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La Punta e il documentario sul Messico: dal web al cinema

«Questo è un documentario punk, l’abbiamo realizzato in freestyle»: parola di Cristian Bugiada e Roberto Artusio. Stanno parlando di Los Dos Italianos Perdidos en México, progetto un po’ folle nato dalla loro passione per i distillati messicani. Quando tutto è iniziato, l’idea era di celebrare un decennio di viaggi e ricerche attraverso una docuserie da pubblicare sul profilo YouTube di La Punta.

L’episodio numero 1 ha debuttato a metà maggio 2024 ed è diventato il primo tassello di un lavoro più ambizioso: un lungometraggio da proiettare nelle sale cinematografiche. Con un po’ di fortuna, «l’intenzione è di mandarlo ai festival».

Dalla passione per l’agave a un cocktail bar

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Riassunto delle puntate precedenti. Torniamo indietro di dieci anni, quando Cristian Bugiada e Roberto Artusio hanno una cosa in comune: il debole per i distillati del Messico in un periodo storico in cui questi spiriti occupano una nicchia piccolissima, in Italia. Nasce così La Punta Expendio de Agave, un progetto di ricerca per esplorare la produzione messicana. Non solo tequila e mezcal, ma anche raicilla, sotol, bacanora, rum, whisky di mais. L’intero spettro, insomma. Significa pagarsi il viaggio e restare al di là dell’oceano quanto più tempo possibile: esplorando, conoscendo, assaggiando.

Nel 2014 molto di quel che incontravano era una novità: in Italia «si conosceva a malapena il tequila mentre noi ci siamo innamorati di tutto il mondo degli spiriti messicani, come ci siamo innamorati della terra, della cultura, del cibo, della spiritualità, dell’arte e del territorio». Presto il progetto La Punta diventa un cocktail bar romano, dedicato ai distillati e ai prodotti del Messico: «Un ponte di collegamento» fra le due nazioni. Un luogo dove ospitare produttori locali («Per noi sono amici») e dove presentare a clienti e colleghi il risultato delle ricerche.

Il documentario Los Dos Italianos Perdidos en México

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Finisce che «la gente inizia a chiederci: raccontaci l’ultimo viaggio, raccontaci questo, raccontaci quest’altro». Così ecco la nuova sfida: realizzare un documentario video.

Passare dalle intenzioni ai fatti implica aggiungere un tassello. Attraverso tutta una serie di coincidenze, Cristian Bugiada e Roberto Artusio entrano in contatto con Filippo Gasperini e Mike Pagliarulo, che hanno le competenze tecniche necessarie a girare un film: Filippo è filmmaker, Mike sarà coproduttore del documentario insieme a Bugiada e Artusio. Inoltre Gasperini e Pagliarulo condividono la passione per i viaggi avventurosi, quelli in cui pianifichi il minimo indispensabile e ti abbandoni alla suggestione del momento. La collaborazione viene di conseguenza, con facilità. Inizia così un nuovo tour in Messico, questa volta con lo scopo di realizzare lavoro «indipendente, zero sponsor, completamente autoprodotto. Abbiamo voluto farlo in maniera freestyle, senza una programmazione».

Alcune tappe le avevano in testa, perché si trattava di tornare a trovare i «produttori amici». Ma c’è stato ovviamente spazio per l’esplorazione improvvisata. Ad esempio «nello stato di Michoacán siamo andati a scovare una distilleria vecchia di 200 anni in cima a una montagna, dopo quasi 4 ore di guida fuoristrada, proprio per far vivere al 100% anche a Filippo quello che abbiamo vissuto noi negli anni precedenti, così che riuscisse a cogliere il messaggio che volevamo comunicare, cioè proprio la ricerca, anche inesplorati».

Dal web alla sala cinematografica con Los Dos Italianos Perdidos en México

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Il viaggio ha coperto 12mila chilometri di strada e prodotto un sacco di girato. Materiale che poi è stato montato in forma di docuserie: «Non un video dove tecnicamente si vede la produzione del mezcal e basta, bensì un racconto di tutto il contorno, tutta la passione». E qui entra in scena un nuovo personaggio: Ivan Frenguelli, che gestisce il cinema PostModernissimo di Perugia. «Ci ha contattato e ci ha detto che gli sarebbe piaciuto proiettare il documentario». Ma la versione lunga, quella che Bugiada e Artusio vorrebbero mandare ai festival, non è ancora conclusa: «La stiamo terminando, ma non sarà pronta prima del 2025».

Ivan ha l’idea vincente: «Programmare degli episodi inediti e abbinarli a una degustazione in sala, così riusciamo a trasportare completamente il pubblico in Messico». Detto fatto, il 5 dicembre, il PostModernissimo diventa un nuovo ponte verso i distillati di agave con Los Dos Italianos Perdidos en México. In programma «tre episodi già visti su YouTube, però montati in maniera differente, più due episodi inediti».

Bugiada e Artusio rivelano che «ci sono già altri cinema interessati a fare la proiezione con degustazione: sia su Roma che su altre città, ad esempio Milano e Genova. Un po’ come è stata un’avventura scoprire il Messico, adesso sarà un’avventura scoprire questo mondo per noi completamente nuovo». Avventura che parte con orgoglio: «Se non mi sbaglio siamo il primo bar che riesce a fare una cosa del genere, ad andare su grande schermo con un prodotto autofinanziato».

Immagini courtesy La Punta Expendio de Agave, credits Eros Pacini – Agenzia Unfollow adv