Dalla colazione alla cena, God Save The Food non sa proprio dire “no” a nessun momento della giornata: cucina healthy e drink fatti (e creati) in casa.
God Save The Food Piave è ancora meglio di un salvataggio alla Baywatch: il locale funge da salva pasti e da salva aperitivo –e in zona porta Venezia- è già a riva di una tra le coste urbane di Milano più alla ribalta.
Il “brevetto” in zona God Save The Food lo riceve nel 2018: il locale inaugura con estrema eleganza, presentandosi sin da subito in più lingue. Internazionale, impeccabile e con più fratelli sparsi per Milano, (Tortona, Duomo, Brera), God Save The Food Piave va bene soltanto per mezz’ora oppure per una serata intera: comodo come un prêt-à-porter, anche se quello che alla fine ci si porta dietro è un’esperienza saporita e conviviale.
Anche se (molto) diversi, i clienti di God Save The Food hanno gli stessi gusti, perché si ritrovano tutti in un ambiente pratico con un menu per cui il gusto italiano e quello americano non sono poli opposti ma ricreano un vero e proprio imbarazzo della scelta.
God Save The Food Piave – Il locale
Ha un aspetto cubico e un clima caldo grazie ai toni dell’ottone. Il legno placa la lucentezza che proviene dal bancone con bottiglie e dolcetti a vista. Le lampade a soffitto sospendono ogni possibilità di tenere gli occhi fissi in uno stesso punto: God Save The Food Piave ha un design essenziale che però si lascia guardare come se fosse una parete ricolma di scaffali e di dettagli.
l locale mantiene una linea pulita anche nei momenti più affollati e c’è un’esatta coincidenza tra l’arredamento e l’atmosfera che si crea –perché quest’ultima la fanno le persone. Imponente il lungo social table che fa da nocciolo al locale proprio perché si trova al centro, circondato da più intimi tavolini e divanetti, quelli adatti all’ora dell’aperitivo o direttamente per la cena.
Le ampie vetrate fanno il loro gioco soprattutto a colazione: la luce che penetra nel locale ci sveglia al mattino –ma senza essere furibonda.
God Save The Food Piave – Il ristorante
Nonostante la (sorprendente) versatilità –God Save The Food è aperto a colazione, brunch, pranzo, merenda, aperitivo, cena e dopo cena, il locale di viale Piavenon ha alcun tallone d’Achille: impeccabile sotto ogni punto di vista. Il menu è golosamente healthy perché, oltre che gustoso, ha sempre gli occhi ben aperti sulla routine altrettanto salutari della clientela.
Proposte messicane con tacos di tonno e fagioli neri, british come scrambled eggs o allabenedict,orientali coi numerosi wok di verdure, all’americana con glihamburger e all’italiana con tanto di pizza (con sola farina macinata a pietra), si diffondono sul menu e confondono positivamente l’appetito.
Durante il brunch non mancano club sandwich, pancake e bagels. I superfood sono centrali nelle tantissime proposte di God Save The Food Piave che, all’aperitivo, dà slancio agli ottimi drink con un buffet un po’ green, un po’ messicano, un po’ italiano, un po’….imperdibile.
God Save The Food Piave – La drink list
Poche ma buone –il che vuol dire ben selezionate. Sono le proposte liquide e speciali al bancone di God Save The Food Piave. I drink in carta o sono estremamente freschi o dolcemente avvolgenti, pur condividendo magari gli stessi distillati.
Fruttati o secchi, agrumati o più zuccherini, il barspoon risponde bene ad ogni miscela, con giri vorticosi per creare ancor più vorticosi equilibri. Dal rum alla vodka al gin e al mezcal, al bancone di God Save The Food ogni distillato è grande risorsa per creare dei cocktail professionali ancor più che internazionali.
Miscele autoctone e vive nei colori sono il lato healthy del bancone…un bancone sano (di mente), perché è una mente che fornisce liquidissime soluzioni.
Tra i cocktail GSTF Hints più interessanti da provare
Messico: Non poteva certo non intervenire il mezcal in un drink che porta il nome del Paese dov’è nato. Il lime è un elemento sottinteso ma sempre e gradevolmente percepibile. Il drink è completato con succo di pompelmo e sale nero di Cipro. E tutto sommato, anche chi ha un palato poco sour potrà ordinare un Messico perché, tanto, c’è lo sciroppo di zucchero a reggere il gioco.
Dog Eat Dog: Vodka è il distillato chiave di questo drink che suona come “verità dei fatti”. Ma la verità è che un pizzico di sale, in un drink come nella pasta, non guasta e allora ecco un tocco di Sale Maldon a sciogliersi in una miscela fatta di St. Germain e lillet rosè. Ma questo è un drink gentile e vi fa addirittura una carezza: ci sono il succo di pompelmo e il bitter alla pesca.
Vegan Green Park: Se è spumoso è merito dell’acquafaba. E un palato vegano non esiterebbe a domandarlo al bancone: il Vegan Green Park è un esempio di quanto God Save The Food sia all’avanguardia, andando oltre le verdissime proposte al piatto. Il drink ha un carattere legumoso a cui il Tanqueray London Dry Gin decide di stringere la mano. Celery bitter, limone, sciroppo di zucchero e basilico fresco creano una sorta di centrifugato alcolico. Insolito.
Perché andarci
God Save The Food Piave vi darà la sensazione di avere tutto quanto a portata di mano: ottimi drink, numerosissime proposte di cucina e la possibilità di intrattenersi oltre la pausa pranzo o l’aperitivo. La parola chiave del locale sembra essere proprio libertà: per ogni tipo di cliente, per ogni sapore e per ogni ora del giorno.
Contatti
GSTF – Piave
Viale Piave, 17 Milano
02 38268602
Credits Immagini – God Save The Food
Aperto a: Colazione, pranzo, aperitivo, cena, after dinner
Come arrivare: MM1 Porta Venezia
Ambienti: Sala interna, soppalco
Prezzo medio della carta: 25€
Cocktail: da 8 a 10€
Calice di vino: 8€