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Fluffy Paloma, il cocktail spumoso di tendenza

Talvolta è difficile ricostruire come nasce un trend: il Fluffy Paloma conferma la regola. Ciononostante questo cocktail sta spopolando e pare essere richiesto un po’ in tutto il mondo. Di cosa si tratta esattamente? E come si ottiene la schiuma che rende questo drink, appunto, fluffy?

Che cos’è il Fluffy Paloma

Il Fluffy Paloma altro non è che un Paloma con il succo di pompelmo spumoso. Ciò implica una modifica rispetto alla ricetta certificata dall’IBA. Gli ingredienti restano i medesimi: 50 millilitri di tequila (100% agave), 100 millilitri di soda al pompelmo rosa, 5 millilitri di succo di lime e un pizzico di sale.

La versione tradizionale prevede di utilizzare un bicchiere highball, versare tequila e succo di lime, poi aggiungere sale e ghiaccio a cubetti, infine riempire con la soda e mescolare delicatamente.

Per ottenere un Fluffy Paloma occorre sostituire la soda con succo di pompelmo appena spremuto e lavorarlo in modo da renderlo spumoso. Infatti, un cocktail è “fluffy” quando c’è della schiuma che ne altera la texture.

Come si ottiene la schiuma

Per ottenere la spuma occorre introdurre aria nel succo. Si può fare con spremiagrumi professionali che contemplino il mescolamento ad alta velocità. Ma vanno bene anche più economici frullatori (a immersione o meno) oppure i montalatte.

C’è chi preferisce dare un’unica frullata e chi invece opta per suddividerla in quattro o cinque rate, intervallate da un paio di secondi di quiete. Chi ha ragione non si sa, il dibattito è aperto.

In entrambi i casi è importante tenere conto che il succo resta della giusta consistenza per un periodo molto limitato di tempo. In una manciata di minuti già si sgonfia. Dunque, bisogna lavorare in fretta e senza potersi preparare in anticipo. Ed è meglio evitare emulsionanti: ottengono una maggiore stabilità della schiuma, ma la rendono anche più compatta, facendo perdere la freschezza e la leggerezza date dall’aria.

Infine, niente shaker: agitare il succo fluffy significa ucciderlo prima ancora di averlo versato nel bicchiere. Un’avvertenza valida per quello al pompelmo, ma anche per ogni altro succo: di limone, d’arancia, eccetera.

Perché montare un succo di frutta

Aggiungere aria a un succo ottiene due risultati. Quello più evidente riguarda appunto la consistenza spumosa e fresca. Gli addetti ai lavori sottolineano però una conseguenza che rischia di passare in secondo piano: il gusto e l’aroma di un succo si esprimono in maniera diversa dopo che sono stati montati. In poche parole tendono a emergere con maggiore forza.

Come siamo arrivati al trend del Fluffy Paloma

Dicevamo che è difficile ricostruire come nasce una tendenza, ma nel caso del Fluffy Paloma c’è una data che potrebbe avere giocato in ruolo essenziale. Il momento preciso non è noto: parliamo del 2018, probabilmente la seconda metà dell’anno.

In questi mesi gli occhi della mixology sono puntati sul Dante, celebrato bar di New York. Qui Naren Young propone ai clienti una versione del Garibaldi con succo d’arancia spumoso. L’idea piace, se ne intuiscono le potenzialità e così molti altri locali iniziano a sperimentare con i succhi di frutta fluffy. Una cosa tira l’altra e, probabilmente, da quel seme iniziale siamo giunti al trend del Fluffy Paloma.

Foto del Fluffy Paloma di Alain Achkar al Camparino di Milano, crediti Julie Couder e Coqtail, riproduzione vietata