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Tre cocktail a base shochu per la Gin-Ger Night del 24 ottobre

Tutte le potenzialità del Ginger Ochiai nei tre cocktail con shochu di Vito Laselva, Head Bartender del Moebius di Milano. Nel locale che prende il nome da un fumettista francese, Jean Giraud, e che è noto per la sua interessante miscelazione, durante la Gin-Ger Night del 24 ottobre si possono degustare i drink a base shochu, il distillato storico giapponese. Non mancate.

Gin-Ger Night, tre cocktail con shochu da provare a Milano

Se il gin negli anni si è mantenuto saldo sul podio come distillato più bevuto al mondo, adesso ha un rivale altrettanto amato, veloce da produrre, flessibile nella lavorazione, versatile da miscelare. Lo shochu, infatti, è un distillato che in Giappone spopola più del sake e che, vista la sua natura ibrida tra i cereali e le numerose botaniche, si rivela una sorta di nuovo gin sbarcato in Occidente.

In particolare, il nuovo imbottigliamento del Ginger della distilleria Ochiai è uno shochu di orzo e zenzero saccarificato con un koji di riso pensato proprio per avvicinare e conquistare gli estimatori di distillati white spirits.

Le analogie con il gin infatti ci sono. “Il Ginger Ochiai è ottenuto da un cereale, l’orzo, e da una botanica, lo zenzero, e pertanto lo si può assimilare al famoso distillato, a sua volta ottenuto da alcol etilico di origine agricola, nuovamente distillato con alcune varietà botaniche, tra cui le bacche di ginepro”, spiega Federico Medici, esperto di shochu e socio di Bere Giapponese che al Moebius di Milano, il 24 ottobre, presenta la nuova etichetta del Ginger della distilleria Ochiai durante la Gin-ger Night.

Le caratteristiche del Ginger di Ochiai e le differenze con il gin

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Ginger Ochiai, credits Bere Giapponese

Ovviamente le differenze con il gin non mancano. “Il gin è ottenuto da cereali o altri prodotti agricoli, distillati e ridistillati fino a trasformare la massa fermentata in alcol etilico pressoché puro. Quindi, incolore, insapore, inodore. Per ottenere il gusto inconfondibile del gin la parte semilavorata viene nuovamente distillata con delle varietà botaniche che gli conferiscono l’aroma e le qualità organolettiche finali. Ovviamente sono presenti le bacche di ginepro ma possono esserci anche i semi, le cortecce, le foglie, le scorze, le radici, i fiori, i frutti interi delle varietà e delle origini le più varie”, prosegue Medici.

Nel caso del Ginger della distilleria Ochiai, i cereali e lo zenzero, quest’ultima è l’unica botanica coinvolta, vengono saccarificati e fermentati insieme. Successivamente, questo mosto viene distillato, ma una volta soltanto. “Il Ginger di Ochiai è uno shochu ottenuto tramite un processo di saccarificazione particolare. Mi riferisco al koji, che è in grado di produrre molto più zucchero, oltre il doppio, rispetto alla maltatura. Questo fa sì che si ottenga un mosto fermentato più alcolico, che richiede una sola distillazione per raggiungere la gradazione stabile minima di 20 gradi alcolici”, continua l’esperto.

Lo shochu come nuova visione alcolica nella mixology

Tutto ciò significa più gusto anche nei cocktail. “Il Ginger di Ochiai è la nuova chiave di lettura sui white spirits, una visione alcolica diversa all’interno di uno stile di miscelazione moderno che fa conoscere un prodotto storico giapponese ai palati occidentali che amano distillati facili come il gin. A livello gustativo, il Ginger di Ochiai si può diluire senza perderne il sapore e mantenendo una gradazione alcolica moderata, come quella del vino”, sostiene Vito Laselva, Head bartender al Moebius di Milano, elegante spazio post industriale che unisce al bistrot e al ristorante un cocktail bar d’avanguardia. Qui, la sera del 24 ottobre, è possibile degustare il Ginger Ochiai in tre cocktail realizzati per la Ging-ger Night, l’evento di presentazione di Bere Giapponese.

Gin-Ger Night: 3 cocktail del Moebius con Ginger Ochiai

I tre drink creati da Vito Laselva, insieme al team di bartender del Moebius, sono stati pensati per tre momenti diversi della serata: dall’aperitivo al pairing con piccoli piatti, fino all’after dinner. Essenziali, fatti di soli tre, massimo quattro ingredienti ciascuno, ogni cocktail valorizza lo shochu e il suo sentore fresco e profumato di ginger.

Cocktail a base shochu: Una Vacanza a Stromboli

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Una vacanza a Stromboli, credits Coqtail Milano

Il primo drink l’abbiamo chiamato Una vacanza a Stromboli perché Moebius, che è lo pseudonimo del fumettista Jean Giraud, era un grande amante dell’Italia e molte delle sue storie raccontano del nostro Paese. Tanto nel nostro locale ricorda questo genio dei comics, nomi dei cocktail compresi. Per creare il nostro primo drink al Ginger Ochiai abbiamo unito un aperitivo corso, un cordiale di pompelmo lacto fermentato e un top di soda”, spiega l’Head Bartender.

La ricetta

Ingredienti

  • 50 ml Ginger Ochiai
  • 20 ml aperitivo corso
  • 30 ml Cordiale pompelmo lacto fermentato
  • Top di soda

Preparazione

In un mixing glass unire tutti gli ingredienti partendo dal Ginger Ochiai. Servire in un highball.

Garnish

Una spruzzatina di profumo di zenzero per rendere unico ogni drink.

Safarà

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Safarà, credits Coqtail Milano

Il secondo cocktail a base Shochu del Moebius è un Negroni rivisitato che omaggia Milano e la sua comunità orientale. Ingrediente principale il Ginger Ochiai che viene unito al Campari. Per legare una nota un pochino amaricante a quella erbacea è stato aggiunto del liquore alla genziana e Yuzu Sake, che dà un tocco di freschezza in più in sostituzione del vermouth. Questo cocktail si chiama Safarà, come uno dei personaggi del mondo dei fumetti di Moebius e si sposa bene con piccoli piatti saporiti.

La ricetta

Ingredienti

  • 40 ml Ginger Ochiai
  • 20 ml Campari
  • 5 ml liquore alla genziana
  • 25 ml yuzu Sake

Preparazione

Mettere tutti gli ingredienti in un mixing glass, girare con un bar spoon e filtrare in un highball.

Garnish

Una foglia di limone per decorare e profumare il cocktail.

Cocktail per la Gin-Ger Night: Raïmo

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Raïmo, Credits Coqtail Milano

Il terzo cocktail del Moebius di Milano, invece, è un after dinner e si chiama Raïmo, come un altro dei personaggi del disegnatore francese.

Abbiamo rivisitato il drink della nostra lista che va per la maggiore e che racconta l’Oriente. Al suo interno ci sono gocce di umeshu e uno shrub di barbabietola sbollentata e frullata in acqua e zucchero, aceto di riso e rafano. Lo shochu gli regala quel tocco in più di freschezza e piccantezza. Il drink è anche molto bello da vedere perché è di un rosso acceso tendente al viola. Dissetante e adatto per chiudere in piacevolezza la serata viene servito in una coppetta disegnata per noi dalla designer giapponese Tomoko del laboratorio Uzu di Milano”, conclude Laselva.

La ricetta

Ingredienti

  • 45 ml Ginger Ochiai
  • 30 ml shrub di barbabietola e rafano
  • 30 ml di umeshu

Preparazione

In uno shaker mettere tutti gli ingredienti e agitare per qualche secondo. Poi, versare sul ghiaccio e servire senza alcuna decorazione.

Le tre ricette di cocktail a base shochu di Vito Laselva con Ginger Ochiai saranno servite al Moebius di Milano il 24 ottobre per la Gin-Ger Night. Riservate il vostro tavolo chiamando lo 0236643680.

Articolo realizzato in collaborazione con Beregiapponese