Giacomo Diamante, proprietario di Enjoy Artigiani del Bere a Vicenza, vi svela cinque dritte per preparare un punch natalizio a casa. E poi, per i più golosi, anche la ricetta della sua versione dell’Eggnog, un drink cremoso ideale da servire per le feste insieme al Punch di Natale.
Cocktail di Natale, quali scegliere?
Abbiamo fatto due chiacchiere con Giacomo Diamante, founder di Enjoy Artigiani del bere di Vicenza.
Mentre ci auguriamo di poter tornare presto al suo locale, con Giacomo abbiamo deciso di darvi qualche suggerimento per la piega alcolica che prenderà il vostro Natale.
A corredo con l’atmosfera delle feste, il punch natalizio è pronto a scaldare il 25 dicembre di ognuno di voi, mixology lover e home bartender.
Dopo esservi messi più e più volte alla prova con i drink più ordinari e conosciuti, adesso è arrivato il momento per qualcosa di speciale. Ma di assolutamente replicabile a casa, come garantisce Diamante.
Dove e come si beve il Punch di Natale?
Quello che vogliamo proporvi in vista del cocktail di Natale, ha a che fare con una tipologia di drink decisamente iconica in Inghilterra ma anche piuttosto apprezzata in America. Parliamo del punch, consumato in particolare nell’after dinner per via della sua miracolosità digestiva.
Per semplificarla, potremmo dire che il punch è quel “pentolone della mixology” in cui ci va di tutto: i distillati, le spezie, gli agrumi, gli zuccheri. E poi si fa un po’ per ciascuno: un mestolo per ogni tazza e una tazza per ognuno. Una sorta di drink in comune che, andando oltre la sua essenza alcolica, fa emergere qualcosa di cui ora come ora abbiamo tutti bisogno: convivialità.
E dunque, un drink come il punch di Natale ha come ingrediente primario la condivisione. Ecco perché è perfetto per allietare le Feste invernali.
Ecco 5 dritte di Giacomo Diamante per preparare il punch di Natale a casa
Il founder di Enjoy Artigiani del Bere aVicenza ha “vivisezionato” per noi il punch di Natale, scomponendo le parti basilari che lo contraddistinguono.
Quellaalcolica, la partedolce, laparte acida, la parte diluita e la parte aromatica. Cinque proprio come sono cinque le preziose regoledi Giacomo Damante per il punch da bere a Natale. Prendete nota.
Per la parte alcolica del Punch di Natale
È la base più solida del punch. Quella che gli dà, per così dire, un tono. Una durezza. Il compito dell’alcol è questo. Rendere cariche e decisive le miscele.
Per il punch di Natale, il consiglio di Giacomo è di preferire un prodotto invecchiato –per esempio il Rum Jamaicano facile da reperire anche nella grande distribuzione. E sarà anche piuttosto piacevole perché con il suo gusto andrà a ricordare i momenti più caldi.
In alternativa, va bene anche un buon Cognac o un Brandy italiano. Il suggerimento è, in generale, di scegliere un distillato che abbia un giusto corpo e tenore alcolico, che poi sarà sicuramente diluito, ma le sue note terziarie persisteranno e daranno comunque gusto al drink.
Per la parte acida
L’ingrediente per eccellenza è l’agrume. Alle feste, avremo senz’altro visto galleggiare nei ciotoloni di punch natalizi delle tonde fette di limone o qualche scorzetta d’arancia in superficie.
In Italia, prevale l’utilizzo di un prodotto iconico del territorio come il limone. Il punch di Natale si prepara allo stesso modo di una sangria: vale a dire che, riposto tutto in una bowl capiente, la miscela e la frutta o agrumi che contiene, riposano tutte in frigorifero.
Giacomo Diamante suggerisce, per il punch di Natale, di fare a meno della parte acida. In modo da avere un gusto molto più morbido da sorseggiare dopo cena.
Per la parte dolce
In genere nel punch si utilizzano sciroppo di glucosio o il più comune zucchero. Il suggerimento di Giacomo, per esaltare qualitativamente la dolcezza del punch di Natale, è quello di preferire qualche cucchiaio di miele.
Per un’abbondanza di sentori, potete utilizzare anche uno zucchero scuro, come ad esempio il muscovado. Si tratta di una varietà scura di canna, grezza e non raffinata, composta anche da melassa.
In mixology, lo zucchero muscovado è utilissimo per produrre rum. Il suo utilizzo nel punch natalizio vi farà percepire chiari sentori di cioccolato e di liquirizia.
Per la parte aromatica del Punch di Natale
Dato che già per la parte dolce si è iniziato a parlare di aromi e di sentori, il consiglio di Diamante riguardo a come aromatizzare al meglio il vostro punch natalizio ha un’efficacia garantita. E coinvolge in “prima persona” il distillato che andrete ad utilizzare –preferibilmente il rum.
Versatelo in una bowl e lasciate in infusione -per un paio d’ore- al suo interno le spezie che più rimandano all’inverno e al Natale: anice stellato, cannella, pepe. Ingredienti semplici da reperire.
È ammesso persino lo zenzero, per smorzare con freschezza la dolcezza della miscela.
Per la parte diluita
Il punch, come qualcuno saprà già, va diluito con acqua, per attenuare un po’ la potenza alcolica di un distillato che, come abbiamo già detto, deve avere una certa corposità e struttura.
Se avrete intenzione di preparare un punch freddo, sarà meglio versiate l’acqua nella bowl prima ancora dell’ingrediente alcolico.
Se volete servire un punch caldo invece, ricordatevi che l’alcol va inserito nella bowl prima dell’acqua.
Pronti per preparare il punch natalizio a casa?
Questi erano i cinque consigli di Giacomo Diamante per preparare a casa un buon punch di Natale.
Però abbiamo una sorpresa. Un doppio regalo. La ricetta del punch natalizio che ha conquistato gli americani (ps. si realizzava anche in Europa).
Si chiama Eggnog ed è il giusto compromesso per farvi mettere in pratica quello che, da questo articolo, avete imparato.
Ecco la ricetta dell’Eggnog di Giacomo Damante
Le dosi sono indicative per sei persone.
Ingredienti
- 300 ml di rum (sei tazzine)
- 90 ml di latte (sei cucchiai)
- 3 cucchiai di zucchero muscovado
- 3 uova
Preparazione
La preparazione dell’Eggnog segue la stessa procedura della sangria: l’infusione del distillato, un unico recipiente. Versare in una bowl capiente il rum, lo zucchero muscovado carico di sentori di liquirizia, latte intero, uova –sia albume sia il tuorlo- e mescolare con l’aiuto di un minipimer. La miscela andrà fatta riposare in frigorifero per un paio d’ore. La consistenza del drink risulterà piuttosto cremosa. Potrete servire il vostro Eggnog freddo –senza ghiaccio- oppure leggermente caldo.
Garnish
Versare il punch in una tazza e guarnire con una grattugiata finale di noce moscata. O in alternativa, una spolverata di cacao o cannella.
Non vi dimenticate che l’Eggnog è perfetto da servire a tutte le ore!