Dalla Lombardia al Lazio, fino in Basilicata e Puglia. Aumentano le regioni che impongono nuove strette di orari nelle città a partire dal 22 ottobre
Il Covid avanza e alcune regioni fanno muro con il coprifuoco. Ultimo al momento il Lazio che, dopo la controversa decisione di chiudere Lombardia, Campania, Piemonte, Basilicata firma infatti un’ordinanza che impone il coprifuoco dalle 24 alle 5 a partire da venerdì 23.
Ma vediamo ne dettaglio regione per regione.
Cosa accade in Lombardia
Da giovedì 22 ottobre la Lombardia chiude i locali e impone il coprifuoco dalle 23 alle 5 del mattino successivo. L’ordinanza firmata dal governatore Fontana e dal ministro Speranza, inviata poi all’Anci e ai sindaci dei 12 capoluoghi di provincia, prevede che ci si potrà spostare solo per “comprovate esigenze lavorative”, situazioni di necessità, e motivi di salute con un’autodichiarazione.
Queste ulteriori misure restrittive, in vigore fino al 13 novembre, vanno a limitare la libertà di circolazione, oltre a introdurre ulteriori limiti anche alle attività dei locali. L’ordinanza stabilisce che vi è un obbligo per i gestori delle attività economico-sociali di organizzarsi in modo da garantire il rispetto delle regole da parte del pubblico, dei clienti e degli utenti.
Il Coprifuoco in Lombardia
Seguendo il Dpcm l’ordinanza lombarda stabilisce che, per quanto riguarda le attività bar, pub o ristoranti, gelaterie, pasticcerie, o pizzerie, oppure chioschi o bar mobili, “sono consentite dalle ore 5 sino alle ore 24 con consumo al tavolo, e con un massimo di sei persone per tavolo, e sino alle ore 18 in assenza di consumo al tavolo”.
Il provvedimento regionale inoltre sottolinea che, “con la chiusura dei pubblici esercizi all’ora stabilita deve cessare ogni somministrazione agli avventori presenti ed effettuarsi lo sgombero del locale”. Ogni locale potrà effettuare consegna a domicilio tramite delivery e fino alle ore 23 la ristorazione con asporto o con modalità drive-through, sempre secondo il divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze del locale.
Come già previsto dal Dpcm già in vigore, i locali devono affiggere sulla porta d’ingresso un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente all’interno. Le regole di accesso adottate devono rispettare le caratteristiche del locale, in modo da evitare assembramenti e assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti.
Consumazione di alcolici in Lombardia
In Lombardia inoltre, dalle ore 18 alle 5 è vietata la consumazione di bevande nelle “aree aperte al pubblico”, mentre è sempre vietato il consumo di bevande alcoliche nelle aree pubbliche, come parchi o giardini.
Fanno eccezione i soli bar e punti di ristoro presso le stazioni di servizio delle autostrade e tangenziali che possono restare aperti.
Nell’ordinanza si legge inoltre che: “Dopo le 18 la vendita di alcolici è consentita in supermercati ed enoteche che non fanno però somministrazione. Vietata invece la vendita per asporto di qualsiasi bevanda alcolica da parte di tutte le tipologie di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande dalle ore 18 alle ore 5”.
Coprifuoco in Campania
In Campania il coprifuoco alle 22 scatterà per il giorno di Halloween e nei weekend, rinnovando, di fatto, quanto stabilito nelle settimane passate quando il governatore De Luca aveva imposto il divieto di consumo di bevande alcoliche sul suolo pubblico dalle 22 alle 6 e la chiusura anticipata di i locali che non consentono di garantire il servizio al tavolo.
Dal 22 ottobre le attività di ristorazione in Campania devono chiudere dalle ore 23 alle ore 5 del giorno successivo, nei giorni dalla domenica al giovedì. Mentre, i bar e i punti di ristoro presso le stazioni di servizio delle autostrade e tangenziali sono esonerati dalla chiusura coatta.
Niente asporto dalle ore 21, a meno che non si svolgano attività con consegna all’utenza in auto ma solo con un sistema di prenotazione online. Concessa la consegna a domicilio senza limiti di orario.
Cosa succede in Basilicata
Stop alla libertà di spostamenti anche in Basilicata. Qui, come le maggiori regioni colpite dal Covid, bar e ristoranti dovranno abbassare le saracinesche dalle 24 alle 5, mentre dalle 18 in poi si potrà consumare solo al tavolo.
Cosa succede in Piemonte
Il Piemonte chiude nel fine settimana i centri commerciali non alimentari su tutto il territorio.
Mentre conferma il provvedimento del 18 ottobre in cui è prevista la chiusura notturna, dalla mezzanotte alle 5, di tutte le attività commerciali al dettaglio (ad eccezione delle farmacie) e il divieto di vendita di alcolici dopo le ore 21 in tutte le attività commerciali (anche attraverso apparecchi automatici), escluso il servizio di consumazione al tavolo negli esercizi di ristorazione.
Cosa succede in Puglia
Il sindaco di Bari Antonio Decaro, che è anche presidente di Anci, l’Associazione nazionale comuni italiani ha firmato un’ordinanza di chiusura di alcune aree della città a rischio assembramenti.
Tre le zone “rosse” sotto la lente, il centro storico, il quartiere Poggiofranco, il rione Madonnella. In queste aree non si può sostare dalle ore 21, invece sarà consentito transitare per tornare a casa o raggiungere i locali dove si può consumare soltanto seduti al tavolo.
Coprifuoco in Lazio
Il Lazio si allinea alla stretta già anticipata dalle altre regioni con provvedimento firmato dal governato Zingaretti che di fatto impone il divieto di spostamento dei cittadini e la chiusura dei locali.
Da venerdì 23 ottobre che si potrà uscire soltanto per motivi di lavoro, salute o di urgenza con “comprovate esigenze” giustificate con un’autocertificazione.