La visita alla distilleria Appleton Estate è un percorso esperienziale che parte dalle origini della lavorazione della canna da zucchero, fino ad arrivare alle espressioni più contemporanee del rum che ha fatto la storia della Giamaica.
Tra le colline della Cockpit County
Lo spirito dell’eccellenza della Giamaica è racchiuso in ogni sorso di rum e nella sinfonia di gusto che si amplifica nel bicchiere. Il distillato di canna da zucchero giamaicano è infatti unico e diverso da tutti gli altri, proprio come l’isola in cui nasce, tesoro verde ricco di acqua e natura incontaminata.
Nel cuore della Nassau Valley si trova la piantagione di Appleton Estate, la più antica di tutta l’isola, dove la produzione di rum risale al 1749. Area rigogliosa, è perfetta per la crescita di questa pianta, grazie al clima caratterizzato da giornate calde e piogge tropicali che ogni giorno rinfrescano il terreno, mantenendolo alla corretta umidità. La stessa che i soldati inglesi respiravano nelle cabine degli aerei militari dette “cockpit”, da cui arriva il nome di Cockpit County, con cui ancora oggi è conosciuta questa zona.
Tutto intorno, le colline calcaree e la sorgente del fiume Black River, fonte di approvvigionamento di acqua potabile per gli oltre 4000 ettari di piantagioni di canna da zucchero della proprietà.
L’ingresso in distilleria
Il viaggio per raggiungere la distilleria Appleton Estate, dove si produce solamente rum premium invecchiato in botti di rovere americano ex-bourbon, inizia attraverso la rigogliosa vegetazione del comune di St. Elisabeth.
Un ampio ingresso, lo stesso impresso sul collo delle bottiglie dei rum di casa Appleton, accoglie i visitatori, invitati a rilassarsi prima della visita. Il Black River Lounge consente infatti di degustare un drink a base rum accomodandosi al bancone o sui comodi divanetti bianchi.
La scelta è tra lo Stormy Valley, realizzato con Appleton Estate Signature Blend, ginger beer e Angostura, Joy’s Cocktail con Appleton Estate 8 Years Old Reserve, Cinzano Vermouth e Angostura oppure Re-Fashioned con Appleton Estate 12 Years Old Rare Casks e Angostura.
L’importanza della canna da zucchero
Dopo la visione di un video che racconta la storia della master blender Joy Spence, si accede all’area esterna, dove si respira la storia ultracentenaria del rum e della preziosa canna da zucchero, arrivata in Giamaica nel 1439 grazie ai viaggi di Colombo.
I coloni spagnoli nel 1500 la pressavano e ne bollivano il succo per ottenere una sorta di “sciroppo”, oppure lasciavano evaporare il composto sotto al sole per estrarre i cristalli di zucchero. Ma è con la dominazione inglese, dopo la conquista dell’isola nel 1655, che nacque un sistema strutturato di piantagioni per soddisfare l’incessante richiesta di zucchero da parte dell’Europa.
In qualità di distilleria più antica e ancora attiva della Giamaica, nel corso degli anni Appleton Estate ha utilizzato diversi strumenti per estrarre il succo della canna da zucchero. Come i mulini ad acqua e quelli trainati dal bestiame, con buoi che si muovevano in cerchio per azionare rulli la cui pressione estraeva il liquido.
Oggi, l’asino Paz muove un mulino per canna da zucchero Chattanooga, prodotto a partire dal 1897, in grado di produrre da 130 a 170 litri di succo di canna da zucchero all’ora. Questa tecnica era in grado di ottenere dal 65 al 70% del succo di canna, mentre l’estrazione meccanica moderna permette di raggiungere il 98%.
Dalla canna da zucchero alla melassa
Durante la visita alla distilleria Appleton Estate è possibile toccare con mano e assaggiare la polpa della canna da zucchero. Il fusto, simile per aspetto a quello del bambù, è composto fino al 15% di fibre, un altro 15% di zucchero e per il 75% d’acqua. Nella tenuta di Nassau Valley si trovano 10 diverse specie di canna da zucchero, diverse in colore e dimensioni, impiegate per donare le complesse sfumature aromatiche al rum Appleton.
A seguito della raccolta, la canna viene pressata per estrarre il succo, successivamente scaldato per estrarre lo zucchero e produrre la melassa, alla base della fermentazione. La bagassa, residuo dell’estrazione, viene invece impiegata come combustibile, in un ciclo che privilegia l’approccio zero-waste.
Durante la visita, la melassa si può assaggiare all’interno di un grande calderone, prima di accedere al cuore dell’area produttiva: la distilleria Appleton Estate.
L’area di produzione della distilleria Appleton Estate
Entrando nella distilleria, si scopre il ruolo fondamentale dei lieviti altamente selezionati che restano a contatto con la melassa per 36 ore. La distillazione avviene sia in modo discontinuo in pot still di rame, in grado di donare il caratteristico sentore agrumato di Appleton, sia in alambicco continuo di acciaio, da cui si sprigionano aromi di frutta tropicale.
I preziosi tubi che permettono il circolo dell’acqua e portano il rum all’esterno degli alambicchi sono codificati per colore: blu per l’acqua fredda, nero per lo scarto e rosso per il prezioso distillato di canna da zucchero. Da qui, ogni anno, passano in media 10 milioni di litri di rum Appleton Estate.
L’invecchiamento
Per permettere al rum di acquisire il suo caratteristico colore ambrato, i distillati provenienti dagli alambicchi di Appleton Estate vengono lasciati ad affinare all’interno di botti ex-bourbon da 152 litri che donano sentori di vaniglia e un gusto più rotondo. Nell’area dove riposano, è possibile osservare gli effetti del clima caraibico sul prezioso liquido.
L’angels’ share, ovvero la quantità di rum che evapora ogni anno a causa delle condizioni climatiche, in Giamaica è del 6% ovvero tre volte superiore a quella che si registra in climi più freschi. Questo significa anche che il rum Appleton Estate, per esempio, invecchia molto più velocemente dei whisky scozzesi, portando un risultato unico in bottiglia.
Questa rapidità di evaporazione deve essere tenuta sotto controllo ricolmando le botti della stessa annata ogni 36 mesi. In totale Appleton Estate ne ha a disposizione 250mila custodite tra St. Elizabeth, Negril e altre warehouse sparse per il territorio giamaicano.
È solo dopo l’affinamento che Joy Spence crea i blend che andranno a colmare le bottiglie di Appleton Estate, selezionando e combinando i prodotti di diverse annate che sull’etichetta riportano il minino di anni di invecchiamento.
La degustazione delle referenze di Appleton Estate
Dopo aver camminato tra le botti a riposo, i visitatori accedono alle sale di degustazione, dove è possibile assaggiare l’intera gamma di Appleton Estate, compresa l’etichetta Signature, non presente nel mercato italiano. Si tratta della linea di base, ideale per la miscelazione, blend di rum con un invecchiamento di almeno 4 anni. Estremamente fruttata, ha sentori di albicocca, pesca e melassa.
Si passa poi all’Appleton Estate 8 Year Old Reserve, blend creato in occasione del 250 anniversario della distilleria con rum affinati per un minimo di 8 anni. Un’espressione versatile e morbida al palato da cui emergono il delicato aroma di melassa e note legnose.
Appleton Estate 12 Year Old Rare Casks è rotondo ed elegante e contiene un blend di distillati di canna da zucchero invecchiati almeno 12 anni. Al naso emergono note di cacao e melassa, mentre il sorso è ricco di sentori agrumati, vaniglia e caffè.
La degustazione continua con Appleton Estate 15 Year Old Black River Casks, realizzata con rum affinati per un minimo di 15 anni. Il corpo ricco rivela aromi di mandorla tostata, nocciola e la tipica scorza di arancia. Il palato viene conquistato dalla ricchezza della vaniglia e del caffè, insieme a sentori di melassa.
Infine, Appleton Estate 21 Year Old delizia il sorso con un bouquet ricco di agrumi, spezie e note legnose. Nel bicchiere si combinano scorze d’arancia, vaniglia, noce moscata, caffè e cacao, per un risultato pregiato da sorseggiare liscio. Le reference sono disponibili sull’e-commerce di Appleton Estate.
A pranzo con Appleton Estate
Conclude la visita alla distilleria un pranzo con le ricette tipiche giamaicane. Come il Jerk, condimento che viene infuso nel rum di Appleton Estate e servito con pollo o maiale, accompagnato da riso, fagioli rossi e insalata di patate. Si termina in dolcezza con bread pudding, rum cake e torta di carote, tutti e tre infusi con il premium rum prodotto nella distilleria più antica di tutta la Giamaica.