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Fura, il futuro sostenibile va in scena a Singapore

A Singapore c’è un locale d’avanguardia che brilla tra le insegne di Amoy Street. Al secondo piano di una delle tante palazzine si trova Fura, uno spazio raffinato dove cucina e bar si fondono rispettosi del futuro del pianeta, stimolando riflessioni profonde sulla responsabilità individuale e collettiva verso ambiente e persone.

Futuro sostenibile e scelte consapevoli, il progetto di Fura

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Peas in Threes, piatto di Christina Rasmussen

A condividere questi concetti sono la chef Christina Rasmussen e la bartender Sasha Wijidessa, coppia nella vita e sul lavoro, che hanno iniziato questa avventura dopo la popolarità raggiunta insieme con il pop-up bar Mallow che era basato su ricette vegetariane e prodotti coltivati e raccolti localmente. Poi il grande passo verso Fura. Qui, in pochi mesi, Christina e Sasha hanno ridisegnato il modo di mangiare e bere con la consapevolezza che tutto, prima di raggiungere il piatto o il bicchiere, passa attraverso la loro storia personale.

Ruoli definiti e punti di forza

«Sostenibilità non è soltanto una parola, ma gesti concreti che applichiamo nella routine personale nella speranza di ispirare gli altri. Ognuno è ambasciatore di uno stile di vita la cui base deve essere il rispetto. Anche i miei genitori lavoravano insieme e quindi comprendo l’importanza di stimolare chi ho vicino, quanto di essere incoraggiata. Prendiamo me e Sasha. I nostri ruoli sono ben definiti e questo riflette i nostri punti di forza. Sappiamo affrontare le sfide rimanendo creative e motivate, che si tratti di un problema sul lavoro o di risolvere una discussione» spiega Christina.

Anche Sasha ha le idee molto chiare al riguardo. «Abbiamo sempre separato ciò che portavamo a casa da quello che dovevamo lasciare al lavoro. Come in ogni relazione è essenziale che ci siano stima e considerazione, cose che non facciamo mancare neanche al team».

L’attenzione alle materie prime

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Beans, Beans, The musical fruit

A guidare Christina e Sasha c’è anche una profonda sensibilità verso la materia prima. La Rasmussen ha lavorato come forager fino al 2021 presso il Noma 2.0 prima di unirsi a The Ark Collection, gruppo di ristorazione focalizzato sul conscious dining.

«Dopo la laurea al Culinary Institute of America a New York, mi sono trasferita in Danimarca per uno stage su ricerca e raccolta di alimenti selvatici. Questo connettermi completamente con la natura ha segnato la mia carriera e le mie scelte personali. Terminato il programma mi sono unita alla squadra di Michael Larsen», continua Christina.

Per la Wijidessa la storia è diversa. «Tutto è cominciato per caso. Studiavo e lavoravo part time in un bar. Poi ho incontrato Luke Whearty e l’impegno di un anno si è trasformato nella mia carriera». Dall’essere promossa head bartender di Operation Dagger, cocktail bar di Singapore dall’anima sostenibile, Sasha è poi volata a Copenaghen per lavorare da Empirical Spirits.

Fura, una filosofia di vita

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Interni di Fura

L’incontro tra le due e il ritorno insieme a Singapore hanno reso possibile la nascita di Fura con un unico obiettivo: «Fura è il futuro ed è per il nostro futuro. Ci mostra come potrebbe essere il domani se trascuriamo i cambiamenti climatici. La filosofia del menu si basa sull’utilizzo di elementi che in natura abbondano o sono invasivi a causa dello squilibrio dell’ecosistema», prosegue Sasha.

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Immagini credits Son Pham, Finbarr Fallon