Erbe officinali unite al puro distillato Alpestre. Questo è il segreto di Hermite, un grande amaro premium da meditazione dalle origini antiche, ma dal gusto sempre contemporaneo. Nato grazie al ritrovamento delle ricette dei frati maristi risalenti al 1857 Hermite è stato rilanciato oggi in chiave contemporanea da OnestiGroup.
La storia di Alpestre
Quando si parla di Alpestre la storia sa sempre di buono. La tradizione legata a questo marchio narra di antichi studi sui benefici ricavati dalla distillazione di botaniche officinali. Grazie alle geniali menti dei frati maristi, oltre un secolo e mezzo fa hanno dato vita a spiriti e liquori di successo. Tra questi c’è Hermite, antica formula di un cordiale oggi rilanciata sul mercato italiano come amaro contemporaneo.
Per raccontare Hermite però si deve fare un passo indietro e parlare della storia di Alpestre, le cui origini partono da lontano. Con il suo nome inizialmente diverso, prima Arquebuse, poi Arquebuse de l’Hermitage ed Eau d’Arquebuse e infine Alpestre, il distillato fa risalire la sua discendenza in Francia per poi stabilirsi a Carmagnola, vicino Torino.
Nel 1857, un frate della congregazione Marista di Saint-Genis-Laval, grande esperto botanico e noto erborista, mette a punto la base di una preziosa ricetta poi tramandata in Italia. Quella di un grande distillato la cui bontà e le proprietà benefiche, espresse da 34 erbe aromatiche, sono giunte fino ai giorni nostri.
Dal puro distillato Alpestre a Hermite, l’amaro contemporaneo
Distillato e invecchiato per almeno quattro anni in botti di rovere, come da ricetta originale, l’antico Arquebuse era già conosciuto dal governo francese nel 19° secolo per i suoi principi benefici e utilizzato come primo rimedio per la cura delle ferite di guerra. Non possedendo zuccheri, il prezioso spirito veniva infatti usato come disinfettante esterno. Unito invece a particolari erbe officinali e dolcificato dava vita a Hermite. All’epoca definito cordiale.
Quando agli inizi ‘900 i religiosi si trasferiscono a Carmagnola le formule delle ricette non cambiano. Nel Convento-Azienda San Giuseppe, sede di produzione del marchio Alpestre dai primi del secolo, i segreti delle preparazioni vengono difesi da contraffattori e falsi depositari. Mantenendo immutate le antiche ricette, distillato e cordiale passano dunque attraverso le due guerre mondiali, resistono ai razionamenti e alle difficoltà di reperire materie prime e imballaggi di quegli anni, fino ad arrivare a noi con il loro immutabile gusto.
Le inimitabili caratteristiche di Hermite
E se Alpestre è fatto di erbe officinali e alcol, Hermite vede tra i suoi ingredienti lo stesso Alpestre più una piccola quantità di zucchero. Dall’unione del 10% di puro distillato e di un pizzico di dolcezza nasce un amaro amabile e rotondo. Dai sentori erbacei marcati e al contempo delicati, è l’antica formula creata dai frati maristi. Oggi contenuta in una nuova bottiglia impreziosita dai un’etichetta rivista in chiave contemporanea da OnestiGroup, è espressione di tradizione e ricercatezza.
Tra gli ingredienti di Hermite si contano la genziana, la menta piperita, l’arancio amaro, l’arancio dolce, il rabarbaro, la china, l’anice verde, il timo serpillo, l’achillea millefoglie e l’assenzio romano. Tutte botaniche che si uniscono alla salvia, la canfora, l’angelica, la melissa, l’issopo officinale e la camomilla di Alpestre, il distillato che trova poi riposo in botti di quercia di Slavonia che gli dona quell’ irresistibile kick in più.
Dove provare Hermite by Alpestre
Accompagnamento ideale di un perfetto dopo pasto, Hermite è l’amaro premium da meditazione che conclude la giornata in dolcezza. Presente da aprile sul mercato italiano, come sugli scaffali dei migliori cocktail bar, conquista i cultori del gusto amaro dal carattere deciso. Per chi lo volesse provare un’agenda fitta di appuntamenti aspetta tutti a Milano per Mixology Experience (8-10 maggio) e al Roma Bar Show 2022 (30-31 maggio). Non resta che l’assaggio.
Immagini Courtesy OnestiGroup