Quinto locale di The Maybe Group aperto in partnership con the Public Hospitality Group, El Primo Sanchez porta i colori e i sapori del Messico più autentico a Paddington. Inaugurato il 22 febbraio, è già una tappa obbligatoria per chi passa da Oxford Street a Sidney.
Le vibes messicane di El Primo Sanchez
P. Sanchez è quel cugino un po’ sfuggente, ma sempre cordiale e solare, che non dice mai di no a un drink a base di ottimo tequila. A lui è ispirato il nome di El Primo Sanchez, nuovo locale della famiglia di The Maybe Group, da poco inaugurato a Sidney.
Il mexican bar prende il posto di The Rose, pub acquistato nel 2012 da The Public Hospitality Group, che ha deciso di allearsi con Stefano Catino (imprenditore e mixologist italiano) e soci, per il lancio di un nuovo format dalle vibes messicane.
L’atmosfera è quella di un pub anni ’40, con una palette colori vibrante che spazia dall’arancione al blu royal. Progettato dall’architetto Tom Plater, insieme alla firma di design Studo Gram, il locale è costellato di piastrelle, illuminate da led colorati per cambiare aspetto durante la giornata.
Gli ospiti si possono accomodare ai tavoli alti con vista sul grande bancone oppure a quelli da due posti, decisamente più intimi. C’è anche una stanza dedicata al karaoke proprio dietro al booth del DJ, dove un pulsante con la scritta “press for tequila” avvisa lo staff quando gli ospiti sono assetati.
I cocktail di El Primo Sanchez
La drink list, sviluppata da Martin Hudak, creative director di The Maybe Group, insieme a Stefano Catino e al bar manager Eduardo Conde, ha come punto forte il servizio degli highball.
In Messico, nelle giornate più calde, questi drink beverini riescono a dare sollievo a tutti i palati, grazie alle note erbacee dei distillati di agave e alle bollicine dei sodati. Il menu ne conta cinque diversi, a cominciare dal Sanchez Paloma, twist sul cocktail a base tequila e pompelmo rosa, a cui viene aggiunto il sentore agrumato del mandarino.
Spazio anche al Charro Negro AKA Batanga, drink leggendario de La Capilla arricchito da sentori affumicati di mezcal e una “smoked” cola. Polanco unisce al tequila uno scotch invecchiato 10 anni con una spiccata nota iodata, mentre il T’NT altro non è che un Tequila and Tonic, tagliato con mezcal e arricchito dalla nota speziata dello jalapeño e dal tocco acido del lime.
I Sanchez Favourites
Tutti i drink di El Primo Sanchez sono serviti in bicchiere o nel “jarrito”, una tradizionale caraffa in argilla che permette di condividere più sorsi. Compresi quelli della sezione “Sanchez Favourites” tra cui spicca il Primo Margarita, con il suo bicchiere realizzato ad hoc, dalla base colorata di blu e la scritta “property of P. Sanchez”.
Il Gimlet El Maiz oltre a essere buono è anche sostenibile, poiché impiega un cordiale realizzato con gli scarti della preparazione delle tortilla, unito a mezcal e vermouth bianco. Chi ama i cocktail al caffè dovrà assaggiare il Tropical Coffee Margarita, con tequila, liquore al caffè e rum di Oaxaca uniti a mango, agave e lime.
La selezione di distillati di agave
“La nostra intenzione non è quella di avere la bottigliera di tequila e mezcal più grande d’Australia. Puntiamo piuttosto a celebrare e apprezzare la versatilità di questi spirits”, racconta Martin Hudak. “Nella sezione Los Clásicos, per esempio, abbiamo sostituito i distillati tradizionali con quelli d’agave, per mostrare le loro potenzialità in miscelazione. Come il tequila blanco al posto della vodka nell’Espresso Martini e del gin nel Negroni, oppure l’añejo nell’Old Fashioned”.
Chi vuole godersi una bevuta liscia, potrà sceglierla dalla lista di premium agave spirits con alcune limited edition, oppure optare per birre messicane in lattina e bottiglia.
Il food pairing di El Primo Sanchez
Il menu di El Primo Sanchez è stato sviluppato dallo chef Alejandro Huerta rispettando i sapori tradizionali del Messico.
La scelta è tra i tacos De Pastor realizzati con pancia di maiale marinata in achiote e farcita con salsa verde, cipolla e coriandolo, i ceviche con tepache ed emulsione di chili, oppure i chorizo con papas, accompagnati da patatas bravas, nduja e crème freiche.
Come in ogni mexican bar che si rispetti, non può mancare la guacamole realizzata con pomodori verdi fermentati, avocado e olio al chili home-made ricavato dalla Molde de Olla.
Un autentico mexican bar
“L’autenticità è tutto per noi, ecco perché nella scelta degli arredi e nel menu siamo rimasti fedeli alla tradizione, aggiungendo un twist contemporaneo”, conclude Stefano Catino, co-owner di El Primo Sanchez. “Il locale è un omaggio alla cultura messicana e a quei bar colorati che si trovano viaggiando in lungo e in largo per il Centro America”.
Aperto inizialmente quattro giorni alla settimana, a partire dalle 16:30, l’indirizzo in Oxford Street accetta unicamente walk-in. Se siete fortunati, potrete scorgere tra i tavoli il “cugino Sanchez” e farvi consigliare i migliori abbinamenti, rigorosamente in stile messicano.
Immagini courtesy The Maybe Group, credits Steven Woodburn