via niente

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Da un’idea di Julian Bayuni vi suggeriamo il drink ecologico Frankestein. Questo cocktail consiste nel miscelare a uno spirit (dipende da cosa avete in casa) dell’ananas. La polpa del frutto viene essiccata e utilizzata per decorare il bicchiere, le foglie possono essere cotte in acqua e zucchero e il liquido filtrato può essere usato per farne uno sciroppo.

E la buccia? Dell’ananas non si butta via niente e lo si impiega per realizzare una specie di brodo di frutta. Se al supermercato avete comprato delle fragole e ora sono troppo mature per mangiarle, mettetele in infusione con qualche goccia di bitter per qualche ora e poi filtratele per creare una salsa da gustare insieme al drink.

Come spremere al massimo il limone

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Non disdegnate il sorbetto, confessate. La stagione lo concede, mettiamola così. E se vi avanzano dei limoni questo è il momento giusto per prepararlo. Come? Sbucciateli facendo attenzione a non lasciare la parte bianca, quella più amara.

Preparate uno sciroppo mettendo le bucce a bollire in un pentolino con l’acqua e lo zucchero. Quando il preparato si sarà raffreddato, filtratelo e, usando lo stesso colino, aggiungete il succo dei limoni precedentemente spremuti. Per chi non ha la gelatiera, metta il composto a raffreddare in freezer per 10 minuti. A questo punto basterà rompete i cristalli con una frusta e montarli, ripetendo l’operazione fino a quando il sorbetto non sarà omogeneo.

Chi possiede in casa del limoncello (un distillato dry o del prosecco) potrà aggiungere la nota alcolica al suo sorbetto aggiungendone qualche goccia. Le bucce avanzate del limone come potrete usarle come decorazione profumata.

Cocktail sostenibili: un Dirty Martini alternativo

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Gli appassionati di Martini con l’oliva potranno sfruttare la salamoia del vasetto oppure potranno ricrearla in casa miscelando acqua e sale, 4 parti a 1.

Di questa potrete usarne poche gocce che, più sapide di quelle del vasetto, andranno ad esaltare i sapori degli altri ingredienti del vostro “dirtycocktail: gin o vodka, più una parte di vermouth dry.

E il vostro Dirty Martini è pronto.