Il bartender e co-proprietario de La Dispensa di Lugano educa all’arte della mixology tra grandi classici e drink social
Se si potesse racchiudere in una frase la storia di Gabriele Stillitani sarebbe “Il Maestro e (il) Margarita”. Non ce ne voglia il celebre autore russo Mikhail Bulgakov per aver preso in prestito e stravolto un po’ il titolo della sua più grande opera ma che, proprio con il digital bartender romano, sembra calzare a pennello.
Stillitani, grande appassionato di tequila e mezcal, da anni infatti “insegna” ai suoi clienti a bere bene. Dal bancone de La Dispensa, il locale di Lugano di cui è co-founder, come davanti alla camera del suo smartphone, Stillitani racconta i cocktail e nel contempo educa anche i palati più restii alla miscelazione. Dal vivo quanto dal suo profilo Instagram, Mint Drink.
Da medicina a psicologia… dietro al bancone
Lui, come tanti altri italiani di talento, ha trovato fortuna all’estero portando fuori dai confini il suo estro, il suo umorismo e la sua romana sagacia che lo contraddistinguono a ogni frase.
“Prima di fare il bartender mi ero iscritto a medicina. Capisco che tra la sala operatoria e il bar ci sia una bella differenza, ma alla fine mi occupo pur sempre delle persone! Non le faccio guarire a livello fisico, ma di sicuro le aiuto a tirarsi su di morale. Dopo anni passati dietro banco posso dire infatti di essermi specializzato in psicologia”.
I traguardi
Battuta sempre pronta e standing inappuntabile, Gabriele Stillitani fa la sua gavetta tra Roma e Porto Rotondo. Nel 2013 inaugura a Formentera, insieme a 4 amici, il suo That’s Amore, locale che spopolava sulla Isla a qualsiasi ora del giorno. Carico di successi lascia le coste delle Baleari e un anno più tardi è il bar manager del Tom (The Ordinary Market) di Milano. Nel 2015 si trasferisce in Svizzera per un nuovo progetto ambizioso: puntare alla prossima classifica dei World’s 50 Best Bars.
Dal 2017 a La Dispensa, propone grandi classici dimenticati, oltre che twist audaci e beverini che fanno parlare di sé. “Il cliente va accompagnato alla bevuta, come un bambino alla prima lettura”, spiega Stillitani. “Ma un drink non si beve e basta. Si sorseggia, si assapora e si degusta. Per questo imparare a scoprire tutte le sfaccettature di ogni singolo ingrediente diventa fondamentale per apprezzare un cocktail ben fatto”.
Digital bartender
Ma in che modo i social possono aiutare? “Mai come in questo momento il digitale è stato il ponte per poter comunicare qualcosa. Perfino un drink. Attraverso video e foto ho mantenuto vivo il dialogo tra me e i miei clienti che non hanno mai smesso di seguirmi, di assaggiare con gli occhi le mie creazioni imparando a riprodurle anche a casa”.
Con oltre 50mila follower da Mint Drink, Stillitani spiega l’ABC delle più grandi tendenze della mixology, proposte anche ai tavoli de La Dispensa.
Cosa vuol dire essere un bartender
Catturare prima l’occhio e poi il palato, questo uno dei must di Stillitani. “Non fraintendetemi. Perché essere bartender non significa dimostrare di sapersi muovere in modo teatrale con lo shaker o il jigger. Vuol dire passare al cliente qualche nozione utile alla comprensione del drink che si ritrova tra le mani e che, magari, lo sorprende superando ogni sua aspettativa. Che lo abbia creato io o che lo abbia realizzato seguendo le mie indicazioni. Ma ancora più importante, vuol dire offrire alle persone ciò che cercano e metterle a proprio agio. Nel locale e sui social. Senza mai sottovalutare il loro stato d’animo”.
A ognuno il suo drink
Per Stillitani ogni drink, infatti, ha un suo momento. “Il Margarita è un cocktail da sorseggiare quando si è allegri, quando si vuol far festa, perché anche se non si è mai stati in Messico il tequila porta dritto sulla spiaggia a respirare aria di mare. Adoro anche l’Old Fashioned o il Mint Julep, classici al whiskey che donano sicurezza quando se ne ha bisogno, oppure il Negroni ideale da bere se si è arrabbiati, perché raccoglie l’ira e la trasforma in grinta pura al bicchiere. Guardate uno dei miei video e ve lo dimostrerò”.
Parola di Bulgakov
Chi è curioso di conoscere Gabriele Stillitani e chi non ha avuto modo di scambiare ancora due chiacchiere con lui si faccia un giro sul suo profilo Instagram, Mint Drink. “La lingua può nascondere la verità ma gli occhi mai”, parola di Bulgakov.