Per il 15 maggio 2021, giornata dedicata al World Whisky Day, il brand ambassador di Wild Turkey, Aldo Bruno Russo, svela caratteristiche e applicazioni in mixology del distillato del Kentucky. Qui i suoi racconti, le esperienze e i consigli danno vita a una guida al bourbon per i bartender che desiderano proporlo nel modo migliore ai propri ospiti.
Il World Whisky Day
Il 15 maggio si celebra il World Whisky Day, distillato nobile che unisce tradizione e passione. Si tratta di una categoria che comprende diverse tipologie di prodotti molto diversi tra loro per provenienza, produzione, sfaccettature aromatiche e gusto.
Tra questi, spiccano gli American Whiskey che, secondo la classifica annuale di Drinks International, si trovano al secondo posto tra gli spirits più richiesti al bancone a livello globale.
Perché una guida al bourbon
A raccontarne ogni sfumatura, attraverso una dettagliata guida al bourbon per bartender, è Aldo Bruno Russo, brand ambassador di Wild Turkey, storico brand che porta alta la bandiera della tradizione artigianale nella produzione di questo distillato.
“Quando si parla di bourbon si pensa che sia riservato a esperti e appassionati, mentre in realtà è un prodotto molto versatile. Come Wild Turkey, apprezzato dai whiskey lover, dagli appassionati di spirits e mixology in generale, tanto quanto da un pubblico di curiosi, che approccia in maniera graduale alla sua degustazione”, racconta Russo.
5 consigli di Aldo Bruno Russo per apprezzare il bourbon
In questa guida al bourbon per bartender, il brand ambassador di Wild Turkey ne evidenzia le potenzialità in mixology, fornendo utili spunti per comprenderne le caratteristiche e abbinarlo al meglio in base ai gusti del cliente. Di seguito trovate i suoi 5 consigli sul distillato americano.
Destagionalizzare
Per prima cosa è necessario sfatare un falso mito sul bourbon e sulla sua stagionalità. Infatti, non è detto che esista un periodo dell’anno più indicato di un altro per degustarlo.
“Vero. Se c’è una cosa che ho imparato dai miei viaggi in Kentucky, come dalle mie visite nella distilleria Wild Turkey, è che il bourbon è facile da degustare in qualsiasi momento. Rispetto alle altre tipologie di whisky, possiede numerose nuance di gusto che lo rendono apprezzabile anche da un consumatore inesperto”, spiega Aldo Bruno Russo.
“Questo è dovuto al fatto che le materie prime utilizzate sono abbastanza delicate. Parliamo di cereali, in particolare del mais, che stanno alla base di ogni distillato Wild Turkey, la cui ricerca di alcuni specifici aromi, oltre al conseguente processo di produzione, sono la doppia anima di due sapienti master distiller, Jimmy ed Eddy Russell”, prosegue il brand ambassador.
Se si dovesse tradurre questo concetto in un drink si potrebbe riassumere in un fresco e beverino Whiskey Sour da gustare piacevolmente con la bella stagione e, come abbiamo raccontato qui, in qualsiasi momento della giornata.
Guida al bourbon, rompere la barriera del gusto con un Whiskey Sour
Il Whiskey Sour non è soltanto il drink ideale per chi conosce ciascuna nota aromatica del bourbon. Nella sua lunga esperienza di bartender, Aldo Bruno Russo ha compreso che questo cocktail è perfetto anche per coloro che si avvicinano al distillato per la prima volta.
“Il merito è dell’equilibrio tra dolcezza e acidità che aiuta ad abbattere la barriera psicologica di alcuni consumatori nei confronti del whiskey” svela Russo. “Capace di rompere il muro del gusto, il protagonista di questo cocktail è il Wild Turkey Straight Bourbon con i suoi 40 gradi e mezzo, che ha nell’indole tutte le caratteristiche che un bartender cerca da un distillato”.
Un blend che comprende invecchiamenti dai 5 agli 8 anni e che al palato si sviluppa con un bilanciamento un po’ più morbido e un grado alcolico inferiore rispetto, per esempio, al Wild Turkey 101. “Ovviamente, Wild Turkey è un prodotto che consente anche ad altri drink di esaltarne tutte le qualità, dai long drink alle variazioni sul Whiskey Sour”, dice Aldo Bruno Russo.
Capire i gusti di chi si ha davanti
Per un bartender è fondamentale comprendere i gusti dell’ospite che ha di fronte. “Per introdurre il consumatore al bourbon miscelato è importante sapere che non c’è un solo approccio al distillato americano. Tutto si basa su quale tipo di expertise gustativa possiede quel consumatore. Se il cliente è abituato a bere drink leggeri, freschi e speziati meglio puntare su un Wild and Ginger, utilizzando come base alcolica il Bourbon Straight di Wild Turkey” continua Russo.
Un drink da gustare in ogni momento della giornata, dal brunch all’after dinner. Il Wild & Ginger ha un gusto beverino, che mette in risalto le note morbide di vaniglia e caramello del bourbon. Fresco e speziato, segue la tradizione dei classici Highball e, con un tocco di modernità, conquista tutti. I suoi ingredienti? 50 ml di Wild Turkey Bourbon, 2 dash di Aromatic Bitter, Fill di Ginger Ale e zest di arancia.
Per i consumatori meno esperti il discorso è diverso. “Chi beve pochi spirit o lo fa in maniera casuale, apprezzerà un Whiskey Sour perché, come dicevo all’inizio, è quello che maggiormente aiuta ad avere un approccio più easy al distillato, sia per gusto che consistenza. L’albume (o l’emulsionante) dà al cocktail una bella cremosità e fa avvicinare al bourbon in modo più morbido”, sostiene Aldo.
Guida al bourbon, provare con un percorso degustazione graduale
L’approccio graduale ai cocktail è una regola vincente nella degustazione. Sul bourbon, Aldo è stato chiaro. Il punto di ingresso per miscelare i drink a base di American Whiskey è il classico Bourbon Wild Turkey per una questione di grado alcolico e di impatto gustativo, da proporre con un Sour.
“In seconda battuta proverei ancora un Whiskey Sour, ma a base di Wild Turkey 101 in modo da intensificare la presenza del distillato e dare una maggiore personalità al drink”, dice Russo. Il Wild Turkey 101 conta infatti 10 gradi alcolici in più, che si ripercuotono anche sulla gradazione finale e sulla rotondità del cocktail.
“Proseguendo, proporrei un Boulevardier con Russell’s Reserve, distillato capace di restare protagonista assoluto del drink senza sbilanciarlo. Nota ulteriore a quelle di spezie e vaniglia, è data dal gusto d’acero apportato dall’invecchiamento di almeno 10 anni all’interno di botti Wild Turkey dalla tipica bruciatura intensa”, continua l’esperto di bourbon.
“Andando avanti proverei un Manhattan a base Wild Turkey Rye, in modo da approcciare differentemente alla speziatura di un american whiskey, per poi terminare con un 101 Old Fashioned. Da degustare con il giusto tempo per apprezzare l’evoluzione nel bicchiere di Wild Turkey 101”, conclude Aldo Bruno Russo.
Stupire con questa ricetta di Aldo Bruno Russo
Per chi vuole mettersi alla prova questo è il momento giusto. Qui, l’esperto Aldo Bruno Russo propone una ricetta a base Wild Turkey, ideale per festeggiare il World Whisky Day del 15 maggio.
Ruby Sour
“Il Ruby Sour è un drink interessante grazie al grande equilibrio tra sweet and sour, dolce e acido. Il bitter alla vaniglia va esaltare il Wild Turkey Bourbon, vero protagonista di questo best seller”, dice Russo.
Ingredienti
- 60 ml Wild Turkey Bourbon
- 30 ml succo pompelmo rosa acidificato (30gr acido citrico per litro)
- 20 ml sciroppo lamponi (500 ml sciroppo zucchero con 200 gr lamponi freschi)
- 2 dash bitter alla vaniglia
- 10/15 ml albume o sostitutivo
Preparazione
Preparare prima il succo di pompelmo rosa acidificato con dell’acido citrico sciolto nell’acqua. Poi, realizzare lo sciroppo di lamponi freschi frullati, fatti riposare per 2 ore e filtrati con superbag. A questi ingredienti, all’interno di un Boston shaker riempito con 2/3 di ghiaccio, aggiungere l’albume e il bitter e una dose decisa di Wild Turkey Bourbon. Agitare e poi procedere con una seconda shakerata a secco in modo che il Whiskey Sour risulti di una consistenza più compatta. Proseguire filtrando e versando il cocktail nel bicchiere.
Garnish
A guarnire il drink sistemare soltanto uno zest di pompelmo.
Immagini Courtesy Wild Turkey
Articolo realizzato in collaborazione con Campari Group