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Cosa sono i new make spirit

All’interno del mondo dei distillati esiste una nicchia: è quella dei new make spirit (che negli Stati Uniti sono anche chiamati white dog oppure moonshine). Qui i dettagli sulle caratteristiche.

New make spirit, cosa sono

Le fonti tendono a utilizzare il termine new make spirit in due modi diversi. Nell’accezione tecnica ci si riferisce a uno dei passaggi della produzione. Cioè allo spirito appena uscito dall’alambicco: dunque trasparente e con un’alta gradazione alcolica. In molti casi, per esempio con i whisky e i whiskey, questo liquido deve obbligatoriamente affrontare un periodo di affinamento in botte prima di arrivare sul mercato.

Esistono eccezioni, ed è in questo caso che emerge il secondo significato: un distillato che dovrebbe fare legno, ma che invece viene immesso sul mercato così com’è. Talvolta dopo una diluizione, altrimenti senza aggiunta di acqua. Dipende se la legge prescrive una riduzione della gradazione alcolica prima della vendita al pubblico, oppure se non indica limiti.

Un new make spirit non è un whisky

Riassumendo: un new make spirit è quello che viene imbottigliato prima dell’obbligatorio affinamento in botte. Se quest’ultimo non è previsto, per esempio nel caso della vodka, non possiamo parlare di new make spirit.

In molti casi, l’affinamento determina per legge il nome. Un whisky scozzese deve invecchiare in legno per almeno tre anni, altrimenti non può essere venduto come whisky. Idem per il whisky irlandese. Lo Straight bourbon, per essere chiamato così, deve affinare almeno due anni. In tutti questi casi, l’imbottigliamento precoce porta all’uso del nome di white dog, o moonshine.

Secondo alcune fonti è possibile avere un new make spirit anche dopo un passaggio in legno, che però termini prima degli anni imposti per disciplinare.

Che senso hanno

Capita che una distilleria di recente fondazione imbottigli spiriti prima dell’affinamento obbligatorio. Spesso lo fa per venire incontro a ragioni finanziarie. Occorrono infatti anni prima di poter rientrare dell’investimento iniziale e i conti di un’azienda possono avvantaggiarsi dalle vendite di un prodotto “bianco”, in attesa di poter mettere sul mercato quello invecchiato.

In altri casi la produzione può essere un invito a coloro che amano una determinata distilleria, magari di lungo corso. Il new make spirit consente infatti di apprezzare le materie prime e i metodi di produzione. I processi di fermentazione, la forma degli alambicchi, le serpentine di condensazione e tanto altro. Ogni distilleria ha una propria firma, che in parte viene uniformata dall’affinamento (in linea di massima diffuso senza troppe differenze tra diversi produttori). Può essere interessante accostare il new make di una distilleria con la sua versione affinata, per approfondire la conoscenza di un mondo.

Infine, alcuni utilizzano questi distillati per espandere il proprio mercato ad ambiti nuovi. Per esempio, ci sono produttori di whisky scozzese che propongono esplicitamente il proprio spirito “bianco” come alternativa a gin e vodka: nei cocktail ma anche da solo e on the rocks.