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Gli spirits di Distilleria 472 celebrano la biodiversità Colombiana

Il sole è alto sulla Finca El Paraíso, mentre nell’aria si diffondono i sentori tostati di mais delle arepas de huevo che cuociono sulla piastra. A circa un’ora e mezza di auto da Bogotà, nell’ordinato altipiano di Guasca -dipartimento di Cundinamarca – si trova la distilleria di Luisa Rode, terza generazione di distillatori, che attende i suoi ospiti con un cocktail rinfrescante, pronta a raccontare la sua storia.

Distilleria 472 di Luisa Rode celebra la biodiversità colombiana

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L’alambicco Müller della Distilleria 472

Tutto è iniziato con Walter Rode-Buchard, tedesco cresciuto con l’esempio del padre che, a Berlino, distillava artigianalmente frutta e patate all’interno della propria fattoria. Dopo aver vissuto in Venezuela, nel 2012 ha scelto di spostarsi in Colombia e aprire, con la figlia Luisa, la Distilleria 472. L’obiettivo è stato chiaro fin da subito: celebrare la biodiversità del Paese attraverso la ricchezza di frutti che crescono nei suoi habitat. Come uchuva (alchechengi) e feijoa della regione andina, oppure ananas e mango delle aree tropicali.

Partendo da queste materie prime così ricche di sfumature aromatiche, unite all’acqua purissima delle Ande colombiane, la distilleria produce eau de vie di alta qualità con un alambicco Müller costruito su misura nella Foresta Nera tedesca da una famiglia di artigiani specializzati. Ogni prodotto esalta al massimo il gusto delle materie prime locali, come il gin caratterizzato da note di ginepro, guasca (galinsoga), yacón, pepe del Putumayo e altre botaniche. Tra le creazioni più recenti, ci sono anche una aguardiente di canna da zucchero e un liquore all’arancia che conserva tutte le sfumature agrumate del frutto.

L’ostacolo governativo nella produzione dei distillati

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La collezione di distillati di Territorio

Inizialmente, all’azienda dei Rode era consentito esclusivamente esportare i propri prodotti in Germania, Danimarca e Stati Uniti a causa del monopolio colombiano sulla produzione di distillati, risalente all’epoca coloniale. Fino a poco tempo fa, nel Paese la produzione e commercializzazione di bevande alcoliche è stata controllata dai governi dei singoli dipartimenti, che avevano l’esclusiva sulla distribuzione degli spirits nei propri territori di competenza.

Questo sistema ha ostacolato per decenni la nascita di distillerie artigianali e la valorizzazione di distillati ancestrali tuttavia, una sentenza della Corte Costituzionale del 2016, ha modificato questo scenario, obbligando le amministrazioni locali a creare un quadro normativo che permettesse ai produttori indipendenti di operare legalmente. Grazie a un bando della Segreteria delle Finanze di Cundinamarca, i dipartimenti hanno avuto quattro anni per adeguarsi e, quando nel 2020 il termine è scaduto, solo otto aziende hanno ottenuto l’autorizzazione a produrre e vendere alcolici. La Distilleria di 472 è una di queste e oggi può finalmente proporre i suoi distillati anche in Colombia.

La Colombia nel bicchiere

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Territorio è la linea di distillati prodotta da Laura Hernandez Espinosa e 472

Un altro elemento chiave della produzione è l’uso di ingredienti provenienti da piccole cooperative agricole e produttori locali, specialmente per la canna da zucchero, che può essere distillata legalmente solo se coltivata in modo artigianale e non industriale. Tra i progetti più innovativi della distilleria, la linea Territorio è nata dalla collaborazione con Laura Hernández Espinosa, sommelier e founder di La Sala de Laura, e l’Universidad de los Andes per valorizzare ingredienti dimenticati e creare distillati inediti. L’obiettivo è catturare all’interno della bottiglia territori come il Páramo, il Piedemonte e il deserto, trasformando i paesaggi e la biodiversità della Colombia in esperienze sensoriali da godersi un sorso alla volta.

Gli spirits di Distilleria 472

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Páramo, uno dei distillati della linea Territorio

Páramo, per esempio, è ispirato agli ecosistemi montani che si sviluppano a oltre 4mila metri sopra il livello del mare, fondamentali per la formazione dei fiumi e delle lagune, dove crescono le frailejones, piante che assorbono e rilasciano l’acqua, garantendo l’approvvigionamento idrico di intere regioni. Il distillato incorpora due piante endemiche di questo ecosistema, alloro e rosmarino, che hanno poco a che fare con le loro omonime mediterranee.

Desierto è realizzato con la stessa varietà di fico d’India che si trova anche in Sicilia, distillato senza la buccia per evitare note vegetali indesiderate, mentre Montaña ha note floreali e fruttate, grazie a diverse varietà di passiflora. Piedemonte è forse il distillato che più rappresenta la Colombia, capace di unire cultura, storia e biodiversità. Rappresenta le zone di transizione tra le Ande e la foresta amazzonica e contiene foglie di coca e cascarilla di cacao, proveniente da La Macarena, una regione un tempo segnata dal conflitto e ora in rinascita.

Oggi la distilleria Luisa Rode è una delle poche realtà indipendenti in Colombia a produrre distillati di alta qualità, rispettando il territorio e le comunità locali. La sua sfida è continuare a crescere senza cedere ai compromessi del mercato, valorizzando i sapori autentici del Paese per farli conoscere al pubblico attraverso la mixology, grazie alla stretta collaborazione con La Sala de Laura.

Tratto dal magazine cartaceo di Coqtail – for fine drinkers. Ordinalo qui

Immagini courtesy Distilleria 472 e La Sala de Laura